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Viaggio dietro le quinte 1: alcune domande al fotografo di teatro Andrea Simi |
Cerco l'essenza dell'artista |
intervista di Simone Tomei |
Pubblicato il 24 Gennaio 2018 |
LUCCA - Il Teatro non è fatto solo di palcoscenico, anche se spesso narriamo solo di quello andando a mettere in evidenza esclusivamente la punta di un iceberg sotto il quale si cela tanto lavoro e una moltitudine di persone senza le quali qualsiasi impresa su quelle tavole non avrebbe modo di realizzarsi. Con una serie di incontri personali - alcuni già compiuti, altri in procinto di fare e che chiamerei Viaggio dietro le quinte - voglio realizzare una serie di interviste a questi personaggi più o meno “occulti” che ruotano intorno alla vita del Teatro e di uno spettacolo, per mettere in luce il loro lavoro; e attraverso i loro racconti di vita scoprire qualche aneddoto o qualche curioso particolare che possa ancor più nitidamente darci un’immagine completa di tutto ciò che ruota intorno al mondo della musica e dell’arte in genere. Inizio questo percorso offrendo ai miei lettori una vivace conversazione con un fotografo professionista di cui spesso si è letto il nome nei miei resoconti delle incursioni al Teatro del Giglio di Lucca: Andrea Simi, che ci racconta, in questa pagina, di una passione che si è trasformata in professione e che potrete approfondire oltre che nel proseguo della lettura, sul suo sito personale all’indirizzo www.simiandrea.it Ed ora eccoci alla nostra chiacchierata:
Tu sei fotografo professionista pur non essendo questa la tua professione principale: chi è Andrea Simi? La mia professione principale è quella di impiegato in una delle tante aziende lucchesi che producono macchinari per la trasformazione della carta; sono marito e padre di due figli, anch'essi appassionati di fotografia e danza. Come nasce la tua passione per la fotografia? Nasce fin da piccolo osservando mio padre che fotografava da amatore. Ti ricordi quando hai preso in mano per la prima volta una macchina fotografica? Sicuramente; avevo non più di dieci anni. Ogni tanto mio padre mi permetteva di usare le sue; e ho così iniziato con i primi scatti.
Quali sono i tuoi soggetti preferiti? Non ho un soggetto preferito, ho fotografato quasi tutto quello che vedevo. Quando mi trovavo in casa senza far nulla prendevo il primo oggetto che trovavo e provavo a fotografarlo. E la fotografia in Teatro come è nata? Non ricordo quando è successo di preciso; avendo collaborato con varie testate giornalistiche credo di essere stato inviato in teatro per avere immagini di qualche spettacolo; da quel momento forse è scattato qualcosa che mi ha fatto entrare, sempre più spesso, all'interno dei teatri appassionandomi per le opere liriche, prosa e danza. Il mio primo lavoro con il Teatro del Giglio fu con la documentazione della Tosca di Giacomo Puccini che fu un buon lavoro ma non mi soddisfece al massimo. È stato lì che hai deciso di frequentare una scuola di fotografia? Sì, decisi che dovevo coprire le mie lacune nella fotografia, avevo troppi dubbi su diversi argomenti e decisi di iscrivermi alla Scuola internazionale di fotografia di Firenze. Un anno di studio nei week end sacrificando famiglia e tempo libero, ma ne sono uscito con un bagaglio formativo importante che mi ha permesso di essere all'altezza in qualsiasi situazione. Cosa cerchi di cogliere in uno scatto al primo acchito? Questa è una bella domanda, ma la risposta è semplice: ogni volta che scatto lo faccio perché, quel momento, quella situazione, quell'insieme di persone, mi trasmette un'emozione, ed è proprio l'emozione che voglio catturare, la stessa emozione dovrà venire fuori al momento in cui riguardo la foto stessa.
Fotografare un artista vuol dire mettere in luce la sua essenza; cosa sei stimolato a cogliere nell’atto di fotografare? Questo è già più difficile da spiegare, ogni artista ha la sua essenza, e qui sta l'abilità del fotografo: di riuscire a trovarla... Quando posso seguire le prove di uno spettacolo ho diversi obbiettivi da centrare, il primo naturalmente è conoscere lo spettacolo in ogni sua parte, l'altro è proprio quello di riuscire a conoscere i vari artisti sul palco per poterli immortalare nelle loro espressioni migliori, l'osservazione, per il fotografo di scena, è la parte più importante. Parlaci di qualche bel ricordo che porti nel cuore e della tua esperienza di fotografo di Teatro. Ne ho molti, mi sono sempre sentito apprezzato nel lavoro che faccio, ma alla fine di uno dei tanti lavori la regista della produzione mi scrisse queste parole: «Carissimo Andrea, ho rivissuto il nostro lavoro attraverso i suoi occhi e la sua interpretazione fotografica: che bellezza e quanto significato lei sa dare al tutto. E quanta emozione sa suscitare. Lei è un artista, Lei dipinge con l’obiettivo!» Credo che sia il più bel complimento che avessi potuto ricevere dopo una settimana di lavoro sul palcoscenico.
La produzione teatrale che ti ha dato più soddisfazione? Dicembre 2016, a Lucca, nel Teatro del Giglio: Così muore Mimì; che è la storia della Bohème nella Parigi di oggi; uno spettacolo che mi ha trasmesso emozioni importanti, uno spettacolo vissuto ogni giorno sul palco insieme ad artisti stupendi. Le foto fatte in quella settimana hanno saputo esaltare e mettere in risalto l'ottimo lavoro fatto dalla regista Cristina Mazzavillani Muti e dal light designer Vincent Lounguemare. Dimmi, il rapporto personale con l’artista, quanto incide nella buona riuscita di uno scatto? Mi sono trovato a contatto con artisti che hanno seguito le indicazioni del regista e si sono attenuti al loro ruolo: in questo caso, al di là delle foto fuori dalla scena non c'è grande interazione. Spesso però ho a che fare con artisti che sanno che sono sul palco e danno qualcosa in più; anche loro ti cercano per capire dove sei; comunque un qualsiasi rapporto personale aiuta sempre, anche solo sapere se in quel momento l'artista è tranquillo o nervoso rende sul risultato finale. Spesso ti trovi ad aver a che fare con il Melodramma; ti immedesimi nella scena e nella vicenda quando cerchi uno scatto oppure prevale più un aspetto razionale? Stando sul palco a contatto con attori e cantanti, immedesimarsi è quasi scontato; non riesco a fermare le mie emozioni e spesso mi capita di sentire scendere qualche lacrima, non mi interessa rimanere razionale, questo è un lavoro che si fa solamente con la passione, rimanere freddi sarebbe controproducente. Una domanda un po’ filosofica: pensi che si possano immortalare in una fotografia la Musica e la Voce? Certo che si può, basta essere capaci di catturarle, credo di esserci riuscito più di una volta, ma questo sta agli altri, pubblico, artisti, lettori, giudicarlo. Sei critico con i tuoi risultati, o sei spesso soddisfatto del tuo lavoro? Sono molto critico, ora sempre di più, mi ritengo un professionista e come tale voglio lavorare; ogni scatto è il migliore e deve essere elaborato nel migliore dei modi, ogni lavoro deve eseguito per come richiesto e sempre con qualcosa in più. La mia soddisfazione conta ma il cliente è al primo posto, e se mi viene chiesto di fare lo scatto da cartellone, a fine lavoro quello scatto ci deve essere. Una foto che vorresti aver fatto tu ed una foto che ti invidiano tutti? Sinceramente non ho ancora trovato, nella fotografia di scena, una foto che avrei voluto fare io, in altri campi ce ne sono molte, a dire la verità vedo una decadenza nella qualità dei lavori, troppi fotografi improvvisati che senza studio affrontano lavori più grossi di quanto possano permettersi, manca l'umiltà e la professionalità, si cerca solo di vendere il maggior numero di foto per alti guadagni. E per quanto riguarda la foto che mi invidiano, sì, credo di averne; e spero che siano sempre di più. Progetti e desideri per il futuro.? Ho un solo progetto, vivere solo di questo lavoro, so di poterlo fare e bene; manca solo di trovarmi al posto giusto nel momento giusto. Sono ottimista per natura.
Ringrazio Andrea Simi per questo confronto e per averci permesso di conoscere maggiormente una professione di cui spesso vediamo solo i frutti, ma della quale sappiamo forse un po’ troppo poco in merito a chi questi frutti li costudisce e li crea con passione.
Crediti fotografici: Andrea Simi Nella miniatura in alto: "Autoritratto" di Simi Sotto in sequenza: "Cenerentola" di Gioachino Rossini; "Foto che cattura musica e voce"; "Foto che mi invidiano"; "Mauser" Al centro in sequenza: due istantanee dallo spettacolo "Così muore Mimì" In fondo: istantanee dagli spettacoli di prosa "Kafka sulla spiaggia" e "Mauser"
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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