|
Archivio giornale www.gliamicidellamusica.net
|
|
Primo cast e secondo cast non si equivalgono nelle recite al Teatro Carlo Felice di Genova |
Due Foscari a risultati alterni |
servizio di Simone Tomei |
Pubblicato il 04 Aprile 2023 |
GENOVA – È andata in scena nel Teatro Carlo Felice l'opera I due Foscari di Giuseppe Verdi, terzultimo titolo della stagione 2022-2023. Delicatezza e pathos assurgono a pieno titolo al livello di qualità di rilievo di questo lavoro del Cigno di Busseto. I personaggi sono ben definiti come nel precedente Ernani, talmente diversi però, da invertire la normale gerarchia verdiana del potere vocale; qui tenore e baritono sono entrambi passivi e l’espressione della forza è tutta nel soprano; forza che non sfoggia quella forma cruda che appare in tante delle prime opere di Verdi, bensì di una sorta di lotta quasi “resiliente” che fa assumere a tutto il componimento un carattere molto più delicato ed intimo. In tal modo diventa così un’opera di affinamento, di consolidamento; più semplificata nella forma e allo stesso tempo più meticolosa, persino ricercata nell’invenzione anche se in Verdi suscitò sempre qualche perplessità. Nella sua delusione per la prima romana del 1844 scrisse a un amico milanese: «... Io avea molta predilezione per quest’opera: forse mi sono ingannato, ma prima di ricredermi voglio un altro giudizio.» E al librettista Piave tre anni più tardi: «Nei soggetti naturalmente tristi, se non si è ben cauti si finisce fare un mortorio, come, per modo di esempio, i Foscari, che hanno una tinta, un colore troppo uniforme dal principio alla fine.» I cinque atti del dramma di Lord Byron - da cui è tratto il libretto - narrano la tortura e la confessione del giovane Foscari, la condanna all’esilio, la morte mentre lo portano alla nave, e quella di suo padre, il Doge, che il Consiglio aveva costretto a dimettersi. È un dramma monotono, senza avvenimenti importanti, interamente intonato in chiave minore, e persino Verdi, rileggendo la sinossi, si rese conto che non sarebbe stato sufficiente per stare “attaccato a Byron”.


In effetti da un punto di vista drammaturgico il pensiero del compositore sullo scrittore inglese era piuttosto netto: «Osservo che in quel di Byron non c’è quella grandiosità scenica che è pur voluta dalle opere per musica: metti alla tortura il tuo ingegno e trova qualche cosa che faccia un po’ di fracasso specialmente nel primo atto.» E nella stessa lettera a Francesco Maria Piave raccomanda: «Fallo con impegno, perché è un bel soggetto, delicato e assai patetico.» Della produzione genovese non possiamo non elogiare il quadro visivo d’insieme che viene offerto al pubblico; funzionali le scenografie che attraverso pareti parallele si aprivano e chiudevano in prospettiva, dando quel senso di ampiezza ed al contempo intimità necessarie ai vari momenti del dramma; i costumi (curati da Kristine Jurjàne) e le luci di Gleb Filshtinsky si rifacevano a colori rinascimentali pastellati con ottimo senso di armonia e bellezza. Grande assente, nonostante i limiti del libretto, rimaneva però la regia di Alvis Hermanis (curatore anche delle scene). Non è risultato immediato capire che ci trovavamo davanti ad un’opera in forma scenica: i personaggi (al di là di dieci bravissimi ballerini del Balletto Fondazione Formazione Danza e Spettacolo “For Dance” ETS che si sono esibiti in coreografie di Alla Sigalova spesso fuori luogo e talvolta ai limiti del ridicolo) avevano solo il compito di “entrare, cantare ed uscire” e non traspariva tra loro alcuna interazione emotiva, se non quella dettata dall’iniziativa di ciascuno - fatto che si è notato molto chiaramente assistendo alle performance dei due cast -. E proprio questa assenza ha reso la visione complessivamente noiosa in quanto è mancata l’audacia bramata dallo stesso Verdi quando scriveva al librettista: «... metti alla tortura il tuo ingegno e trova qualche cosa che faccia un po' di fracasso specialmente nel primo atto.» E qui di “fracasso” – mi sarei accontentato di un po’ più di ars scenica – ne è apparso ben poco. Veniamo adesso alle due compagnie di canto impegnate in questa produzione.
Recita del 1° aprile 2023 – cast alternativo Leon Kim si rivela un Francesco Foscari niente più che corretto al quale manca ancora qualche gradino da salire per riuscirne a delineare appieno il carattere dicotomico che dal personaggio dovrebbe trasparire; l’emissione è corretta, pulita, ma gli accenti sono troppo poco evidenziati risultando la sua, un’interpretazione piuttosto incolore e monocorde.


Il figlio Jacopo è il tenore albanese Giuseppe Gipali che predilige nella sua emissione un canto più morbido e “romantico”; risulta ottima la cura del fraseggio e gli accenti più veementi vengono ben misurati restituendo appieno il senso della parola scenica. Marigona Qerkezi (Lucrezia Contarini) sa imprimere alla vera “lottatrice” dell’opera una pregnanza autorevole e maestosa; la voce è salda, le impervie agilità sono affrontate con precisione e ottima musicalità ed anche quel pathos scenico, assente dalla regia, sembra avere qualche parvenza più marcata. Amore familiare e sete di vendetta ben emergono durante tutta l’opera ed accanto alle romanze più suadenti, in cui si possono apprezzare un ottimo legato e un affascinante fraseggio, si uniscono ficcanti accenti nelle invettive delle cabalette e nelle scene d’assieme. Jacopo Loredano è un freddo ed implacabile Antonio Di Matteo - non sarà soddisfatto finché la morte di suo padre e di suo zio non sarà vendicata da quella dei due Foscari - che con voce tonante e roboante declama le sue invettive. Di pregio le prove di Saverio Fiore (Barbarigo), Marta Calcaterra (Pisana), Antonio Mannarino (Fante) e Matteo Armanino (Servo del Doge). Sin dal preludio in cui emergono con dovizia i principali temi dell’opera, la concertazione del M° Renato Palumbo dà inizio al dramma prima che si alzi il sipario. Non perde mai occasione per sottolineare con cura gli aspetti peculiari di ogni personaggio e li asseconda con sonorità e colori sempre appropriati. La sua lettura è attenta, precisa, lucida e l’intesa tra buca e palcoscenico non viene mai meno grazie ad un gesto chiaro e nitido. Maiuscola la prova del Coro preparato e diretto dal M° Claudio Marino Moretti. Applausi per tutto il cast a fine recita.
Recita del 2 aprile 2023 – primo cast Cambio nella triade dei personaggi principali. Senza se e senza ma emerge, su tutti, l’emozionate prova del baritono Franco Vassallo nei panni del Doge Francesco Foscari; un’interpretazione da manuale nelquale ha saputo dare ad ogni parola il giusto accento ed il giusto peso scenico traendo da ogni frase il vero significato interiore e restituendo con impressionante realismo i contrasti dell’anima del vegliardo Principe. La scena finale diventa quindi un quadro di rara bellezza dove emerge con forza l’istrionica verve dell’artista e la voce restituisce ogni emozione del morente fino all’esito estremo. Tal sublime prova gli giova un tonante riconoscimento del pubblico alla fine della magistrale aria del terzo atto “Questa è dunque l’iniqua mercede”. Fabio Sartori si rivela uno Jacopo Foscari piuttosto ardito e gagliardo, forse troppo rispetto al dovuto; lo squillo è senza dubbio tonante e limpido, ma in taluni passaggi sarebbe stato più opportuno dare maggior risalto ad altre peculiarità del personaggio - con accenti meno veristi - quali ad esempio la disperazione, la rassegnazione e la malinconia. Canta bene la sua parte Angela Meade (Lucrezia Contarini) con un’emissione omogenea in tutto il registro, ma non va oltre; il personaggio non trova la sua connotazione precipua e – seppur la regia non abbia dato stimoli – mi sarei aspettato qualcosa di più che semplici “entrata, canto ed uscita”. Completavano degnamente il cast in questo pomeriggio domenicale Alberto Angeleri (Fante) e Filippo Balestra (Servo del Doge). Un pubblico entusiasta saluta plaudente alla fine tutti gli artisti.



Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Carlo Felice di Genova Nella miniatura in alto: il dorettore Renato Palumbo Sotto in sequenza: scene da I due Foscari secondo cast e primo cast
|
< Torna indietro
Parliamone
|
Abbiamo la Turandot dei prossimi 20 anni
intervento di Athos Tromboni FREE
SPOLETO – Il Teatro Lirico Sperimentale “A.Belli” ha messo in scena la Turandot di Giacomo Puccini come ultima opera della sua stagione lirica. Due le note salienti da mettere in rilievo: la prima, che l’allestimento ha scelto il finale di Luciano Berio rispetto a quello tradizionale di Franco Alfano; e la seconda, che nel ruolo della Principessa di Ghiaccio - la sera del 15 settembre al Teatro Nuovo - ha cantato la giovane Suada Gjergji e con essa il mondo del melodramma ha trovato la Turandot dei prossimi 15 – 20 anni, poi diremo perché. Ma partiamo dalla prima nota saliente: il finale di Berio. È talmente bello musicalmente che meriterebbe di essere “espunto” dall’opera per costituire un brano a sé, di Puccini-Berio se proprio lo si dovesse cointestare. Fior di musicologi hanno spiegato e scritto perché Berio abbia rispettato più di Alfano gli appunti lasciati da Puccini morto prima di concludere l’opera.
...prosegui la lettura
|
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
La Turandot viene dall'oriente
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La nuova Stagione d’Opera e Balletto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" si è inaugurata con la messa in scena della Turandot di Giacomo Puccini, coproduzione tra la coreana Daegu Opera House e la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Tutto esaurito, sia per la "prima" che nella replica della domenica
...prosegui la lettura
|
|
Opera dall Estero
|
La donna senz'ombra
servizio di Ramón Jacques FREE
LYON (Francia) - 25 ottobre 2023 Opera de Lyon. Nel 1911, otto anni prima della première dell’opera, Hugo von Hofmannsthal mostrò a Richard Strauss i primi schizzi di quello che sarebbe stato il libretto della sua nuova opera. Il lavoro creativo svolto tra il librettista e il compositore, iniziato alla fine del 1913 e conclusosi nell'agosto del 1916
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Des Grieux non dā l'acqua a Manon
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Verdi. La Manon Lescaut di Giacomo Puccini, in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste, avrebbe potuto essere rappresentata come concerto sinfonico, togliendo cantanti, coro, comparse e tenendo solo la musica. A ragione si afferma da parte degli autorevoli critici musicali che questa è un’opera “sinfonica”
...prosegui la lettura
|
|
Vocale
|
Bella Betulia Liberata
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Un nuovo appassionante concerto per la stagione sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova - all’interno del ciclo “Mozart l’italiano” - ha visto l’esecuzione dell’oratorio sacro in due parti La Betulia liberata K.118 di Wolfgang Amadeus Mozart. La commissione di questo lavoro avvenne a Padova dove Mozart fece sosta dopo il successo di Mitridate
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Ottimo Don Carlo
servizio di Nicola Barsanti FREE
MODENA - Reduce dal grande successo riscontrato nell’esecuzione in forma di concerto (avvenuta in epoca pandemica), torna vincente sul palcoscenico del Teatro Comunale di Modena l’opera monumentale di Giuseppe Verdi: Don Carlo. Eseguita nella versione di Milano (che esclude il primo atto nella foresta di Fontainebleau), l’opera mantiene
...prosegui la lettura
|
|
Personaggi
|
Celebrando Corelli si lanciano i giovani
di Simone Tomei FREE
FORTE DEI MARMI (LU) – Premetto che questo scritto non è una recensione bensì il semplice resoconto di un pomeriggio musicale che si è tenuto a Forte dei Marmi nella splendida cornice del Giardino d’inverno di Villa Bertelli. L’Associazione Kreion Versilia di cui sono vice presidente ha organizzato domenica 29 ottobre 2023 - all’interno della sua
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Una Bohčme minimalista
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - La Bohème di Giacomo Puccini, comunque la si voglia interpretare, è una storia di morte già dal primo atto. La spensieratezza dei quattro spiantati giovani parigini ha il sapore amaro della povertà, delle ristrettezze e di una vita vissuta tra donnine allegre e un po’ d’amor in cui l’instabilità delle relazioni e degli affetti diventa un elemento
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Ovest
|
Meraviglioso Sogno di una notte
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Il Teatro Carlo Felice ha inaugurato la stagione lirica 2023-2024 con il capolavoro di Benjamin Britten scritto nel 1960 con la collaborazione del librettista e suo compagno di vita Peter Pears tratto dall’omonima commedia shakesperiana: A Midsummer Night’s Dream. Non è sicuramente il primo compositore a tradurre in musica quel
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
I Lombardi alla prima crociata
servizio di Angela Bosetto e Nicola Barsanti FREE
PARMA - Nell’ottica di uno spettatore contemporaneo, I Lombardi alla prima crociata è (insieme alla sua versione francese, Jérusalem) il titolo verdiano forse più problematico da mettere in scena, dal momento che è impossibile ignorare due dati chiave: la nostra concezione delle Crociate è radicalmente cambiata (per quanto il libretto di Temistocle
...prosegui la lettura
|
|
Classica
|
La Creazione dello stupore
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - La creazione del mondo attraverso la musica: ecco l’idea di Franz Joseph Haydn di mettere nero su bianco sullo spartito musicale il monumentale capolavoro Die Schöpfung (La Creazione). È così che ha preso il via la stagione sinfonica del Teatro Carlo Felice di Genova con un concerto inaugurale dal quale sono uscito mentalmente e
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Una Fedora di gran lusso
servizio di Simone Tomei FREE
PIACENZA - Umberto Giordano rimase folgorato sia da Victorien Sardou - drammaturgo francese - sia da Sarah Bernhardt quando nel 1889 ebbe modo di assistere al Teatro Bellini di Napoli alla rappresentazione di "Fedora". Alla richiesta di Giordano al commediografo francese di poter musicare il suo capolavoro, la risposta sembra sia stata «Si
...prosegui la lettura
|
|
Echi dal Territorio
|
Archos Quartet suona D'Ambrosio
nota di Gianluca La Villa FREE
TORINO - Infine giunse a Torino, nella bella sala ricca di spettatori di Palazzo Barolo, domenica 8 ottobre 2023 alle 17, il debutto torinese sia del Quartetto Archos sia della bella pagina di Alfredo D'Ambrosio per il suo Quartetto in Do minore op.42: un debutto in Italia, può dirsi, per questo Quartetto op.42 dato che la sua ultima esecuzione
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Lombardi coinvolgenti con bella regia
servizio di Simone Tomei FREE
PARMA - Bianco e nero sono due facce della stessa medaglia e ne assumono significati antitetici: bene e male, buoni e cattivi, vincitori e vinti e così via... È in questo modo che il regista Pier Luigi Pizzi - curatore di regia, scene, costumi e video - ha inteso mettere in scena al Festival Verdi di Parma I Lombardi alla prima crociata, opera giovanile
...prosegui la lettura
|
|
Vocale
|
Commovente Nabucco a Fidenza
servizio di Simone Tomei FREE
FIDENZA (Pr) - Anche quest’anno il Festival Verdi esce dalle mura storiche del Teatro Regio di Parma e sposta alcune delle produzioni nei Comuni limitrofi della città nell’intento di coinvolgere altre realtà monumentali come il Teatro Magnani di Fidenza, un piccolo gioiello incastonato nella cittadina parmense che, nonostante l’esigua capienza, vanta
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Trovatore non al top
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - L’ennesima distorsione di uno dei massimi capolavori del Cigno di Busseto che in quest’occasione vede la prima rappresentazione di Il Trovatore nell’ambito del XXIII Festival Verdi di Parma potrebbe essere riassunta con due sentimenti: amarezza e delusione. Se l’amarezza è dovuta ad una rappresentazione
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Il Torrione del jazz riparte
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La 25.ma edizione della stagione del Jazz Club Ferrara si aprirà nel Torrione San Giovanni di Corso Porta Mare 112 venerdì 6 ottobre 2023 e si protrarrà fino al 30 aprile 2024. Oggi è stato reso noto dal presidente Federico D’Anneo e dal direttore artistico Francesco Bettini alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli
...prosegui la lettura
|
|
Classica
|
Ottime voci per il Verdi sacro
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Terrore e dubbio: i caratteri salienti della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. La direzione di questo capolavoro sinfonico-corale è affidata al direttore ucraino Oksana Lyniv che nella prima parte, fino al terzetto Quid sum miser trasmette ad hoc l’intensità drammatica della partitura, mentre assume un carattere meno intenso e quasi
...prosegui la lettura
|
|
Jazz Pop Rock Etno
|
Ares Tavolazzi riceve il premio Tutte le Direzioni
redatto da Athos Tromboni FREE
VIGARANO MAINARDA (FE) - «Seduto in quel caffè io non pensavo a te e tutta la città…» è una parafrasi in questo caso; ma qui, questa, che è una delle più belle canzoni di Lucio Battisti e Mogol ci può stare, perché proprio il 29 settembre torna al Ristorante Spirito di Vigarano Mainarda la grande musica dal vivo: prende il via infatti la nuova stagione di
...prosegui la lettura
|
|
Vocale
|
Ottimo recital di Lise Davidsen
servizio di Ramón Jacques FREE
SANTA MONICA, California 17 settembre 2023 - Il giovane soprano norvegese Lise Davidsen ha debuttato a Los Angeles sul palco del Teatro Broadstage, situato nel sobborgo di Santa Monica, il cui ciclo intitolato 'Celebrity Opera Recital Series' si è consolidato negli anni come tappa imprescindibile, quasi obbligata, per la presentazione,
...prosegui la lettura
|
|
Pagina Aperta
|
La ricca stagione del Bonci
redatto da Edoardo Farina FREE
CESENA - Conferenza stampa del Teatro Comunale “Alessandro Bonci“ in data 7 settembre 2023: è stata definita la programmazione della stagione invernale 2023/2024 caratterizzata da un’ ampia scelta intesa come luogo di confronto, esplorazione e dialogo, ovvero filtro e racconto del nostro vivere, offrendo ancora una volta una visione
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Tre donne tre stelle: Pirozzi, Grigorian, Stikhina
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Ho frequentato il Festival "Arena 100" della città scaligera solo verso il concludersi della stagione estiva 2023. Sono arrivato a Verona agli inizi di settembre ed in questo scritto vi do conto delle mie tre serate areniane.
TOSCA – Venerdì 1 settembre 2023 Il consueto allestimento del regista Hugo de Ana
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Interno Verde Danza al via
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Venerdì 8 settembre 2023 è il giorno dell’inaugurazione con la festa delle scuole di danza: per la nuova edizione sono 12 le realtà del territorio che presenteranno le loro coreografie a Teatro. Sabato 9 e domenica 10 settembre si entra nel vivo di Interno Verde Danza, in scena in cinque veri e propri scrigni di bellezza, da Palazzo dei
...prosegui la lettura
|
|
Opera dall Estero
|
Svadba a Cittā del Messico
servizio di Ramón Jacques FREE
CITTÀ DEL MESSICO, 26 agosto 2023. Teatro de las Artes del Centro Nacional de Las Artes - Il palcoscenico del Teatro de las Artes ideale per mettere in scena opere contemporanee, da camera e musica antica, dove appena due mesi fa ha avuto luogo la prima locale della cantata drammatica Aci, Galatea e Polifemo di Händel (1685-1759),
...prosegui la lettura
|
|
Opera dall Estero
|
Summerfest 2023 ottimo cartellone
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO, California (USA) - Dal 1986 si tiene ogni anno nella città di San Diego un importante festival estivo di musica da camera, prestigioso per la quantità e la qualità dei musicisti che vi si sono esibiti nel corso degli anni. Il cosiddetto "Summerfest", nella sua edizione 2023, della durata di un mese, ha offerto un'ampia e interessante
...prosegui la lettura
|
|
Questo sito supporta PayPal per le transazioni con carte di credito.
Gli Amici della Musica giornale on-line dell'Uncalm
Via San Giacomo 15 - 44122 Ferrara (Italy)
direttore Athos Tromboni - webmaster byST
contatti: redazione@gliamicidellamusica.it - cell. +39 347 4456462
Il giornale č iscritto al ROC (Legge 249/1997) al numero 2310
|
|