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Pubblicato il 24 Giugno 2023
La rassegna del Teatro Abbado parte l'8 settembre con l'open day delle scuole di danza
Danza contemporanea Festival 2023
redatto da Athos Tromboni
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FERRARA -Da settembre la danza contemporanea torna a Ferrara, ed entra anche negli spazi verdi e nei palazzi più iconici della città patrimonio Unesco, come Palazzo dei Diamanti e Palazzo Schifanoia. A seguire, tra ottobre e novembre, il Festival di Danza Contemporanea 2023 torna protagonista al Teatro Comunale, con ben tre prime assolute e un’anteprima mondiale (e prima nazionale), quella del nuovo attesissimo lavoro di Wim Vandekeybus.
Venerdi 8 settembre 2023 la rassegna prende il via nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara con la festa delle scuole di danza, in cui a esibirsi saranno gli allievi e le allieve del territorio. All’Open Day aderiscono Ferrara Dance Nation, A.S.D. Vigarano Danza, Scuola di danza Zenit E-Motion, Arabesque, Jazz Studio Dance, Hip Hop Room Ferrara, Multidanza di Sandrine Mattesco, Scuola di Danza Luisa Tagliani, Società di Danza Circolo Ferrarese e Gruppo Teatro Danza. Verrà consegnata una targa in memoria della coreografa Luisa Tagliani, prematuramente scomparsa lo scorso novembre.
Sabato 9 e domenica 10 settembre 2023 si entra nel vivo del Festival con “Interno Verde Danza”, rassegna nella rassegna fuori del Teatro, ospitata nei luoghi più suggestivi della città, quest’anno alla terza edizione. La manifestazione, in collaborazione con Interno Verde, ospita cinque diversi spettacoli nei cinque palazzi e giardini più belli della città, con più recite al giorno. Ecco il dettaglio di "Interno Verde Danza": A Palazzo dei Diamanti Marigia Maggipinto, interprete della compagnia del Tanztheater Pina Bausch, va in scena con “Miss Lala al Circo Fernando/In a Room” (presentato il 9 e il 10 settembre) per la regia di Chiara Frigo: un racconto in tempo reale che fa rivivere, attraverso la danza, quel bagaglio di esperienze umane e artistiche. Per l’occasione, nella giornata dell'8 settembre 2023 sarà presentata le piece Miss Lala al Circo Fernando/KIDS, una performance-laboratorio per le nuove generazioni.
La Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto dialoga con Palazzo Schifanoia per “Yes, Yes…”, ricreando l'atmosfera della mitica "Factory" di Andy Warhol. La musica ricorda i ritmi dei Velvet Underground ed è stata scritta da Dean and Britta per "Most Beautiful", il film del celebre artista. Coreografia di Diego Tortelli, danzatori Edoardo Brovardi e Vittoria Franchina. A questa performance si aggiunge "SoaC" di e con Federica Galimberti (che ne cura anche la regia) e Cristiano Buzzi, su musiche di Bach, Tommaso Ussardi e Giuseppe Franchellucci, che le eseguirà al violoncello. Il Teatro Abbado è partner del Network Anticorpi XL, la rete italiana dedicata alla giovane danza d’autore (che coinvolge attualmente 38 strutture di 16 regioni e rappresenta una delle più significative buone pratiche della scena italiana), un esempio concreto e significativo di promozione della nuova generazione di coreografe e coreografi italiani. Parco Pareschi ospiterà “SPEEED” di Parini Secondo e Alberto Ricca / Bienoise, ispirato al fenomeno della danza Para Para, nata negli anni ‘90 nei club di Tokyo, ballata sull’Eurobeat: uno schiaffo a 160 bpm che lancia il pubblico in una centrifuga di puro e genuino entusiasmo. In prima assoluta nella Sala della Musica (via Boccaleone 19 Ferrara) va in scena “Simbiosi”, incontro tra due individui (Laila Lovino e Melissa Bortolotti) che diventano un unico corpo psichico. Nella coreografia di Roberto Tedesco lo scambio diventa estremamente ridotto, così come le possibilità di dialogo. Lo spettacolo è coprodotto dal Teatro Comunale di Ferrara "Claudio Abbado". Il collettivo Dewey Dell animerà le sale del Ridotto del Teatro con “Deriva Traversa”. Interprete e coreografa è Teodora Castellucci che, partendo dalle canzoni che alleviano la solitudine dei pastori, crea un tentativo di decifrazione dell’invisibile. Musiche di Demetrio Castellucci, cori e voci di Adam e Sam Sherry / A Dead Forest Index.
Mercoledì 4 ottobre il Festival di Danza Contemporanea 2023 proseguirà poi nel Teatro Comunale Abbado con il concerto di danza “Astor un secolo di tango”, omaggio a Piazzolla con i danzatori del Balletto di Roma (direzione artistica Francesca Magnini) con coreografia di Valerio Longo, regia di Carlos Branca e light designer Carlo Cerri. Al bandoneón e alla fisarmonica ci sarà Mario Stefano Pietrodarchi. Giovedì 12 ottobre 2023 la Compañía Antonio Gades torna a confrontarsi con i grandi classici della letteratura sotto forma di danza con “Fuego”, ispirato a “El Amor Brujo” di Manuel de Falla. Sabato 21 ottobre 2023 arriverà uno degli spettacoli più attesi – in anteprima mondiale e prima nazionale – e si tratta del nuovo lavoro di Wim Vandekeybus, “Infamous Offspring”, con la compagnia Ultima Vez, coprodotto dal Teatro Abbado. Il coreografo belga si rifà qui alla mitologia greca e alle famiglie disfunzionali che ruotano attorno alle divinità. Sono storie archetipiche sul potere, la seduzione, l'aggressività, l'umiliazione, l'esclusione, la manipolazione, la bellezza, l'astuzia... Storie antiche che hanno viaggiato nel tempo e che creano ancora oggi una gerarchia riconoscibile tra genitori e figli. Domenica 29 ottobre 2023 va in scena la prima assoluta di “Private Callas” della Compagnia Artemis Danza, con coreografie di Monica Casadei: una pièce corale per mettere in scena l’anima frammentata della “Divina”. Lo spettacolo è dedicato all’indimenticabile Maria Callas, la Voix du Siecle del Novecento che ha portato in scena le più celebri protagoniste dell’opera e di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Lo spettacolo è coprodotto dal Teatro Comunale di Ferrara "Claudio Abbado". Domenica 5 novembre 2023 si conclude il Festival di Danza Contemporanea di quest'anno con un’altra prima assoluta: è la performance “Ethio-Gnawa Possible Worlds”. In scena l’Orchestra Creativa Emilia Romagna e le danze di Melaku Belay: un incontro tra la musica e la danza tradizionale etiope e le sonorità di ricerca europee. In quest’occasione dell’Orchestra Creativa fanno parte anche la danzatrice etiope Emebet Woldetsdik e la cantante italo-etiope Gabriella Ghermandi che da anni, in veste di scrittrice, racconta con grazia gli incontri, i confronti e gli scontri tra l’Italia ed Etiopia.
Questi gli interventi degli amministratori e del management del Teatro Comunale "Claudio Abbado" nel corso della conferenza-stampa: Marco Gulinelli, assessore alla Cultura del Comune di Ferrara: «La stagione di danza si preannuncia ricca di novità in una programmazione continua che ha visto, negli anni, un’apertura crescente alla città. Apertura che quest’anno sboccia con una serie di nuove iniziative che si terranno anche nel riaperto palazzo dei Diamanti, con il coinvolgimento delle scuole di danza e di tante allieve e allievi in un affascinante incontro tra arti. Una stagione che nasce al Teatro comunale per la città. La qualità di questa programmazione si riscontra nei numeri e nel valore di spettacoli, iniziative, nomi coinvolti. Complimenti alla dirigenza e a tutti i lavoratori per lo straordinario lavoro messo in campo.» Moni Ovadia, direttore generale del Teatro Abbado: «Nel nostro Paese, purtroppo, la danza è la cenerentola delle arti, e i nostri talenti devono trovare spesso spazio e riscontri fuori dai confini nazionali. Per questo Ferrara fa qualcosa di ancora più rilevante, attraverso il suo storico Festival di Danza Contemporanea, portando avanti una tradizione importante per il Teatro Comunale "Claudio Abbado". Con questa rassegna ci diamo da fare perché la danza venga riconosciuta come arte principale, perché si guardi a questa disciplina come forma altissima, anche nella formazione dei giovani.» Marcello Corvino, direttore artistico del Teatro Abbado: «Un festival funziona se c’è una collettività che risponde. La danza a Ferrara è arte condivisa, è arte popolare. Per questo oltre a coreografi e compagnie di fama internazionale, tre prime assolute e un’anteprima mondiale, oltre a uno spazio dedicato ai giovani talenti della danza contemporanea, abbiamo deciso di coinvolgere le scuole di danza del territorio in una festa a Teatro, aprendo la rassegna con le loro performance. Ferrara è una città che danza e per questo merita un festival di rilievo internazionale.» Licia Vignotto, responsabile di Interno Verde: «La nostra è una manifestazione che a Ferrara esiste dal 2016 e che ogni anno apre al pubblico alcuni spazi verdi e giardini privati, che solitamente non si possono vedere. A questa rassegna non possono mancare anche gli edifici simbolo della città, e - appunto - i loro magnifici giardini, cui quest’anno si aggiunge il ritrovato e rinnovato Palazzo dei Diamanti. Dal 2021 collaboriamo con il Teatro Abbado, che porta spettacoli di danza contemporanea in alcuni di questi spazi meravigliosi: una sinergia virtuosa che ci permette di realizzare iniziative di rilievo nazionale.»
CAMPAGNA ABBONAMENTI E VENDITE BIGLIETTI: gli abbonamenti saranno in vendita da giovedì 22 giugno, mentre da venerdì 30 giugno 2023 è possibile acquistare i biglietti dei singoli spettacoli. LA BIGLIETTERIA, ORARI DI APERTURA E RECAPITI: la Biglietteria in Corso Martiri della Libertà 21 è aperta lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e sabato (ore 10-13 e 16-19), giovedì mattina (ore 10-13) e domenica (ore 10-13 e 15-17). Nei giorni di programmazione è aperta fino all’inizio dello spettacolo. INFO: biglietteria@teatrocomunaleferrara.it - tel. 0532 202675 - www.teatrocomunaleferrara.it
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara Nella miniatura in alto: scorcio con tendaggio del Teatro Abbado (foto Marco Caselli Nirmal) Sotto: foto di gruppo per la presentazione di Danza Festival 2023 con Moni Ovadia e Marcello Corvino Al centro, in sequenza, foto iconiche di alcuni spettacoli: Yes Yes di Diego Tortelli; Miss Lala al Circo Fernando; Private Callas di Monica Casadei/Artemis Danza; Simbiosi di Roberto T edesco; danzatori di Aterballetto; Ultima Vez di Wim Vandekeybus; Astor Tango del Balletto di Roma; Speed di Parini Secondo; Deriva Traversa di Dewey Dell; Ethio Gnawa con l'Orchestra Creativa dell'Emilia Romagna; Fuego con la Compagnia Antonio Gades In fondo: la conferenza stampa durante il collegamento on-line con Wim Vandekeybus
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Pubblicato il 22 Aprile 2023
Nel Teatro Comunale 'Claudio Abbado' successo incondizionato delle compagnia americana
L'ironia e la satira dei Trocks
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA - Teatro Comunale "Abbado" gremito in ogni ordine di posti. Evidentemente la fama di Les Ballets Trockadero de Monte Carlo diretto da Tory Dobrin ha fatto proseliti anche in Italia, anche a Ferrara, soprattutto fra le giovani generazioni che in platea e nei palchi (e persino nella galleria e in loggione) costituivano un buon cinquanta per cento del pubblico presente. Si sa, la trasgressione, soprattutto se impostata sull'ironia che sfocia nella satira, attira come il miele attira le mosche. Cioè, si va perché è nutrimento facile, immediato, non troppo pericoloso (cioè non fa pensare, né riflettere, non incupisce le menti, fa solo divertire). E così Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, la compagnia di danza en-travesti più irriverente e dissacrante al mondo è venuta ancora una volta per conquistare Ferrara. L’iconico ensemble americano, composto da soli uomini, è un vero e proprio fenomeno di culto internazionale. I loro spettacoli impertinenti, esilaranti eppur rispettosi nei confronti del grande repertorio del balletto classico, sono apprezzati tanto dalla critica quanto dal pubblico più vasto e popolare. Il loro tratto distintivo è il saper accentuare con affetto, ironia e intelligenza i tratti più celebri e celebrati del balletto classico, gli incidenti più comuni, le isterie delle più celebri étoiles della danza, ottenendo un risultato esilarante e irresistibile.
Anche a Ferrara, all’ironia si è affiancata una tecnica impeccabile, per uno spettacolo di danza curato con pignoleria, eseguito da ballerini che, senza apparente fatica e difficoltà, volteggiavano su scarpette da punta giganti con le loro solide fisicità maschili avvolte in vaporosi tutù. Hanno interpretato tutti i ruoli possibili, trasformandosi in cigni, silfidi, spiritelli acquatici, romantiche principesse, principi maldestri o angosciate dame vittoriane. Hanno valorizzato e celebrato lo spirito della danza come forma d’arte, deliziando gli spettatori. Sulle tavole del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara, hanno presentano un repertorio arricchito da nuove rivisitazioni in uno show intenso, frizzante, divertente e leggero allo stesso tempo. La direzione di Tory Dobrin, con le collaboratrici Isabel Martinez Rivera e Liz Harler, ha proposto l'immancabile Lago dei cigni - atto II (detto anche "atto bianco", con coreografia originale di Lev Ivanovich Ivanov, su musica di Chajkovskij), Vivaldi Suite (musica di Antonio Vivaldi, coreografia originale di George Balanchine) e Paquita (coreografia originale di Marius Petipa, riadattamento della coreografia di Elena Kunikova, musica di Ludwig Minkus), più due brani a sorpresa, fra cui la famosa e stupenda Morte del cigno su musica di Camille Sain-Saens, perla coreografica portata all'immortalità dalle interpretazioni magiche di Anna Pavlova prima e di Maja Plisetskaja successivamente. La compagnia è nata nel 1974 in una sala “off-off-Broadway” animata dalla passione di un gruppo di danzatori en-travesti che si divertivano a mettere in scena la parodia di balletti tradizionali. Divenuti famosi anche con il diminutivo di Trocks hanno presto conquistato la ribalta internazionale e da quasi cinquant’anni sono ammirati da pubblico e stampa per l’originalità e per il loro eccellente spessore artistico. Celebre è la loro parodia del più classico dei classici, Il lago dei Cigni, nella tradizionale coreografia di Petipa e Lev Ivanov, con musiche di Chajkovskij. Premiati in tutto il mondo, i Trocks, nel 2008 si sono esibiti anche di fronte ai membri della famiglia reale inglese, durante il Royal Variety Performance, a favore della raccolta fondi di sostegno per gli artisti dello spettacolo. La compagnia si esibisce regolarmente anche per serate di beneficenza a favore delle associazioni per la lotta all'AIDS. Con le loro tournée hanno portato la loro arte e regalato momenti indimenticabili al pubblico di oltre 600 città e 40 paesi in tutto il mondo. (La recensione si riferisce allo spettacolo di giovedì 20 aprile 2023)
Crediti fotografici: Ufficio stampa del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara Nella miniatura in alto: in direttore artistico dei Trocks, Tory Dobrin
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Pubblicato il 15 Marzo 2023
Successo nel Teatro Alighieri di Ravenna per i due balletti-capolavoro del compositore russo
Serata Stravinskij intrigante
servizio di Attilia Tartagni
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RAVENNA - Ogni volta che assisto ai balletti L’uccello di fuoco (1910) e La Sagra della primavera di Igor Stravinskij (1913), penso all’effetto dirompente che devono avere prodotto sugli spettatori del primo novecento, abituati ai leziosi “Balletti Russi” del pure innovatore Djaghilev. Le cronache dell’epoca raccontano, specialmente per la “Sagra”, di proteste del pubblico e di un clamoroso insuccesso. Stravinski era certamente avanti rispetto alla tradizione del balletto per sua concezione musicale dai ritmi irregolari e incalzanti, dai timbri contrastanti e per la inedita tensione strumentale destinata a esaltare potenza, dinamismo, sensualità della partitura, quasi immersa nell’ energia primordiale della natura. Ed è proprio alla natura che si è ispirato il Malandain Ballet Biarritz nel rappresentare “Serata Stravinski” comprendente i due celeberrimi titoli al Teatro Alighieri di Ravenna per la Stagione Teatrale 2023 sabato, 11 marzo e domenica 13 marzo. Metterli in scena è sempre un’impresa rischiosa perché si confronta con una storia prestigiosa lunga oltre cent’anni a conferma di un teorema consolidato: molte opere dell’ingegno, accolte con sospetto o addirittura respinte agli esordi, si sono dimostrate nel tempo più affini ai gusti del pubblico divenendo autentici capolavori senza tempo. La prima parte dello spettacolo, nella coreografia di Thierre Malandain (classe 1959) , titolare della compagnia Malandain Ballet Biarritz composta da 22 danzatori che lui stesso ha fondato nella città della costa francese ai confini con la Spagna, scene e costumi di Jorge Gallardo, luci di Francois Menou, mostra una comunità in perfetta sintonia sconvolta dal ritrovamento dell’Uccello di Fuoco, una sorta di araba fenice in continua trasformazione che contamina il movimento, il sentire e perfino l’aspetto dei danzatori.
Essi continueranno a muoversi in perfetta sincronia, le mutazioni sottolineate dai mutamenti cromatici dei costumi unisex che passano dal nero iniziale al bianco fino all’arancio-giallo specchio della luce solare. Il finale è un colpo di teatro: l’Uccello rinasce in veste dorata reggendo il simbolo della vita che si rinnova stagliandosi in un quadro di energia cosmica, da autentico traghettatore di luce. Ne La Sagra della primavera il rapporto uomo-natura è di nuovo centrale per il coreografo Martin Harriague (classe 1986), ma filtrato in chiave mitica-popolare sfiorando il tribale. Il corpo di ballo non si presenta come un gruppo compatto, ma si scompone e si aggrega nelle danze adolescenziali, nel gioco del rapimento, nella danza della terra. Ogni danzatore nel gruppo è un solista teso a esaltare il proprio ruolo, sia che lotti per sopraffare l’avversario, sia che attui rituali che rimandano ai cicli primigeni della natura. La saggezza dell’anziano non riesce a distogliere l’energia giovanile dalle sue frenetiche danze che sono, ancora una volta, un inno alla vita che si rinnova. Martina Harriague fa anche un esplicito rimando al compositore che nel 1912 stilò una versione a quattro mani per pianoforte e che proprio dallo strumento vede nascere come larve fibrillanti i danzatori, quasi a sottolineare la prevalenza dell’arte musicale rispetto all’arte coreutica. L’orchestra è ormai la grande assente degli spettacoli di danza, Stravinskij la concepì multiforme, ricca di fiati e di percussioni, Con i brani registrati, la supposta prevalenza della musica si sente soltanto nei momenti in cui il suono si fa dirompente.
Si apprezzano invece sempre, in ogni sequenza, la qualità e il virtuosismo dei danzatori fra cui spiccano, fra tanti nomi internazionali, anche alcuni italiani. Certuni hanno fisici da atleti e trasmettono ancora di più il senso di potenza e di energia primordiale, ma la formazione evidente di tutti è la danza classica che costituisce la base fondante di quella contemporanea anche quando, come in questo caso, deve essere espressiva al massimo. (la recensione si riferisce allo spettacolo di lunedì 13 marzo 2023)
Crediti fotografici: Olivier Houeix per il Teatro Alighieri di Ravenna Nella miniatura in alto: il compositore Igor Stravinskij Al centro: scene da L'uccello di fuoco (coreografia Thierre Malandain) Sotto: scene da La Sagra della primavera (coreografia Martin Harriague)
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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Opera dal Nord-Ovest
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... e il Coro fa 90!
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Siamo a Passy e correva l’anno 1863: dopo aver finito di comporre il suo ultimo "péchés de veillesse" La Pétite Messe Solennelle, così il Gioachino Rossini infiorettava lo spartito musicale: «Bon Dieu - La voilà terminée cette pauvre petite Messe. Est-ce bien de la musique Sacrée que je viens de faire ou bien de la Sacrée Musique? J’etais né
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Opera dal Nord-Est
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Ballo in maschera suggestivo
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Uno scorcio di stagione 2023 col botto quella del Teatro Filarmonico con la rappresentazione di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi: la regista Marina Bianchi firma un allestimento classico del Teatro Regio di Parma con le ritrovate scene del 1913, dipinte da Carmignani. Fondali e principali di carta, dallo straordinario effetto tridimensionale,
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