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La commedia musicale di Ermanno Wolf-Ferrari miete un bel successo nel Teatro Filarmonico |
Nel Campielo xe bel quel che piase |
servizio di Athos Tromboni |
Pubblicato il 18 Marzo 2024 |
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del bel lavoro di Wolf-Ferrari, faranno citazioni simili a questa come testimonianza di un successo previsto ma (forse) non immaginato fino a quel punto. Il vostro cronista non è incline agli entusiasmi, eppure a fine recita la soddisfazione non era minore dello stesso entusiasmo. Finalmente una regia nel rispetto delle indicazioni del libretto (versificatore Mario Ghisalberti nel 1936, dall'omonimo Campiello di Carlo Goldoni) e una recita che fila spedita con i suoi momenti di euforia e di prosopopea popolana; e anche momenti (rari, introdotti dalla musica) di un commovente patetismo affidato alla melodia. In questo bell'allestimento del Teatro Filarmonico ci sono due piani narrativi: sul fronte il campiello come può essere desunto e riadattato dai bozzetti delle rappresentazioni di metà Novecento, quindi fedele alle indicazioni scenografiche del librettista. Sul fondale, invece, l'altro piano narrativo: dietro a siparietti che si muovono in orizzontale e in verticale aprendo un "finestra" sul muro per mostrare l'oltremuro, appare una Venezia via via trasformata dal tempo: transitano dapprima battelli e gondole evocando immagini e costumi del Settecento (maschere comprese), poi arrivano i battelli a vapore (uno con la bandiera italiana tricolore dell'avvenuto congiungimento all'Italia); poi poco dopo un altro bastimento con figuranti in smoking e crinoline che danzano il valzer della belle-epoque; poi le paratie del Mose che si alzano a proteggere la città dall'acqua alta; infine - all'ultima scena - la nave mostro da crociera per testimoniare che, sì, Venezia è diventata anche questo, un approdo da poter vedere sorseggiando un drink e discorrendo sulla tolda, mentre la nave mostro transita sul Canal Grande.
Se qualcosa di "moderno" e straniante dal libretto ci si vuol proprio vedere, ebbene è quel secondo piano narrativo che ce lo racconta. Ma è una "modernizzazione" fatta quasi sottovoce, per nulla disturbante, semplicemente evocativa; e soprattutto collocata in un fondale di palcoscenico che appare di tanto in tanto, quando si apre la finestra che mostra l'oltremuro del campiello (e l'oltreattualità del tempo). La recita vera (il campiello vero, non quello supposto da "transustanziazioni" parafilosofiche annunciatrici della società che sarà rispetto alla società che fu) si svolge nel primo piano ed è quello che cattura l'attenzione, non altro.
Ha ragione il regista Federico Bertolani quando scrive nelle sue note di sala: «... alla fine, nel triste addio della protagonista Gasparina al campiello, ci rendiamo conto che questo luogo sospeso nel tempo e nello spazio fa parte di una realtà ben più grande, dove il tempo scorre veloce e inesorabile dove la storia, quella con la S maiuscola, segue il suo corso senza che i nostri personaggi, impegnati nei loro riti e forti di un’antica saggezza, se ne accorgano.» Hanno contribuito fattivamente al bel risultato dell'allestimento anche Giulio Magnetto (scene), Manuel Pedretti (costumi) e Claudio Schmid (luci). Ma ha contribuito soprattutto (e sopra anche le nostre aspettative, forse pregiudiziali) la concertazione del veneziano - ma veronese d'adozione - Francesco Ommassini sul podio dell'Orchestra della Fondazione Arena. Ommassini ha guidato la recita, lo strumentale, il canto, con mano sicura, esaltando i bellissimi colori della musica di Wolf-Ferrari, inebriante sulle note del valzer e struggente nei momenti di malinconia e di commozione mostrati dalle giovani 'tose' (la Gnese, la Lucieta e la Gasparina) in attesa dei rispettivi matrimoni e per qualche attimo anche in preda alle languide ma rimediabili sofferenze dovute alla gelosia. Bella la caratterizzazione della Gasparina interpretata dal soprano Bianca Tognocchi, una fanciulla snob che riscopre il legame col natio campiello quando deve andarsene via, partire per Napoli al seguito del fidanzato Cavalier Astolfi; ma sono da apprezzare anche tutte le altre caratterizzazioni: il Cavalier Astolfi, nobile napoletano decaduto e gaudente, interpretato dal baritono Biagio Pizzuti; le coppie di giovani amanti, messe alla prova da gelosie e malintesi, composte da Sara Cortolezzis (Lucieta) e Gabriele Sagona (Anzoleto); e da Lara Lagni (Gnese) e Matteo Roma (Zorzeto). Il personaggio di Fabrizio dei Ritorti, il burbero zio di Gasparina, era affidato a Guido Loconsolo; e le tre vecchie donne del campiello erano portate in scena rispettivamente dai tenori Leonardo Cortellazzi (Dona Cate Panciana, madre di Lucieta) e Saverio Fiore (Dona Pasqua Polegana, madre di Gnese) e dal mezzosoprano Paola Gardina (Orsola, la fritolera, madre di Zorzeto) e Matteo Roma (Zorzeto). Tutti bravi, tutti vocalmente attrezzatissimi e molto "dentro" le rispettive parti come attori.
L'intervento del Coro della Fondazione Arena è previsto solo nella scena finale, ma si è fatto valere grazie alla perizia del maestro Roberto Gabbiani che lo dirige. Applausi scoscianti per tutti e ovazioni, come si diceva, all'apparire sul proscenio del maestro Ommassini. Repliche mercoledì 20 marzo (ore 19), venerdì 22 (ore 20) e domenica 24 (ore 15,30). (la recensione si riferisce alla recita di domenica 17 marzo 2024)
Crediti fotografici: Ennevi Foto per la Fondazione Arena di Verona - Teatro Filarmonico Nella miniatura in alto: il direttore Francesco Ommassini Sotto: Sara Cortellezzis (Lucieta) e Leonardo Cortellazzi (Dona Cate Panciana); Biagio Pizzuti (Cavalier Astolfi) e Lara Lagni (Gnese) Al centro in sequenza: Bianca Tognocchi (Gasparina) e Biagio Pizzuti; panoramica sul Campiello durante il brindisi; ancora Biagio Pizzuti con Guido Loconsolo (Fabrizio dei Ritorti) In fondo: scena della baruffa fra Dona Cate (Leonardo Cortellazzi) e Dona Pasqua (Saverio Fiore) e belle panoramiche di Ennevi Foto sull'allestimento
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Butterfly piccina mogliettina
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Il Teatro Sociale ha inaugurato la propria stagione d'opera con l'attesa nuova produzione di Madama Butterfly coprodotta con il Teatro Verdi di Padova e il Teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Tutto affidato alle risorse locali venete, che vanno dal regista Filippo Tonon al direttore d'orchestra Francesco Rosa, alla costumista Carla Galleri (sarda di nascita, ma veneziana di formazione), all'Orchestra di Padova e del Veneto, al Coro Lirico Veneto istruito dal veronese Matteo Valbusa. Fin dall'aprirsi del sipario si capisce immediatamente che il regista ha la mano pratica (e convincente) per dare a Giacomo Puccini ciò che è di Puccini: fedeltà al testo dei librettisti Illica e Giacosa e rispetto di quanto il compositore lucchese aveva studiato e realizzato per la sua "opera esotica" scritta tra il 1901 e il 1904; fedeltà al punto da mettere in scena (da parte di Tonon) non l'harakiri di Cio-Cio-San
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Personaggi
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E il Regio si prende Battistoni
redatto da Athos Tromboni FREE
TORINO - «Il Teatro Regio di Torino è lieto di annunciare la nomina di Andrea Battistoni a Direttore musicale, un momento fondamentale per il Teatro e il suo futuro. Battistoni, figura di spicco nel panorama musicale internazionale, entrerà in carica ufficialmente dal 1° gennaio 2025, con un mandato che abbraccerà le prossime due Stagioni.» È la
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Echi dal Territorio
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Torna il Comitato per i Grandi Maestri
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto dal prof. Gianluca La Villa, dopo un periodo di pausa, riprenderà nel 2025 l'attività con una serie di appuntamenti musicali principalmente a Ferrara, nel salone nobile di Palazzo Roverella (Circolo dei Negozianti), ma anche a Lucca, nella Chiesa dei Servi. Si tratta di cinque concerti
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Vocale
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Vissi d'arte. Vissi per Maria
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Non è facile evocare il mito di Maria Callas portando in scena uno spettacolo che la racconta, senza sporcare o comunque pasticciare impropriamente i contenuti di quella che fu la vita turbinosa e la virtù artistica della grande cantante. Ci hanno provato i componenti del trio Ensemble Musica Civica con Dino De Palma (violino), Luciano
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Eventi
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La stagione sinfonica 2025 dei felsinei
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - Ventuno concerti costituiscono l’ampia e variegata offerta sinfonica, che caratterizza la stagione 2025 del Teatro Comunale di Bologna, in programma dal 12 gennaio all’11 dicembre 2025 all’Auditorium Manzoni, alle 20.30 nei giorni feriali e alle 17.30 la domenica. Sono ben 20 gli appuntamenti in abbonamento, che spaziano dal
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Opera dal Nord-Est
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La Traviata dello sballo
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. La Traviata, che ha aperto la stagione lirica del Verdi, denota subito un tratto lampante della regia di Arnaud Bernard: l’evidenziare in maniera sguaiata la licenziosità dei costumi. Di fatto parliamo di una mantenuta che, se anche moralmente riscattata nel finale da Alfredo, come pure dal padre di lui,
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale č un vaudeville
servizio di Athos Tromboni FREE
BERGAMO - La sorpresa più lieta, arrivando a teatro per la "prima" del Don Pasquale del Festival Donizetti 2024, è stata che abbiam trovato disponibile un libretto (anzi, un libro) a stampa come succedeva nei migliori anni del secondo Novecento e come non succede quasi più in nessun teatro, specie se di provincia. Il libretto (anzi, il libro) contiene
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Opera dall Estero
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Madama Butterfly ciak si gira
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Il mese di settembre segna l'inizio di quasi tutte le stagioni dei teatri d'opera americani, e la Los Angeles Opera, uno dei teatri più importanti del Paese, che propone un'interessante offerta di titoli, ha inaugurato il proprio ciclo con la già celebrata e apprezzata Madama Butterfly di Giacomo Puccini
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Vocale
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Requiem salvato dalle voci
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LIVORNO - Rappresenta un debutto assoluto per il Teatro Goldoni e più in generale per i teatri livornesi l’esecuzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, uno dei più grandi e sentiti capolavori del Cigno di Busseto, che fino ad oggi aveva avuto un'unica esecuzione nella città labronica nel 1986 a Villa Mimbelli. È con questo concerto inaugurale
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Opera dal Centro-Nord
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Il paradigma č un cavallo
servizio di Simone Tomei FREE
PARMA - Nel 1849 Giuseppe Verdi presenta a Roma La Battaglia di Legnano, un'opera in quattro atti con libretto di Salvatore Cammarano. Ambientata nel 1176, durante la celebre battaglia in cui la Lega Lombarda sconfisse l'imperatore Federico Barbarossa, l'opera va oltre la semplice rievocazione storica, riflettendo profondamente
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Echi dal Territorio
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Miracolo al soglio di sor Giacomo
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TORRE DEL LAGO (LU) - È l’avvocato Fabrizio Miracolo il nuovo presidente della Fondazione Festival Pucciniano nominato dal sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, alla guida della stessa Fondazione; il neo presidente si dice «... profondamente onorato per la fiducia ricevuta dal primo cittadino. È un incarico – ha poi proseguito – che rappresenta
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Opera dal Centro-Nord
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Appunti dal Festival Verdi
servizi di Angela Bosetto e Nicola Barsanti FREE
PARMA - Era il 10 ottobre 1813 quando, alle Roncole di Busseto, Luigia Uttini diede alla luce Giuseppe Fortunino Francesco Verdi, colui che, citando Gabriele D’Annunzio, avrebbe dato voce alla speranza e ai lutti, pianto e amato per tutti. Tradizione vuole dunque che, nell’ambito del Festival Verdi di Parma e Busseto, il decimo giorno del
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Opera dall Estero
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Ballo in maschera di stelle
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN FRANCISCO (USA), War Memorial Opera House - Ci sono alcune opere liriche che hanno un legame o un significato speciale con alcuni teatri, e una di queste è Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi con la San Francisco Opera, titolo scelto dalla compagnia per avviare la nuova stagione, la 102 ̊ della propria storia. Quest'opera verdiana ebbe
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Giro di vite diversamente fatto
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GENOVA - Due teatri genovesi, il Nazionale ed il Carlo Felice, hanno avuto un’idea innovativa e affascinante per l’apertura della nuova stagione 2024-2025, proponendo un duplice spettacolo che unisce prosa e opera, presentato al Teatro Ivo Chiesa. È la prima volta in Italia che il pubblico può assistere a un dittico in cui viene messo in scena lo
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Spiegato il cartellone col concertone
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FERRARA - È stata presentata ieri la nuova stagione 2024/2025 di Opera e Danza del Teatro Comunale "Claudio Abbado": sono 14 i titoli in programma al via il 19 novembre prossimo con lo spettacolo performativo Vissi d'arte. Vissi per Maria dedicato e incentrato sulla figura della divina Maria Callas. Otto spettacoli saranno realizzati dal Teatro
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Schicchi nelle Stanze dell'Opera
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AREZZO - Si è “consumata” nel Teatro Petrarca della città toscana una lodevole iniziativa locale che ha portato alla messinscena di un capolavoro pucciniano facente parte del celeberrimo Trittico: il Gianni Schicchi. L’iniziativa ha annoverato due aspetti interessanti e particolari. In primis nel cast erano presenti molti talenti del progetto di
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VIGARANO MAINARDA (FE) - La programmazione autunno-vernina del Gruppo dei 10 riparte dallo Spirito di Vigarano Mainarda con l'ormai classico appuntamento di Tutte le direzioni in Fall. Gli otto eventi, che si svolgeranno da venerdì 11 ottobre a giovedì 26 dicembre 2024, sono stati presentati alla stampa e ai soci del Gruppo dei 10 oggi
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Eventi
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Il Filarmonico 2025 inizia con Salieri
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VERONA - Il giornalista e critico musicale Alberto Mattioli è stato il mattatore della presentazione della stagione lirica e sinfonica 2025 del Teatro Filarmonico, Arena di Verona. La conferenza stampa, aperta al pubblico, si è tenuta oggi nella Sala Maffeiana dello stesso teatro veronese e Mattioli ha raccontato storia e aneddoti legati ai titoli d'opera
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Jazz Pop Rock Etno
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Ferrara in Jazz si comincia...
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La 26.esima edizione di Ferrara in Jazz è stata presentata oggi nella Sala dell'Arengo del Municipio dal presidente del Jazz Club, Federico D'Anneo, dal direttore artistico Francesco Bettini, dall'Assessore alla cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, e dalla direttrice del Conservatorio di Musica "Girolamo Frescobaldi", Annamaria
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Vocale
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Donne nelle arie di Puccini
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FERRARA - Il Teatro Comunale "Claudio Abbado" ha inaugurato il Festival di danza contemporanea con una prima esecuzione mondiale dello spettacolo Puccini's Opera - Voci di donne realizzato dalla coreografa e regista Monica Casadei con la sua Compagnia Artemis Danza di Parma. Nell'ambito della giornata dedicata a
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La solita bella Cenerentola
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - È tornata in scena al Teatro del Maggio Fiorentino La Cenerentola di Gioachino Rossini nell’ormai storico allestimento della regista Manu Lalli, scene di Roberta Lazzeri, costumi di Gianna Poli e luci di Vincenzo Apicella riprese da Valerio Tiberi. Ho parlato di questa mise-en-scene in due precedenti visioni del 2017 e 2018 alle quali vi rimando
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Opera dal Centro-Nord
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Cavalleria e Schicchi buon cast mala regia
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Il Festival Mascagni di Livorno 2024 si è chiuso con la rappresentazione delle opere Cavalleria rusticana e Gianni Schicchi, portando sul palco due compositori toscani di spicco: Pietro Mascagni e Giacomo Puccini. Per quale motivo si è scelto di accostare due opere così distanti tra loro? Lo spiega il direttore artistico del Festival, Marco Voleri
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Opera dal Nord-Est
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Quattro serata in Arena
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Ho partecipato al Festival areniano 2024 a Verona sul concludersi della stagione e qui vi racconto le mie quattro serate trascorse nell’anfiteatro scaligero: nella prima serata ho assistito all'intramontabile Aida di Giuseppe Verdi; la seconda serata mi ha coinvolto nella Tosca di Giacomo Puccini; poi Il barbiere di Siviglia di Gioachino
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