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Pubblicato il 16 Luglio 2023
Il musical di Andrew Lloyd Webber č andato in scena a Trieste. Molto pubblico giunto dall'estero
Fantasma dell'Opera č Karimloo
servizio di Rossana Poletti
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TRIESTE – Politeama Rossetti. Il fantasma dell'Opera è probabilmente lo spettacolo musicale più complesso che mai sia stato prodotto dal Teatro Stabile del FVG di Trieste. Certo è una coproduzione internazionale tra lo Stabile giuliano e Broadway Italia, che sfoggia grandi mezzi e soprattutto la ricomparsa in scena di colui che ha fatto la storia di questo musical, Ramin Karimloo. Nato a Teheran 53 anni fa è un attore e cantante iraniano naturalizzato canadese, noto soprattutto per i ruoli nei musical del West End londinese e a Broadway. La sua famiglia, a causa della Rivoluzione degli ayatollah, emigrò prima in Italia e poi in Canada. È del 2003 la sua prima apparizione nei panni del Fantasma all'Her Majesty's Theatre di Londra, vi ritorna nel 2007 in occasione del ventunesimo anniversario del musical sulle scene londinesi. Ha una voce straordinariamente complessa, capace di cambi di registro raramente udibili, nel contempo mostra una presenza scenica e un’atleticità, che il ruolo richiede, esemplare. Tutto ruota in scena, il palco che girando mostra il retro e fronte delle ambientazioni, i fianchi che mostrano i camerini e le stanze segrete del teatro, navigano barche nei sotterranei tenebrosi della vecchia struttura, il lampadario oscilla pericolosamente con appeso sopra il protagonista. La storia racconta di questo luogo occupato da un fantasma, che crea molte difficoltà ai due manager, piuttosto ingenui e inesperti che gestiscono il teatro dell'Opera. Il fantasma, The Phantom, deturpato nel volto dalla nascita, vuole per sé la giovanissima cantante Christine, perché canti la sua musica. Tutti lo temono ed è a questo lugubre mito, che attorno a lui si è creato, che si deve il finale misterioso. Christine resterà con il suo amato Raoul e del fantasma resterà solo la famosa maschera, svanito nel nulla.
Andrew Lloyd Webber, autore della colonna sonora, ha creato in buona sostanza due arie per questo musical, arie che vengono arrangiate in varie sfumature per le diverse situazioni, "Think of me" e "All I ask of you", note ricorrenti alla maniera di Puccini, se possiamo osare una tal citazione. Il libretto è di Richard Stilgoe, i testi di Charles Hart e la regia di Federico Bellone. Una band orchestrale di una quindicina di elementi suona dal vivo. L’impegno per i cantanti di questo musical è piuttosto pressante, ci vogliono voci liriche per affrontarne la complessità. Al Phantom di Ramin Karimloo si contrappone la voce graziosa di Amelia Milo nei panni di Christine. Il Visconte Raoul è interpretato da Bradley Jaden, che mostra una grande somiglianza vocale con il protagonista. Giova ricordare nel cast anche Earl Carpenter, il manager Andrè in questa produzione, che è stato più volte The Phantom in numerose altre edizioni. Alcune curiosità sulla presenza triestina: numeroso il pubblico proveniente dall’estero, almeno 500 persone giunte dal Giappone, molti venuti dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e da tutta Europa. Ogni sera l’ingresso del teatro si è trasformato in una sfilata di costumi ottocenteschi e di maschere alla stregua del fantasma, mezza faccia bianca, mezza faccia dal vivo. Moltissimi hanno acquistato più di un biglietto in varie serate, c’è chi l’ha visto anche per tre-quattro giorni di seguito.
Alla stampa è stato chiesto di scrivere dopo la serata d’onore alla presenza del compositore venuto di persona per la serata dei vip, a cui hanno reso omaggio tantissimi cantanti italiani e stranieri. Non c’era bisogno di pubblicità, era ormai da tanto che il teatro aveva il tutto esaurito per le repliche dello spettacolo. Un successo straordinario che sicuramente verrà bissato a Milano al Teatro degli Arcimboldi dove la produzione si trasferirà ad ottobre dopo la tournée spagnola. (la recensione si riferisce alla recita di giovedì 13 luglio 2023)
Crediti fotografici: Ufficio stampa Festival Internazionale dell'Operetta Trieste Mella miniatura in alto: il logo dello spettacolo Sotto: Andrew Lloyd Webber e Ramin Karimloo Al centro: Foto di gruppo con Lloyd Webber e la compagnia teatrale Sotto, in sequenza: altri momenti di relazione fra compositore, pubblico e artisti
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Pubblicato il 04 Dicembre 2022
Il Duo Corvino-Bergamasco e il compositore Adriano Cirillo animatori del concerto al Ridotto
Omaggio a Nino Rota
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA - La rassegna cameristica "Concerti al Ridotto" di Ferrra Musica ha ospitato oggi un Duo violino-pianoforte costituitosi un paio di anni fa: Marcello Corvino (violinista, direttore artistico del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara) e Carlo Beramasco (avvocato-pianista e vicepresidente dello stesso Teatro Comunale) hanno proposto un programma molto nuovo e desueto per la cameristica: Omaggio a Nino Rota . Ospite per un "ricordo" il compositore e pianista Adriano Cirillo allievo di Rota al Conservatorio di Bari e autore della riduzione per violino e pianoforte di tutte le musiche eseguite durante il concerto. Nato a Milano nel 1911, Nino Rota è morto il 10 aprile 1979, privando la musica italiana e il cinema di un talento tra i più eclettici. É stato per molti anni anche il direttore del Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari. Corvino e Bergamasco hanno suonato alcuni dei temi da film di maggior popolarità e bellezza di Rota, a partire da quelli scritti per Il padrino di Francis Ford Coppola, per Visconti (Rocco e i suoi fratelli), Zeffirelli (Romeo e Giulietta) e terminando con le colonne sonore di La strada e Amarcord di Federico Fellini, regista di cui Rota fu a tutti gli effetti alter ego musicale. Quello delle colonne sonore è solo uno degli aspetti dell’opera di Nino Rota, musicista raffinatissimo e di gran cultura che, diplomato in composizione a Santa Cecilia in Roma nel 1930 e nel 1937 laureato in Lettere a Milano, compose un po’ tutti i generi della musica colta.
Corvino e Bergamasco, infatti, dopo la musica da film hanno suonato anche tre brevi Preludi per pianoforte (il terzo, il decimo e l'undicesimo; 1964), pagine di straordinaria piacevolezza e fluidità espressiva, trascritti per duo violino-pianoforte da Cirillo; ed infine l’impegnativa Sonata per violino e pianoforte (1936-37), dedicata a Guido Agosti ed eseguita per la prima volta a Milano il 14 marzo del 1938. Nell'intervallo fra la prima parte del concerto e la seconda, Adriano Cirillo ha intrattenuto il pubblico che gremiva il Ridotto del Teatro Abbado con una narrazione basata su ricordi e aneddoti della sua esperienza di allievo di Rota e poi di collega, narrazione che ha tracciato il profilo umano del grande compositore milanese. Il Duo ha evidenziato una pregevole intesa nell'offrire al pubblico i temi celebri (la melodia, soprattutto) delle colonne sonore eseguite, ricorrendo per quanto riguarda il violino alla distesa cantabilità e agli effetti seducenti delle diverse musiche; brevi e nello stesso solco seduttivo delle colonne sonore, i tre Preludi. Più "classica" infine la Sonata per violino e pianoforte che si sviluppa nei tre movimenti canonici (Allegretto cantabile con moto - Largo sostenuto - Allegro assai moderato) di sapore tardoromantico. Soprattutto nel malinconico eppure luminoso movimento centrale dove tastiera ed arco a volte si alternano su linee musicali l'una indipendente dall'altra e a volte rientranti dentro quel dialogare delle frasi che costituisce la principale ricchezza espressiva di tanta musica cameristica dell'Ottocento. Calorosi gli applausi del pubblico, sia per Corvino e Bergamasco, sia per Cirillo, che è stato omaggiato dal Duo con l'esecuzione come fuori programma di due suoi brani leggeri e accattivanti: una Napolitana ricca di colore locale e una Polka vivace e frizzante.
Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm Nella miniatura in alto: il compositore e pianista Adriano Cirillo Sotto: ancora Cirillo con Marcello Corvino (violino) e Carlo Bergamasco (pianoforte)
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Pubblicato il 16 Luglio 2022
Pienone nel Teatro Abbado per uno spettacolo di musica classica-rock-pop
Concerto Grosso per Luis Bacalov
servizio di Athos Tromboni
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FERRARA - Un celebre compositore di canzoni e musica da film e due donne protagoniste del revival che lo riguarda: questo il sunto dello spettacolo musicale Concerto Grosso per Luis Bacalov che il Teatro Comunale “Claudio Abbado” ha prodotto coinvolgendo l’Orchestra Città di Ferrara (primo violino concertante e direttore Antonio Aiello) e il gruppo un po’ pop, un po’ rock e un po’ classico Ànema guidato dal violino di Marcello Corvino e composto da Laura Sarti (secondo violino), Pasquale Morgante (pianoforte e tastiere), Biagio Labanca (chitarre), Fabio Tricomo (oud e mandolino), Massimo de Stephanis (basso elettrico) e Maurizio Brancone (batteria). Le voci per le canzoni erano quelle di Giuseppe Ferro, Rachele Amori, Erika Corradi e Cecilia Ottaviani. Certo, una combinazione di stili e di epoche, una fusion vera oggi abbastanza praticata, dopo che i Queen e altri gruppi anglofoni al seguito l’hanno sdoganata sui palcoscenici dei grandi concerti e nelle incisioni in disco. Ma non furono i Queen i primi in assoluto a sperimentare quella fusione, fu un gruppo italiano, i New Trolls, musica di Luis Bacalov e Concerto Grosso per i New Trolls fu la produzione musicale che varcò i confini nazionali per affermarsi come novità, azzardo, successo: questo ben quattro anni prima dei Queen. Ecco svelato il celebre compositore di canzoni e musica da film cui il Teatro Abbado ha dedicato la serata. E le due donne richiamate sopra? Semplice, la regista del concerto-spettacolo, Rosanna Pavarini; e poi l’ospite più contesa della serata, Maria Grazia Cucinotta.
La prima perché è riuscita a “combinare” la fusion in maniera intelligente e con i tempi giusti distribuendo lo stile classico con quello rock-pop rendendo omogenea la narrazione musicale, tanto che i cento minuti senza intervallo della performance sono volati senza né una disarmonia, né una caduta di pathos da parte del pubblico che gremiva platea e palchi. La seconda perché è un’attrice conosciuta e brava e prima dello spettacolo se la sono contesa per la foto-ricordo i vigili del fuoco (la loro presenza discreta a teatro garantisce la nostra sicurezza) e tutto il management del teatro, da Moni Ovadia allo stesso Corvino e all’ideatore (o meglio dire il co-ideatore insieme a Bacalov) del “Concerto Grosso per Luis Bacalov”, il regista e attore Carlos Branca, sul palcoscenico a Ferrara insieme alla Cucinotta per raccontare Bacalov e la sua musica. La serata, immaginata anni fa e portata su tanti palcoscenici di teatri e festival dagli Ànema (ma senza orchestra sinfonica) ha sempre voluto essere un omaggio della Pavarini e di Branca a Bacalov, scomparso nel 2017. La narrazione ideata da Branca e messa in scena dalla Pavarini si snoda su un percorso che affronta qualcosa della vita e molto della carriera del compositore, grande amico di Ennio Morricone, una carriera costellata da film che sono divenuti pietre miliari per gli amanti della settima arte. Una vita da film, quella di Bacalov, artista a tutto tondo, che i due narratori hanno raccontato e fatto conoscere al pubblico, con aneddoti personali pieni di gratitudine e stima. Durante la serata sono state eseguite le canzoni tratte da Il Vangelo secondo Matteo, regia di Pier Paolo Pasolini, che portò Bacalov alla sua prima nomination agli Oscar, e poi da film come Quien Sabe? (regia di Damiano Damiani), dalla mitica colonna sonora del Django di Corbucci al Concerto Grosso per la regia di Lucidi, passando alle sonorità da film poliziottesco anni Settanta di Milano Calibro 9 di Fernando Di Leo. Immancabili le musiche tratte da La città delle donne di Fellini, da Il postino di Radford, da La tregua di Rosi e dal suo ritorno alle sonorità argentine in Assassination tango di Duvall, per finire con le mitiche colonne sonore scritte per Quentin Tarantino, sia per Kill Bill vol.1 che per Kill Bill vol.2. Pubblico partecipe e coinvolto in un crescendo d’atmosfera “alla Rossini” si potrebbe dire, tanto che non è bastato un bis: l’ensemble classico-rock-pop a grande richiesta ha dovuto concedere un secondo bis a luci in sala già accese. Perché brani come il secondo movimento (largo-lento) del Concerto Grosso scritta da Bacalov per il film di Lucidi e la title-song (canzone dei titoli) del Django scritta per il film di Corbucci, sono ormai, oltre che brani conosciutissimi, un vero patrimonio dell’umanità. Questo concerto di musica classica-rock-pop ha chiuso la stagione 2021/2022 del Teatro Abbado; riapertura a settembre con la danza. (Il servizio si riferisce allo spettacolo di venerdì 15 luglio 2022)
Crediti fotografici: Fabio Sorti e Marco Caselli Nirmal per il Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara Nella miniatura in alto: la regista Rosanna Pavarini Sotto: due panoramiche sul concerto Al centro: Maria Grazia Cucinotta con Marcello Corvino, Carlos Branca, Moni Ovadia e con la pattuglia dei vigili del fuoco In fondo: la Cucinotta impegnata in una selfie sul palcoscenico ferrarese
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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Opera dal Nord-Ovest
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... e il Coro fa 90!
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Siamo a Passy e correva l’anno 1863: dopo aver finito di comporre il suo ultimo "péchés de veillesse" La Pétite Messe Solennelle, così il Gioachino Rossini infiorettava lo spartito musicale: «Bon Dieu - La voilà terminée cette pauvre petite Messe. Est-ce bien de la musique Sacrée que je viens de faire ou bien de la Sacrée Musique? J’etais né
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Opera dal Nord-Est
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Ballo in maschera suggestivo
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Uno scorcio di stagione 2023 col botto quella del Teatro Filarmonico con la rappresentazione di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi: la regista Marina Bianchi firma un allestimento classico del Teatro Regio di Parma con le ritrovate scene del 1913, dipinte da Carmignani. Fondali e principali di carta, dallo straordinario effetto tridimensionale,
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