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Il celebre chitarrista emiliano ha fatto la storia della sei corde non solo in ambito locale |
Omaggio a Giorgio Balboni |
ricerca storico-documentale di Edoardo Farina |
Pubblicato il 15 Ottobre 2021 |
FERRARA - La figura del chitarrista Giorgio Balboni (Ferrara, 7 settembre 1911 - 15 febbraio 1985) si colloca nell’ambito dei pionieri della chitarra classica, appartenente a una generazione senza la quale la moderna didattica e il concertismo oggi raggiunto probabilmente non sarebbero esistiti. Tralasciando i grandi nomi, quali ad esempio Andrés Segovia o il suo diretto e migliore discendente Alirio Diaz che hanno concretizzato la storia dello strumento sottraendolo dal concetto di dilettantismo ingiustamente associato per oltre due secoli, Balboni ha agito prevalentemente in una realtà locale, quella della Ferrara del Novecento, laddove l’unica alternativa musicale era rappresentata quasi esclusivamente dalla ancora oggi attiva e pluricentenaria Orchestra a Plettro “Gino Neri”. Perfezionò a suo modo lo studio della chitarra frequentando inizialmente negli anni ‘30 a Bologna il chitarrista liutaio e compositore faentino Luigi Mozzani da cui apprese diverse lezioni, suonandone anche le famose “Chitarra Lyra”, “Mezza Lyra” e “Aquila” da lui costruite dette a “compensazione”, dotate di tre bordoni supplementari e un innovativo sistema meccanico interno in grado di consentire tramite un’apposita chiave la regolazione dell’ “azione” (altezza delle corde a distanza dalla tastiera) e l’inclinazione del manico a seconda delle preferenze dell’esecutore, discutibili strumenti definiti dal noto chitarrista e didatta contemporaneo Angelo Gilardino nel Manuale di Storia della Chitarra dei “pessimi mobili in stile liberty!”. Fece amicizia con i familiari di Luigi, soprattutto Carmen Lenzi Mozzani, Alfonsina e Lina, rimanendone legato attraverso un legame profondo che continuò per molti anni. Per il resto proveniva da una forma di studio autodidatta non avendo mai più avuto la possibilità di imparare concretamente, anche per via del successivo trasferimento di Mozzani con il laboratorio a Rovereto di Trento, quindi l’inesistenza di altre scuole di chitarra poste nelle vicinanze. E’ stato allievo e maestro di sé stesso raggiungendo ragguardevoli risultati dove probabilmente lo stupire l’ascoltatore attraverso virtuosismi tecnici velocissimi al limite del possibile, allora contava più della vera interpretazione e musicalità espressiva che sarebbe emersa in Italia definitivamente soltanto trent’anni dopo l’avvento di Segovia, quando negli anni Cinquanta venne a tenere i corsi all’ “Accademia Musicale Chigiana” di Siena. Nonostante ciò, Balboni intendeva praticamente tutto il repertorio classico, romantico e latino della sei corde, la tecnica per renderlo l’aveva acquisita…e non poco! Le sue esecuzioni erano impressionanti, talvolta la manualità dei passaggi sullo strumento richiedeva un affaticamento incredibile di studio ed esercizio ignorando quanto le stesse e diverse posizioni da adottare si potessero realizzare in maniera molto più semplice e funzionale attraverso la conoscenza di una didattica formativa che a lui mancava. Subì addirittura due interventi chirurgici alla mano sinistra a seguito di una paralisi causata da sforzi dovuti a tensioni errate sviluppate sulla tastiera, continue e non controllate.
Giorgio Balboni era nato a Ferrara il 7 settembre del 1911, da adolescente visse con la famiglia nel circondario storico di via Porta d’Amore in un ambiente artistico. Infatti il padre Attilio, liutaio per passione, costruiva chitarre e strumenti a plettro molto apprezzati a quell’epoca, suonando la chitarra che insegnò a molti appassionati, Giorgio in primis. La sorella Vittoria fece invece l’insegnante di musica e violinista di professione pur non giungendo a livelli tali da riuscire a sfondare nel concertismo e nella grande notorietà. Le condizioni sociali poco abbienti di allora non consentivano a tutti i giovani di frequentare al completo le scuole di base e come tale anche Giorgio non andò oltre il sesto anno di istruzione. Nel 1932 si sposò, andò ad abitare in via Argine Ducale sempre nel comune estense, ebbe successivamente due figlie che perirono in un bombardamento aereo nel 1943 durante il conflitto bellico. Come per tutti i chitarristi del periodo era difficile vivere materialmente con la musica, pertanto per mantenersi occorreva avere un altro lavoro; infatti nel dopoguerra accettò, e per diverso tempo, di svolgere la mansione di custode alla “Maserati” di Modena, poi negli anni Settanta fu assunto saltuariamente alla “Farfisa” di Osimo nell’anconetano, celebre fabbrica di vari strumenti, soprattutto fisarmoniche, ove ottenne l’incarico di specialista nel controllo qualità delle chitarre prodotte. Fu parte integrante e primo chitarrista dell’Orchestra “Gino Neri” e della scuola annessa in qualità di maestro del suo strumento, rappresentandolo attivamente attraverso i numerosi concerti e intrattenimenti tra gli anni Cinquanta e i primi Ottanta. Visse in continuo antagonismo e rivalità con l’altro chitarrista, anch’egli appartenente al prestigioso sodalizio ferrarese, Leonida Squarzoni sempre secondo a lui, tra l’altro suo allievo alcuni decenni prima, tant’è che in orchestra vi fu una continua alternanza di presenza in quanto i due nelle medesime fila di chitarre non potevano coesistere. Balboni ha avuto molti studenti tra cui i fratelli Edoardo e Gianluca Nannetti, Franco Sartori, Maurizio Pagliarini, Alberto Vingiano e numerosi altri, alcuni di questi entrati poi in Conservatorio e divenuti chitarristi professionisti a tempo pieno. Gli ultimi anni della sua esistenza furono caratterizzati da una vita sgretolata, senza fissa dimora, ospite abitualmente presso amici e parenti, fintanto che a seguito dell’interessamento del Prof. Mario Roffi, presidente per decenni della stessa “Gino Neri”, gli venne concessa una stanza ammobiliata presso uno studentato universitario sito in via Luigi Borsari, adiacente il centro cittadino; Senatore, tra l’altro, che si prodigò più volte per impiegarlo in qualità di docente di ruolo in diversi Istituti Musicali attraverso l’allora titolo, oggi abolito, di “chiara fama”… ma scelse di non presentarsi mai, preferendo svolgere le ormai ultime lezioni private a domicilio al modico prezzo di 4.000 Lire l’ora. Dal carattere austero e mentalmente autarchico, generoso ma al tempo stesso assai litigioso, poco socievole e incline all’introversione, provato da una vita segnata da lutti e restrizioni, abbandonato dalla moglie dalla quale si separò a causa tra l’altro dei sopraggiunti numerosi problemi economici, morì in solitudine il 15 febbraio del 1985 nella sua città dove era nato 73 anni prima. Già nel 1937 si scriveva di lui: «... distinto chitarrista contemporaneo ed insegnante di chitarra dimorante a Ferrara. È stato per molto tempo maestro del chitarrista Leonida Squarzoni di Ferrara dimostrando un’abile capacità didattica.» (Dizionario dei Chitarristi Italiani, Rivista “La Chitarra” – Editrice, Bologna, 1937-XV)
Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica.Net Nella miniatura in alto e sotto: il chitarrista Giorgio Balboni Al centro: Il liutaio e chitarrista Luigi Mozzani In fondo in sequenza: quattro esemplari "Mozzani" - Chitarra Aquila, due esempi di Chitarra Mezza Lyra e infine la Chitarra Doppia Lyra
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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Opera dal Nord-Ovest
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... e il Coro fa 90!
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Siamo a Passy e correva l’anno 1863: dopo aver finito di comporre il suo ultimo "péchés de veillesse" La Pétite Messe Solennelle, così il Gioachino Rossini infiorettava lo spartito musicale: «Bon Dieu - La voilà terminée cette pauvre petite Messe. Est-ce bien de la musique Sacrée que je viens de faire ou bien de la Sacrée Musique? J’etais né
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Opera dal Nord-Est
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Ballo in maschera suggestivo
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Uno scorcio di stagione 2023 col botto quella del Teatro Filarmonico con la rappresentazione di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi: la regista Marina Bianchi firma un allestimento classico del Teatro Regio di Parma con le ritrovate scene del 1913, dipinte da Carmignani. Fondali e principali di carta, dallo straordinario effetto tridimensionale,
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