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Il dittico di Mascagni e Leoncavallo non brilla non guizza e s'impantana |
Cavalleria/Pagliacci che brutta roba |
servizio di Roberta Pedrotti |
Pubblicato il 12 Ottobre 2012 |
BOLOGNA - Dopo prime come quella di Cavalleria rusticana e Pagliacci nel Comunale di Bologna ci si sente perfino un po' imbarazzati a sedere di fronte al computer per renderne conto. Perché non è un male non possedere talento musicale, a meno che non si decida di fare della musica la propria professione come esecutori, a meno che non si arrivi ad esercitare questa professione realmente e perfino ad alti livelli. Questa, purtroppo, è la prima considerazione che si affaccia alla mente durante questa rappresentazione e al suo concertatore, assolutamente non all'altezza di un teatro che si avvia a celebrare duecentocinquanta anni di storia ricca di glorie e ci auguriamo solo che questo passo falso preceda una luminosa risalita negli spettacoli delle stagioni a venire. Alberto Veronesi sul podio non è nemmeno pessimo, è semplicemente del tutto estraneo a quello che dovrebbe essere un direttore, un concertatore. Fa mulinare le braccia, descrive cerchi nell'aria o si lancia in scatti improvvisi senza alcun legame con quel che gli avviene intorno, dà attacchi a chi ha già attaccato, nei momenti più lirici e notturni brucia d'impeto come se stesse conducendo duecento elementi in un crescendo grandioso, è contegnoso e minimale quando il dramma esplode. [121011_Pedrotti_Bo_CavalleriaPagliacci_01_phRoccoCasaluci.jpg;121011_Pedrotti_Bo_CavalleriaPagliacci_02_phRoccoCasaluci.jpg;121011_Pedrotti_Bo_CavalleriaPagliacci_03_phRoccoCasaluci.jpg;121011_Pedrotti_Bo_CavalleriaPagliacci_04_phRoccoCasaluci.jpg:2##6]La povera musica arranca, zoppica, si trascina a fatica, il palcoscenico è spaesato, s'arrangia come può, ma non sempre va d'accordo con un'orchestra che pur con tutto l'impegno e la buona volontà per salvare il salvabile fatica anche ad andar d'accordo con se stessa. Lodi incondizionate dunque alle maestranze del teatro per l'eroica resistenza che ha portato, specialmente nei cori dell'opera di Mascagni, ad alcuni dei pochissimi momenti di normalità musicale. Lo sforzo e la capacità d'autogestione dimostrati meritano ogni elogio per i professori d'orchestra, per gli artisti del coro e i loro maestri Lorenzo Fratini (adulti) e Alhambra Superchi (voci bianche). Purtroppo invece il cast vocale solista, per quanto oggettivamente penalizzato dalla bacchetta, ha dato ben pochi motivi di soddisfazione. In particolare in Cavalleria rusticana ci sentiamo di promuovere solo l'inossidabile Mamma Lucia di Cinzia De Mola, sempre una sicurezza in questi ruoli apparentemente - e quantitativamente - marginali. Seri problemi d'impostazione ha denunciato invece Giancarlo Monsalve, un Turiddu esteriormente spavaldo e verista, ma invero unidimensionale anche per i limiti oggettivi di un canto che pare essere inteso come serie diseguale di suoni gonfi e spinti, privi d'autentica proiezione e di sicuro appoggio. Una tecnica, insomma, completamente da rivedere, che lo porta ancor giovane a emissioni faticose, spesso ruvide, stimbrate e poco intonate. Problemi anche per Virginia Todisco (Santuzza), dal registro centro grave debole e artefatto quanto l'acuto è spinto, privo di duttilità, fermezza e morbidezza. Piuttosto sbiadita la sua rivale Lola, Lucia Cirillo, comunque corretta. Cantava in entrambe le opere, Alfio prima, Prologo e Tonio poi, Alberto Mastromarino: timbro chioccio, emissione fissa, musicalmente grezzo, anche se questa è un po' la linea comune di un cast cui sembra non sia stato chiesto minimamente di uscire dagli abusi di tradizione, perfino quando il risultato è poco convincente come nelle puntature brutte musicalmente e per di più assai malriuscite in chiusura del Prologo. Compaiono poi nell'opera di Leoncavallo due cantanti esperti come Piero Giuliacci e Inva Mula, Canio e Nedda. Entrambi garantiscono il decoro professionale, il primo esponente della scuola di generosi tenori spinti italiani, portati più alla fibra che al cesello, la seconda soprano lirico d'intenzioni raffinate, ma entrambi non al massimo della forma vocale, il tenore meno perentorio nel timbro e soprattutto nel volume, il soprano con qualche incrinatura nel colore e nel sostegno del suono. Bene il Peppe di Leonardo Cortellazzi, tenore elegante e perfettamente a fuoco nel ruolo, meno il Silvio di Marcello Rosiello, di cui loderemo le intenzioni di mezzavoce nel duetto con Nedda, cui però non risponde sempre adeguatamente uno strumento dal metallo poco duttile e rifinito. Per tutti si ripeterebbero notazioni di problemi d'intonazione, imprecisioni musicali, spesso anche grevità stilistiche, ma al di là di alcune mancanze patenti nei singoli, è altrettanto evidente che la responsabilità primaria viene dall'approssimazione perfino fuorviante del podio. Davvero una triste circostanza per il ritorno della classica accoppiata verista, assente dal Comunale bolognese fin dal 1985, allora dirette da un solido Gabriele Bellini (le singole opere erano poi riapparse negli ultimi anni abbinata ad altri titoli). Per l'occasione si è ripreso l'ormai storico allestimento tenuto a battesimo da Riccardo Muti tre lustri or sono a Ravenna: lo firmano Liliana Cavani, regia, Dante Ferretti, scene, Gabriella Pescucci, costumi, Gianni Mantovanini, luci, e Micha van Hoecke, movimenti coreografici: lo riprendono rispettivamente marina Bianchi, Leila Fteita, Laura Lo Surdo, Daniele Naldi e Sergio Paladino. L'ambientazione s'ispira agli anni del Neorealismo, l'azione è condotta con chiarezza, senza sorprese o guizzi particolari, ma con una cifra estetica sempre d'alto livello. Al termine di Cavalleria rusticana applausi tiepidi e contestazioni ben sonore e motivate soprattutto per Veronesi e Monsalve, dopo Pagliacci emergono maggiori sostenitori, anche se non mancano nuovamente segni di dissenso, espressioni colme di sconcerto, sdegno e sconforto nel pubblico. Più che giustificate e pienamente condivise.
Crediti fotografici: Rocco Casaluci per il Teatro Comunale di Bologna Nella miniatura in alto: il maestro del Coro, Lorenzo Fratini In basso: sequenza da Cavalleria rusticana e Pagliacci
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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