|
Archivio giornale www.gliamicidellamusica.net
|
|
Diamo conto delle recite di due opere rappresentative della filosofia fondante del Festival della Valle d'Itria |
Griselda travisata e Angelica sovrabbondante |
servizio di Valentina Anzani |
Pubblicato il 01 Agosto 2021 |
MARTINA FRANCA (TA) - Delude la ripresa dell’opera di Alessandro Scarlatti, la Griselda diretta da George Petrou, al 47° Festival della Valle d’Itria; e non si presenta esente da critiche neanche l' Angelica, serenata di Nicola Porpora diretta da Federico Maria Sardelli, allestite sul palcoscenico del Palazzo Ducale. Ecco come è andata e quali giudizi hanno stimolato:
Griselda (29 luglio 2021) - «Oggi siamo stati al teatro Capranica, dove abbiamo assistito all’opera Griselda, eseguita senza alcuna vitalità o azione, le arie cantate così piano da essere difficilmente sentite, e il tutto accolto senza alcun particolare segno di apprezzamento da parte del pubblico.» Queste le parole del diario di Mr. Rawlinson, presente nel pubblico romano della prima rappresentazione della Griselda di Alessandro Scarlatti nel febbraio 1721. Tale giudizio pare mettere in luce problematiche relative all’opera e al libretto che anche nel trecentesimo anniversario dalla sua prima messa in scena, nella ripresa della 47° edizione del Festival della Valle d’Itria, sembrano essere rimaste invariate. Cast e regia sulla carta promettono bene (Raffaele Pe quale Gualtiero, Carmela Remigio nei panni di Griselda, Francesca Ascioti come Ottone, Mariam Battistelli quale Corrado, Miriam Albano quale Roberto e Carlo Buonfrate come Everardo), così come la nuova edizione critica appositamente commissionata, per quanto poi la resa effettiva di tale apparato si sia rivelata purtroppo deludente sotto diversi aspetti. In primo luogo, proprio l’uso che si fa della nuova, pur accurata, edizione critica, pomposamente annunciata a più riprese nelle pagine del programma di sala, nelle presentazioni dell’opera sui vari canali pubblicitari e divulgativi del festival, poi però piegata impietosamente alle necessità della regia, tradisce le aspettative. È pur vero che era prassi consolidata che un “dramma per musica” barocco venisse ripreso, mutilato, variato, che ne fossero cassate, spostate, sostituite arie (e recitativi), ma tali modifiche avvenivano secondo una precisa logica di equilibrio e di ritmo narrativo che non può essere oggi fraintesa come un’autorizzazione a disporre liberamente di queste partiture.
Nella produzione martinese, con la struttura dei tre atti scarnificata, arie tradizionalmente pentapartite zoppicanti perché private delle dovute ripetizioni e scene spostate arbitrariamente, il ritmo narrativo è completamente alterato e privato delle logiche strutturali dell’opera del Settecento. Delude poi lo stacco dei tempi dato dal direttore George Petrou in testa all’Ensemble La Lira di Orfeo, scanditi per ogni aria tanto simili l’uno all’altro da rendere difficile la distinzione tra i diversi, variati, contrastanti “affetti” che rappresentano. È un peccato, perché poi, a rimetterci, è l’opera di Scarlatti, che ripresa oggi dopo trecento anni appare al fruitore contemporaneo come “noiosa”, tutta uguale, ripetitiva e piena di lungaggini inutili.
In secondo luogo, l’intervento registico di Rosetta Cucchi che traspone la rappresentazione (con piacevoli effetti estetici) in una Sicilia di inizio Novecento, esagera nell’esasperare astoricisticamente una situazione di violenza sulla donna: la Griselda del libretto originale è una donna del proprio tempo, nobile d’animo, ben consapevole che sposare un uomo d’altro e sì alto rango le creerà problemi, ed è con grande dignità che affronta il proprio destino, come peraltro il suo Gualtiero si aspetta. L’equivoco, in questo allestimento nasce tutto dal fatto che sembra che Griselda affronti con accettazione sadica le violenze del marito e dei cortigiani, che però gratuite non sono: l’allontanamento dalla corte e il ripudio volevano essere tutte prove che il marito e re Gualtiero confidava che la consorte avrebbe superato con dignità ed onore, e che sapeva anche essere necessarie per dimostrarne quella nobiltà d’animo che avrebbe finalmente fatto apparire al popolo lei e la prole come legittima e degna del lignaggio regio. Questo sottile gioco non emerge nella produzione martinese: Gualtiero mette alla prova la consorte ma appare come un debole che, pur amando la propria sposa, non riesce a contrastare i “picciotti” che onnipresenti incombono su di lui e non lo lasciano libero di rivolgersi a lei da solo a solo. Di fronte a un’opera così complessa, con una scrittura musicale articolata, con un linguaggio che può apparire sconosciuto, con delle proporzioni e delle lunghezze cronometriche che possono apparire immense, le strade da prendere possono essere diverse all’interno di uno spettro che va dal tradizionalissimo tentativo della ricostruzione storica iper-accurata oppure allo stravolgimento di contenuti e premesse in nome di un tentativo di “avvicinare” l’opera barocca al pubblico di oggi. In entrambi i casi però dovere di coloro che ne curano l’allestimento è quello di rendere comprensibili quelle dinamiche proprie di uno spettacolo nato in un’epoca diversa e lontana che, se non esplicitate, restano impenetrabili al fruitore contemporaneo. La critica che si muove non è dunque verso l’intenzione di riproporre in maniera alternativa una partitura con intenti innovativi, moderni, all’avanguardia, ma è al modo in cui tali interventi sono stati messi in atto: d’altro canto se rimanessimo solo ancorati al passato non ci sarebbe progresso e rinnovato amore per quello che resterebbe altrimenti inevitabilmente solo vecchio e ammuffito. I tentativi di innovazione sono legittimi dunque, a patto però che non tradiscano né gli antichi autori dell’opera, né la fiducia del nuovo pubblico al quale si rivolgono.
Angelica (30 luglio 2021) - L’Angelica di Nicola Porpora è una serenata molto nota per essere stato il primo contesto scenico in cui collaborarono coloro che divennero due dei protagonisti del teatro musicale del Settecento: il poeta Pietro Metastasio e il cantante Carlo Broschi meglio conosciuto come il castrato Farinelli. La partitura è stata ripresa al 47° Festival della Valle d’Itria, con una regia di Fabio Falaschi tutta fatta di rimandi barocchi negli abiti dei figuranti, che – con colori pastello sfavillanti, parrucche e piume, belletti, ventagli, bustini e travestimenti che giocano sul non-binarismo di genere – riprendono cliché che compiacciono la vista e strizzano l’occhio alla Versailles di Sofia Coppola. Seppur sia una regia estetica, sovrabbondante, che riempie gli occhi, allo stesso tempo non è funzionale allo scopo: non direziona i cantanti, non crea spazi di interazione dinamica e di valore, tutte funzioni cui supplisce però l’apporto personale degli interpreti, diretti con piglio deciso da Federico Maria Sardelli.
La scena si svolge tutta attorno a una tavola imbandita a festa, in un continuo rincorrersi degli amori di Angelica e Medoro (interpretati rispettivamente da una Ekaterina Bakanova di classe, elegante nel gesto corporeo e musicale; e da Paola Valentina Molinari) e di Tirsi e Licori (Gaia Petrone e Barbara Massaro), tutti supervisionati dalle sagge parole di Titiro, un Sergio Foresti incisivo e nobile. Rispetto ai colori chiari che dominano il palcoscenico è estremo il contrasto con le vesti rosso cremisi di Orlando (al secolo, Teresa Iervolino), che proprio nei colori degli abiti denota la sua estraneità al contesto, il suo essere fuori controllo, impazzito per un amore non ricambiato. La stessa binomia cromatica è riportata nelle torte che imbandiscono la tavolata, tutte ricoperte di caramelle pastello tranne una, su cui troneggia un cuore sanguinante dello stesso colore degli abiti di Orlando, simbologia cruentissima dello stato emotivo del paladino interpretato da Teresa Iervolino: è un Orlando impetuoso, dal timbro brunito che ben conosciamo, le agilità sostenute e l’arco del fraseggio dalle sottili inflessioni dinamiche. Il tutto incastonato dentro agli interventi dei danzatori della Fattoria Vittadini.
Come per il precedente titolo barocco in cartellone in questa edizione del festival, il trattamento della partitura lascia però spiazzati: è mutilata, in questo caso del finale, tradizionalmente stemperato da una “lieta” licenza, e termina invece bruscamente con il drammaticissimo dolore di Orlando.
Crediti fotografici: Clarissa Lapolla per il Festival della Valle d'Itria di Martina Franca Nella miniatura in alto: il soprano Carmela Remigio nei panni di Griselda Sotto: scene dalla Griselda di Alessandro Scarlatti Nella miniatura al centro: il contralto Teresa Iervolino nei panni di Orlando Sotto: scene dall' Angelica di Nicola Porpora
|
< Torna indietro
Parliamone
|
Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
...prosegui la lettura
|
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
...prosegui la lettura
|
|
Opera dall Estero
|
Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
...prosegui la lettura
|
|
Personaggi
|
Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
...prosegui la lettura
|
|
Echi dal Territorio
|
Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
...prosegui la lettura
|
|
Jazz Pop Rock Etno
|
Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Ovest
|
Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
...prosegui la lettura
|
|
Jazz Pop Rock Etno
|
Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Ovest
|
Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
...prosegui la lettura
|
|
|
|
Questo sito supporta PayPal per le transazioni con carte di credito.
Gli Amici della Musica giornale on-line dell'Uncalm
Via San Giacomo 15 - 44122 Ferrara (Italy)
direttore Athos Tromboni - webmaster byST
contatti: redazione@gliamicidellamusica.it - cell. +39 347 4456462
Il giornale č iscritto al ROC (Legge 249/1997) al numero 2310
|
|