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Ottima prosecuzione della Trilogia d'Autunno con lo spettacolo di Micheletti nel Teatro Alighieri |
Faust rapsodia dal cielo all'inferno |
servizio di Attilia Tartagni |
Pubblicato il 07 Ottobre 2021 |
RAVENNA - Dunque sia Robert Schumann che Johann Wolfgang Goethe furono affascinati dal mito di Faust e lasciarono ai posteri due opere incomplete: lo rivela Luca Micheletti, direttore artistico della Trilogia d’Autunno 2021 dedicata a Dante Alighieri nel settecentesimo anniversario della morte, che le ha riprese entrambe, le ha elaborate in un unico progetto e ne ha curato la regia dando luogo al nuovo e sorprendente Faust rapsodia – Dal ciel sino all’inferno, seconda tappa della Trilogia ravennate fondata sul connubio Danza, Musica, Parola. Lo spettacolo avrebbe dovuto vedere la luce l’anno scorso, ma la pandemia lo bloccò sul nascere. Esso si nutre di un progetto ambizioso e innovativo che reca in ogni quadro la firma stilistica del suo fautore e regista, Luca Micheletti, musicista e attore discendente di una famiglia di lunga tradizione nel teatro popolare, diventato regista teatrale di successo (premio UBU 2011 e premio internazionale Pirandello 2015), poi scopertosi baritono di ottimo livello e infine regista d’opera. Nello spettacolo Faust rapsodia ravennate, emulo moderno di Dante nel suo viaggio di conoscenza, ha messo tutto il suo background di uomo di teatro e di musicista per caratterizzare il percorso del protagonista che, come Dante, attraversa gli inferi cedendo la propria anima, salvo trovare anch’egli la redenzione grazie alla donna amata, impersonata dal soprano Elisa Balbo, figura eterea e lunare che può bene rappresentare la pura quattordicenne Margherita. Ella è l’unica a non avere sulla scena un’attrice-doppio e a sostenere da sola il ruolo che la vuole sedotta da orrendi spiriti, streghe e maschere infernali, abbandonata candida sul letto nuziale come nel quadro L’incubo del pittore visionario Johann Einrich Fusslii. Affranta dall’orrida sorte, ella troverà nel dolore la via della redenzione.
La macchina teatrale è potente e suggestiva e a sorpresa muove decine di umani smarriti e di spiriti maligni, creature malvagie, strampalate maschere della Commedia dell’Arte, sconvolgendo la scena priva di orpelli inutili e invadendo l’area coperta del golfo mistico, con il cromatismo allucinante delle luci di Fabrizio Ballini che fendono di rosso infernale il blu degli abissi e le scene, sculture e video di Ezio Antonelli, quasi un ripasso della lunga tradizione del teatro dell’arte e della rappresentazione popolare. In fondo quello di Faust è un mito con radici antiche ma più che mai vivo nell’Ottocento, tanto da affascinare un compositore come Schumann sull’orlo della sua nefasta malattia nervosa, che gli dedicò il gigantesco oratorio profano; e anche un poeta come Goethe, conscio di confrontarsi con un tema troppo vasto e complesso per esaurirsi nei suoi versi. Lo svela egli stesso nel prologo, quando nelle vesti del baritono Vito Priante, futuro Faust cantante, seguendo le note di Schumann scandite al pianoforte da Davide Cavalli, si mostra consapevole che occorre “tritare e reimpastare” perché il teatro è fatto di estemporaneità, il gusto del pubblico è mobile ed è vile il mestiere di poeta, sorta di autocritica di Goethe sui limiti del proprio ruolo. Lo spettacolo è nuovo come concezione e come visione: non a caso il pubblico è posto circolarmente nei palchi sullo strapiombo degli inferi, colpito alternativamente, non meno che dal pathos proveniente dalla scena, dalla musica che sprigiona dalla platea interamente occupata dall’Orchestra Giovanile Cherubini e dal M° Antonio Greco, qui a cimentarsi con una superba prova di direzione orchestrale nonché corale; da due anni infatti Greco, apprezzato docente del Conservatorio Verdi ravennate, guida il Coro Luigi Cherubini, che del percorso faustiano ha delineato i momenti più toccanti fino al trionfo finale, dove la luce divina sembra avanzare sul palcoscenico dietro un coro di angeli e con la sua luce eterea finisce per invadere ogni anfratto del teatro inondando anche gli spettatori. Interpreti di questa avventura, oltre alla mai abbastanza lodata Elisa Balbo, l’unica che ha strappato applausi a scena aperta, il basso Riccardo Zanellato, possente Mefistofele canoro di imponente presenza scenica in contrapposizione al mobile spirito maligno parlato di Roberto Latini, onnipresente Mefistofele, sia che sbuchi da una botola come dagli inferi, che scenda dalla carrozza infernale o che si mimetizzi fra gli umani. Faust della parola è l’attore di lungo corso Edoardo Siravo e il baritono Vito Priante è il suo doppio canoro. Intorno a loro una schiera di ottimi attori e di bravi figuranti fra cui i DanzActori, presenza costante della Trilogia, confermano che il teatro è il luogo dei sogni e delle metamorfosi, il luogo dove l’assurdo si fa reale. Lo spettacolo teatrale, composito e frastagliato in quanto fusione imperfetta del linguaggio musicale e parlato, ha una liason con «Quanto in femina foco d’amor – Mistero per voci pellegrine», di Francesca Masi da un’idea di Cristina Mazzavillani Muti, proposto alle 19,30 nella Basilica di San Francesco. È la fluttuante figura velata della danzatrice Sofia Barilli che come un’anima vitale e gioiosa attraversa la basilica scarnificata dalle blande luci quale percorso di pentimento o labirinto dell’inconscio, luogo sacro e insieme teatro letterario e laico. La si ritrova poi sul palcoscenico teatrale quale spettro etereo di una candida e sognante Margherita destinata a perdersi.
Tante le voci di creature femminili dantesche, da Matelda a Francesca, da Pia a Cunizza, con una voce narrante e un ottimo coro, a sciorinare le proprie pene nel contesto sacro che vide i funerali di Dante Alighieri probabilmente celebrati il 15 settembre 1321, a cui il poeta trecentesco Cino da Pistoia, maestro di Francesco Petrarca, dedica questi versi: «… quella savia Ravenna che serba / il suo tesoro, allegra se ne goda, ch’è degna per gran loda.» Così il pubblico nelle tre serate ha fatto un percorso, fra la basilica di San Francesco e il Teatro della città, sulle orme di Dante Alighieri, esule che trovò a Ravenna un humus favorevole alla propria arte, scoprendone, o ritrovandone come chi scrive, ravennate da generazioni, l’essenza multipla e policroma, dove i bei costumi di Anna Biagiotti hanno di certo contribuito al successo di entrambe le “messe in scena”. Fantastico quello rosso di Francesca da Rimini, a sottolineare, nella coralità di anime sofferenti, il suo essere carne viva irrimediabilmente votata all’amore di Paolo.
Crediti fotografici: Zani-Casadio per il Teatro Alighieri di Ravenna Nella miniatura in alto: Luca Micheletti Al centro e sotto in sequenza: immagini di Zani-Casadio sulla Faust rapsodia ravennate
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Orlando nelle trame di Alcina
intervento di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ottima messa in scena nel Teatro "Claudio Abbado" dell' Orlando Furioso di Antonio Vivaldi nella edizione critica curata da Federico Maria Sardelli e Alessandro Borin. Il maestro Sardelli era anche sul podio della brava Orchestra Barocca Accademia dello Spirito Santo di Ferrara. Quindi tre atti, così come Vivaldi ideò per la premiere al Teatro Sant'Angelo di Venezia nell'autunno del 1727. Ottima messa in scena, oltre che per la comprovata efficacia di Sardelli nell'esecuzione del repertorio barocco, soprattutto per la visionaria regia di Marco Bellussi, coadiuvato da Fabio Massimo Iaquone (ideazione e regia video), Matteo Paoletti Franzato (scene), Elisa Cobello (costumi) e Marco Cazzola (luci). La visionaria regia ci trasporta nel poema ariostesco (o quantomeno in ciò che del poema dell'Ariosto utilizzò a suo tempo il librettista Grazio Braccioli) dove tutto è fantascientifico
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Echi dal Territorio
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Xtra per tre
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Si chiama "Xtra" - un nome avveniristico - ma sarà fatta di musica da grande repertorio cameristico. È la nuova rassegna di Ferrara Musica, ideata per dare una ribalta a formazioni e musicisti solisti di grande talento. Ad illustrare il programma sono intervenuti l'assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, il curatore
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Opera dal Centro-Nord
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Quel Don Pasquale sempre fresco
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Quello che è stato ritorna dicevano sempre i nostri vecchi. Ed è proprio così: in un momento non facile per il Teatro del Maggio, l’idea di rispolverare una vecchia produzione di Don Pasquale di Gaetano Donizetti si è rivelata una scelta molto azzeccata che ha riportato indietro nel tempo i più veterani melomani. La riproposizione dello spettacolo
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Opera dal Nord-Ovest
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Beatrice di Tenda da visibilio
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Procede con scelte azzeccate e particolarmente ricercate la stagione operistica del Teatro Carlo Felice di Genova con un altro capolavoro belliniano, Beatrice di Tenda. Sono già due stagioni che le opere del catanese compaiono nel cartellone del teatro genovese: nel 2021 Bianca e Fernando – secondo l’edizione riservata proprio al teatro ligure
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore quasi disastro
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Il trovatore di Giuseppe Verdi chiude la stagione lirica 2023/2024 del Teatro del Giglio di Lucca. Si tratta di una coproduzione che vede come attori - oltre l’Istituzione lucchese - la Fondazione Teatri di Piacenza, la Fondazione Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Opera dal Nord-Ovest
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Idomeneo da manuale
servizio di Simone Tomei FREE
Genova – L’ Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart è un capolavoro che incanta con la sua profonda drammaticità e la sua sublime bellezza musicale. La trama, ambientata nell'antica Grecia, ruota attorno al re Idomeneo, il quale, dopo essere stato salvato da un naufragio grazie all’aiuto divino, si trova costretto a sacrificare suo figlio
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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