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Il Canto della Terra e altre composizioni da camera hanno arricchito il festival di San Diego |
Summerfest 2023 ottimo cartellone |
servizio di Ramón Jacques |
Pubblicato il 28 Agosto 2023 |
SAN DIEGO, California (USA) - Dal 1986 si tiene ogni anno nella città di San Diego un importante festival estivo di musica da camera, prestigioso per la quantità e la qualità dei musicisti che vi si sono esibiti nel corso degli anni. Il cosiddetto "Summerfest", nella sua edizione 2023, della durata di un mese, ha offerto un'ampia e interessante scelta di opere e brani di vari autori - che in questa occasione ha incluso titoli dal barocco ai giorni nostri con lavori di autori viventi - tra i quali si sono potute ascoltare anteprime, opere commissionate dal festival stesso, note opere di musica da camera e alcune rarità, eseguite da musicisti e solisti accreditati come Augustin Handelich (violino), Tessa Lark (violino), Alisa Weilerstein (violoncello), Anthony McGill (clarinettista), Conrad Tao (pianoforte), il Takács Quartet e Stefan Dohr e Noah Bendix-Baigley (primo corno e primo violino, rispettivamente dei Berliner Philarmoniker) o il pianista israeliano Inon Barnatan (direttore musicale del festival) e molti altri musicisti straordinari, che oltre alle loro esibizioni individuali, hanno fatto parte della Summerfest Chamber Orchestra, ensemble creato appositamente per questa edizione del festival. I festival di musica da camera generalmente lascino poco spazio alle opere vocali, ma questa volta il festival di San Diego ha avuto la particolarità di avere a capo dell'orchestra il maestro Alain Gilbert (1967), che, sebbene il suo nome sia associato alla precedente posizione di direttore della New York Philharmonic, non va dimenticato che la sua carriera è legata all'opera lirica poiché in passato Gilbert è stato direttore musicale della Santa Fe Opera e dal 2021 è direttore musicale della Royal Swedish Opera.


Era presente anche il compositore e direttore d'orchestra inglese Thomas Adès (Londra, 1971), autore di celebri opere contemporanee come Powder Her Face, The Tempest e The Exterminating Angel, che ha anche una carriera come direttore d'opera di musica sinfonica. Adès è stato designato come composer-in-residence (compositore in residenza) e ha avuto una presenza molto attiva: interviste alla presenza del pubblico, in cui ovviamente ha parlato dei propri successi operistici, tavole rotonde, prove aperte, oltre a sovrintendere alla prima americana di molte delle sue composizioni da camera e dirigere e suonare il pianoforte in vari brani; un aspetto questo raramente visto o conosciuto nei compositori d'opera le cui opere vengono viste sul palco ma mai loro personalmente come solisti o direttori. Il concerto intitolato “A Song to Remember” (30 luglio 2023) si è aperto con un brano accorato, ma gioioso e brioso nei suoi quattro movimenti, il Trio per corno, violino e pianoforte in Mi bemolle maggiore Op. 40 di Johannes Brahms (1833-1897) che ha mostrato l'abilità e la perizia di Alain Gilbert al violino, il brillante accompagnamento di Inon Barnatan al pianoforte e la maestria di Stefan Dohrn al corno. Si è poi ascoltato l'unico lavoro vocale programmato dal festival: Das Lied von der Erde (Il canto della Terra) di Gustav Mahler (1860-1911), il ciclo di Lieder distribuito in sei movimenti indipendenti. Ma questa volta è stata ascoltata la versione ridotta firmata da Arnold Schönberg (1874-1951), appassionato ammiratore di Mahler, che a sua volta rispettava l'opera di Schönberg e lo sosteneva finanziariamente. Nel 1921 Arnold Schönberg iniziò ad arrangiare una versione de Il canto della Terra per un ensemble di 13 musicisti, diverso dall’originale mahleriano, che è per grande orchestra. Tuttavia, lo stesso Schönberg non fu in grado di completare il suo arrangiamento cameristico, ma sulla base delle sue idee, dell'orchestrazione, dell'approccio e delle sue intenzioni, il lavoro fu terminato anni dopo dal compositore tedesco Rainer Riehn (1941-2015) per essere presentato in anteprima nel 1983 a Dobbiaco, in Italia. Si è detto che la riduzione della forza orchestrale di un'opera emblematica di Mahler in un insieme di archi, fiati, pianoforte, celesta e harmonium sia stato un esperimento sostanzialmente fallito, ma nelle intenzioni di Schönberg c'era solo ammirazione e rispetto per un grande compositore della tradizione musicale tedesca, interessato anche alle nuove tendenze, e l'esistenza di questo arrangiamento ne è la prova. La Summerfest Chamber Orchestra, sotto la delicata e precisa direzione di Alain Gilbert, è riuscita a mettere in risalto la trama musicale dell'opera, nonché gli accenni di carattere orientale contenuti nella partitura. Vocalmente era presente Paul Groves, e questo tenore americano dalla lunga e fortunata carriera ha mostrato ardore ed esaltazione nei suoi interventi, ma nella sua voce, oggi priva di freschezza e duttilità, e difficoltosa nella proiezione, si percepiva tensione e forzatura negli acuti.


Da parte sua, Sasha Cooke, secondo la mia esperienza il miglior mezzosoprano americano oggi in attività, ha riservato un trattamento sincero al suo canto, quasi operistico, pieno di espressività, dolcezza e chiarezza nella pronuncia e nella proiezione. I concerti si sono svolti nella nuova sala di concerti The Baker-Baum Concert Hall, ideale per dimensioni e acustica per questo tipo di programma. Vale la pena scrivere anche alcune righe sul recital del 2 agosto 2023, intitolato "Fantastic Tales" in cui Thomas Adès, al pianoforte, ha eseguito per la prima volta negli Stati Uniti la sua opera Märchentänze (Fairy Tale Dances) per violino e pianoforte (composta nel 2020) di cui ha successivamente realizzato una versione da camera e alcuni dei brani vocali che ha composto hanno ispirato le sue opere, come egli stesso ha affermato. Dirigendo dal pianoforte, ha eseguito il delizioso Concertino per clarinetto, fagotto, corno, due violini, viola e pianoforte di Leoš Janáček (1854-1928); il concerto è stato completato da piacevoli esecuzioni di due opere di Robert Schumann (1810-1856) Fantasiestücke Op. 73 (Versione per violoncello e pianoforte) e il Quintetto per pianoforte e archi in Mi bemolle maggiore Op. 44. Da parte sua, Thomas Adès ha partecipato a concerti successivi eseguendo opere di vari compositori, come Schumann e Stravinsky di chi ha eseguito: Airs du Rossigonl e Marche Chinoise de Le Rossignol, la Dance Russe di Marva e The Rite of Sping arrangiamento per 2 pianoforti, e ha anche assunto la direzione dell'orchestra del festival dove ha eseguito in prima assoluta americane, in questo paese, varie opere come Alchymia, quintetto per clarinetto (2021) che contiene secondo lui, musiche legate a The Tempest e Lulu di Alban Berg; il quartetto d'archi Four Quarters (2010) è stato ascoltato così come la sua Arcadiana per quartetto d'archi Op. 12 (1994), e Four Berceuses (ninne nanne) dalla sua opera The Exterminating Angel. Il catalogo delle composizioni di Thomas Adès è ampio, ma il posto che già hanno all'interno del repertorio operistico le sue opere è indiscutibile; e vederlo in qualità d’interprete e ascoltarlo parlare è stata un'esperienza senza dubbio arricchente. (il servizio è riferito agli spettacoli del 30 luglio e 2 agosto 2023)
Crediti fotografici: Ken Jacques per Jolla Music Society San Diego California (USA) Nella miniatura in alto: il compositore e pianista Thomas Adès Sotto: Thomas Adès al pianoforte con la formazione da camera di Summerfest Al centro: il Trio di Alain Gilbert (violino), Inon Barnatan (pianoforte), Stefan Dohrn (corno); e il violinista Augustin Handelich con Thomas Adès In fondo: l'ottimo mezzosoprano Sasha Cooke
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