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Il soprano ispano-americana ha inciso19 brani musicali provenienti da diverse regioni spagnole |
Il canto di Camille |
recensione di Ramón Jacques |
Pubblicato il 01 Agosto 2020 |
If the night grows darker - Si la noche se hace oscura Quattro secoli di canzoni spagnole con arrangiamenti di Graciano Tarragó (1892-1973) Camille Zamora (soprano), Cem Duruöz (chitarra) Marchio discografico Bright Shiny Things (BSTC-0140, CD) Con il titolo bilingue "Si la noche se hace oscura" in spagnolo; e "If the night grows darker" in inglese, ("Se la notte si fa buia" in italiano) è uscita sul mercato nel mese di maggio 2020 questa registrazione, edita dal marchio discografico Bright Shiny Things, del soprano Camille Zamora, artista statunitense di origine spagnola, e con uno stretto legame con il Messico, dove è cresciuta dividendo il suo tempo tra la nativa Houston e Città del Messico, e che ha dedicato la sua carriera all'interpretazione di diversi generi di canto che spaziano dalla musica barocca, l'opera italiana, tedesca, francese, ceca, russa... così come la musica contemporanea, folcloristica, pop e zarzuela. Questa attraente registrazione contiene una compilation di 19 brani musicali provenienti da diverse regioni spagnole con gli arrangiamenti di Graciano Tarragó (18892-1973) un riconosciuto chitarrista catalano, che si è anche disimpegnato come compositore, concertista, professore di musica, e che ha trascritto per chitarra un gran numero di pezzi di altri autori e di musica antica spagnola. (Tarragó aveva tra i suoi studenti sua figlia la chitarrista Renata Tarragó, la prima moglie chitarrista a registrare El Concierto de Aranjuez di Joaquín Rodrigo e del soprano Victoria di Los Ángeles.) Questo CD, che in realtà è un viaggio musicale attraverso la Spagna, include tre brani, in prima assoluta, oltre a opere di tre compositori del XVI secolo come Juan del Encina, Cristóbal de Morales e Miguel de Fuenllana, e canzoni tradizionali diverse per origine e temperamento dall' Andalusia, Galizia, Asturie, Isole Canarie, Salamanca, Castiglia, Catalogna, Maiorca, Euskadi, Santander ed Estremadura. L'idea originale e il materiale contenuto in questa registrazione, secondo la stessa Camille, sono nati grazie al caso quando durante un viaggio a Madrid aveva trovato una raccolta di spartiti e manoscritti dimenticati e archiviati in una libreria, alcuni dei quali svegliarono in lei ricordi delle sue origini spagnole, che alla fine hanno contribuito moltissimo alla sua formazione musicale. La particolarità di questi spartiti è che fanno riferimento a Graciano Tarragó, un nome poco noto, che compariva frequentemente negli spartiti dimostrando una sensibilità e una sua visione della Spagna che Tarragó è riuscito a catturare magistralmente in ciascuna delle sue 'opere in miniatura, con melodie cariche di gioia, tristezza e malinconia ', come le ha descritte Camille nel saggio molto ben documentato e completo articolo che accompagna l'album, o come "piccole finestre di emozioni, identità e storie raccontate" La registrazione ha lo straordinario accompagnamento del chitarristaturco Cem Duruöz, che ha capito l'intenzione di Tarragó di elevare lo strumento come fosse un'altra voce, e ciò con pochi accordi delicati, e con un modo sottile o gioioso di suonare è stato in grado di creare un ampio e colorito quadro musicale all'interno del quale la voce di Camille veniva naturalmente trasportata. L'album include alcune vecchie canzoni, di melodia e accento rinascimentale, come Ay, triste que vengo (Juan del Encina (1468-1539), Pastorcico, non te aduermas e Si la noche se hace Obscura (entrambi pezzi anonimi del XVI secolo), così come De Antequera sale el Moro (Cristóbal de Morales (1500-1553) e Miguel de Fuenllana (1500-1579) vivaci poemi che il soprano ha saputo interpretare con gioia ed espressione, così come Duélete de mí, Señora, di Miguel de Fuenllana, che con un'esecuzione piena di calma e tranquillità e finezza nella gestione della voce, da parte dell'interprete, invitano alla riflessione per ricordare ed evocare il passato.
Le tre canzoni poco conosciute offerte qui come anteprime mondiali sono quelle allegre: Campanillas de plata (canzone tradizionale di Santander), Seguidillas manchegas (tradizionale della Castiglia) e Redoble (canzone tradizionale dell'Estremadura), che a causa delle sue sfumature folk e musicali, potrebbe essere la musica che ha dato origine ai Corridos mexicanos revolucionarios (la tipica musica messicana del tempo della rivoluzione del 1910) Nella ampia selezione di brani che completano l'album, Camille Zamora, senza rinunciare al suo stilee al suo accento classico, mostra emozione, passione, comprensione e coinvolgimento con i testi e riesce a comunicare gli stati d'animo inerenti a ciascun brano, cantando con un tono chiaro, accento neutro, a volte tradizionale sebbene mai forzato(riferendosi all'accento e alla pronuncia della Spagna) e senza trascurare arabeschi e cante jondo (canto flamenco) in canzoni tradizionali andaluse come: Jaeneras, Playera: Hincarse de rodillas, la jocosa Sevillanas: Todas las mañanitas o nel commovente Arrorró,mi niño, duerme, canzone tradizionale delle Canarie. Più di una canzone porterà ricordi a coloro che ascoltano questo album, specialmente quelli che hanno origine o connessione con la musica folk della Spagna, come ad esempio Tengo que subir, una canzone tradizionale asturiana; Adiós, meu homiño canzone galiziana; La vi llorando, una canzone tradizionale della Castiglia; o El Rossinyol, una canzone popolare catalana, tra gli altri brani. È importante sottolineare il fatto che solo poche settimane dopo l'uscita, questo album era tra le prime dieci posizioni nella categoria della musica classica negli Stati Uniti, per le vendite, nella classifica compilata dalla prestigiosa rivista americana Billboard.
Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica.Net Nella miniatura in alto: la copertina del disco Sotto: Camille Zamora in una foto di repertorio con i Mambo Kings
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
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VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
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RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
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LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
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TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
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FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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Opera dal Nord-Ovest
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... e il Coro fa 90!
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Siamo a Passy e correva l’anno 1863: dopo aver finito di comporre il suo ultimo "péchés de veillesse" La Pétite Messe Solennelle, così il Gioachino Rossini infiorettava lo spartito musicale: «Bon Dieu - La voilà terminée cette pauvre petite Messe. Est-ce bien de la musique Sacrée que je viens de faire ou bien de la Sacrée Musique? J’etais né
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Opera dal Nord-Est
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Ballo in maschera suggestivo
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Uno scorcio di stagione 2023 col botto quella del Teatro Filarmonico con la rappresentazione di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi: la regista Marina Bianchi firma un allestimento classico del Teatro Regio di Parma con le ritrovate scene del 1913, dipinte da Carmignani. Fondali e principali di carta, dallo straordinario effetto tridimensionale,
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