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L'integrale degli Studi e Fantasie di Dizi incisa da Burani per SMC Records |
Perle musicali d'un autore raffinato |
recensione di Simone Tomei |
Pubblicato il 27 Dicembre 2021 |
François-Joseph Dizi (1780-1840) 48 Études ou Fantaisies pour harpe DAVIDE BURANI arpa 2 CD - SMC Records - DB 012021 Da tempo – e me ne scuso con l’autore - giacciono sulla mia scrivania due CD che racchiudono l’Antologia dell’arpista belga François-Joseph Dizi incisi dal concertista modenese Davide Burani ed editi da SMC Records. L’Antologia, una perla tra le composizioni per arpa, è solitamente affrontata durante il percorso di studi in conservatorio, ma in questo contesto acquista un valore ancor più pregnante. «Nei miei CD precedenti non ho mai approfondito un aspetto didattico come in questo lavoro - spiega l’artista - Sono molto contento di avere affrontato un lavoro così lungo e che nessuno ha mai affrontato in precedenza, trattandosi di una prima incisione assoluta. Una vera ed autentica sfida. Il 48 è diventato per me un numero magico! Ho affrontato lo studio dei “48 Études ou Fantaisies” di François Joseph Dizi in età giovanile come molti altri studenti, dato che è previsto nei programmi dei Conservatori italiani ed esteri, ma li ho riscoperti solo ultimamente, grazie alla curiosità di rileggerli suscitata dal ricordo della loro brillantezza, ed originalità. Si tratta di una vera e propria antologia che affronta diversi aspetti della tecnica arpistica riuscendo a coniugarla con una vena melodica che trasforma ogni studio in un vero e proprio brano. Avvinto, quindi, dalla loro dolcezza espressiva, mi sono lasciato trasportare di pagina in pagina, riuscendo a realizzare il sogno dell'incisione integrale che maturavo da tempo. Mi auguro che i miei allievi e tutti i giovani studenti possano trovare nel presente lavoro uno spunto per affrontare questo percorso, che ritengo propedeutico a qualsiasi repertorio concertistico.» La riscoperta in un momento di piena maturità dell’interprete mette ancor più in evidenza le particolarità della composizione - di cui ci ha edotti Burani - e del compositore stesso. Nell’edizione ben curata del cofanetto si evincono inoltre tratti peculiari e salienti dell’arpista belga curati dalle parole della musicologa Anna Pasetti. Nato a Namur (Belgio) il 14 gennaio 1780 ebbe come unico insegnante il padre, professore di violino, che si accorse fin da subito delle straordinarie doti musicali di François-Joseph. Da puro autodidatta per lo strumento, nel 1796, essendo all’età di sedici anni un buon arpista, partì per cercare fortuna oltre Manica: si imbarcò su una nave che lo avrebbe portato in Inghilterra e precisamente a Londra, ma durante lo scalo a Ostenda, François-Joseph scese dalla nave per passeggiare lungo la banchina d’attracco e fu lì che vide un uomo cadere in acqua: senza indugio si gettò in mare per salvarlo dimenticandosi di non saper nuotare. Dopo che fu tratto in salvo, si trovò addosso degli abiti asciutti, ma guardando verso il molo si rese conto che la sua nave era ripartita portandosi via i bagagli e la sua preziosa amica arpa. Fu tale la disperazione che tutti coloro che assistettero alla sua drammatica vicenda imbastirono una colletta che gli permise di comprare un nuovo biglietto per la sua meta.
Giunto finalmente a Londra, non riuscì a riconoscere fra le tante la sua nave e quindi, sconsolato e affamato, iniziò a vagare senza meta per le vie della città. Qui intervenne la “provvidenza”: ad un tratto sentì il suono dell’arpa e lo seguì come fosse il filo di Arianna, trovandosi proprio davanti all’atelier di Sebastian Erard, il costruttore d’arpe fuggito da Parigi a causa della Rivoluzione francese che, dopo averlo ascoltato suonare, rimase molto colpito dalla sua bravura; fu così che decise di assumerlo come arpista nella sua fabbrica per far sentire le arpe ai compratori. In seguito gli trovò anche numerosi allievi e François-Joseph Dizi iniziò così la sua vita nella capitale inglese. Venne invitato a suonare nelle case dell'alta società e qui ebbe modo di farsi sentire ed apprezzare dai musicisti che lo ascoltarono e che suonarono con lui. Nel 1820 la Royal Academy lo invitò ad insegnare e iniziò la sua carriera didattica aprendo la prima cattedra di arpa a Londra. Oltre ai famosi 48 studi denominati “Fantasie” - composti nel 1826 - scrisse il metodo L’ècole de la harpe, contenente, insieme ad esercizi di tecnica, dei sistemi innovativi di diteggiatura. Tra tutti i grandi musicisti e arpisti dell’epoca fu considerato uno fra i più affascinanti autori del periodo romantico. Morì a Parigi nel 1840. Davide Burani ha colto con grande maturità ed intelligenza ogni recondito anfratto di queste Fantasie riuscendo ad imprimere a questi morceaux eleganza, stile, raffinatezza e sopratutto grande dolcezza espressiva. Ha saputo inoltre trarre dalla “severità” della tecnica per cui sono stati concepiti, quella vena melodica ed armoniosa tali da farli diventare delle meravigliose e lucenti perle da poter gustare ogni qual volta vogliamo immergerci in un’atmosfera paradisiaca. Tornare sui libri di studio con la maturità e l’intelligenza del grande concertista è sicuramente un merito che Davide Burani - riuscendo a realizzare il sogno dell’incisione integrale che maturava da tempo - può vantare senza se e senza ma. Il mio invito è proprio quello di interiorizzare queste melodie che sono un vero gioiello da ascoltare, riascoltare, meditare facendole diventare una meravigliosa colonna sonora con accanto un buon libro e perché no… anche un ottimo bicchiere di vino rosso. Ne varrà sicuramente la pena: parola di chi l’ha fatto.
Crediti fotografici: Maurizio Codeluppi Nella miniatura in alto: la copertina del CD Al centro: ritratto François-Joseph Dizi Sotto: l'arpista Davide Burani
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Il Turco conquista Rovigo
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
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TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Nel Campielo xe bel quel che piase
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RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
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LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Incontro con Lorenzo Cutųli
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FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
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BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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