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Pubblicato il 28 Febbraio 2023
Il mondo della musica in Italia mostra senza vergogna le inquietudini e le contraddizioni del presente
Tre esempi tre avvertimenti
intervento di Athos Tromboni
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Negli ultimi giorni di questo febbraio 2023 le cronache (non solo culturali) dei giornali hanno riportato tre notizie apparentemente slegate fra loro, ma comunque testimonianze di una situazione che definire kafkiana è quantomeno ottimistico. Dove va l'Italia della musica? Verso quale approdo? La risposta non è facile, anzi non esiste; ma se dal "campione" ci si azzarda a risalire all' "universo" la risposta è una sola: il caos. Tre fatti stanno disputandosi il primato sulle pagine culturali dei quotidiani nazionali:
1. la vicenda delle emissioni sonore del Conservatorio di musica “Arrigo Boito” di Parma, contestate dagli avvocati della città emiliana e sulle quali contestazioni si attende il pronunciamento del Tar che potrebbe andare nella direzione di un pesante condizionamento alla libertà di insegnamento musicale nella città di Maria Luigia, Giuseppe Verdi e Arturo Toscanini.
2. il trionfo del "minimalismo" vero e proprio non per la musica di estrazione colta, ma per le canzoni pop la cui durata del brano è oggi sulla media dei 3 minuti, mentre la durata della musica (cioè l'invenzione melodica o ritmica o comunque originalmente strutturale) è poco più della metà, circa 1 minuto e 40 secondi. Fa rabbrividire pensando che capolavori del mondo pop come The End (The Doors, 11:43 minuti), Bohemian Rhapsody (Queen (9:03 minuti), Another brick in the wall (Pink Floyd, 8:27 minuti), American Pie (Don McLean, 8:27 minuti), Hey Jude (The Beatles, 7:11 minuti) e altri del mondo cantautorale italiano (De André, Guccini, Pausini, Nannini, Consoli, De Sio, Battiato, De Gregori, Caparezza, Bertoli, ecc.) hanno brani musicalmente significativi che superano i 5 minuti di durata. La durata intorno ai 3 minuti delle canzoni d'oggi (con l'invenzione musicale che si ferma a soli 1 minuto e 40 secondi) è dovuta ad un fatto che non è di costume, ma commerciale: gli autori pop sanno che soprattutto i giovani, ma anche i meno giovani, ascoltano tanta musica leggera dal telefonino o dal computer e una indagine di Music Machinery ha evidenziato che le persone "skippano" le canzoni durante il loro ascolto su Spotify passando al brano seguente entro i primi 5 o 6 secondi e che addirittura il 50% degli ascoltatori lo fa prima che la canzone termini: come dire che più le canzoni sono lunghe, più la quantità di persone che arriva in fondo diminuisce. Ciò impoverisce la creatività degli autori - più attratti dai clic in rete che dalla poesia interiore - e arricchisce invece gli operatori di internet che offrono musica gratis.

3. le dimissioni di Alexander Pereira da sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino: Pereira è accusato di peculato, in attesa di giudizio. È questa - in fondo - la sintesi estrema e forse significativa di come anche il mondo della musica classica e operistica sia percorso da annunci di dissoluzione, se chi giudica considera unicamente il rapporto fra i costi e i ricavi in relazione alle normative ordinarie, mentre chi agisce deve operare per fare fronte a situazioni di straordinaria precarietà. Qui non si vuole né difendere, né condannare Alexander Pereira, ma è un dovere di una testata come questa - che da 26 anni vive (di stenti) magicamente parlando di musica - dare voce a Pereira, per ciò che egli ha rappresentato (e ancora rappresenta) per il mondo "major" dell'Opera lirica in Italia. E perciò pubblichiamo integralmente, e senza commentare, la lettera che il sovrintendente dimissionario ha inviato al sindaco di Firenze, Dario Nardella presidente della Fondazione del Maggio. Ecco il testo:
«Caro Presidente Dario Nardella, cari membri del Consiglio d'Indirizzo, mi dispiace di dover annunciare che mi dimetto come Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino. Quando Dario mi ha dato l'Incarico alla fine di 2019, io pensavo di fare il possibile da una situazione impossibile. Forse l'impossibile era di pensare che si può portare la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino a un livello artistico di fama internazionale con un debito di 57 milioni di euro con un orrendo problema di cassa e con una necessità di creare un utile intorno a 3,5 milioni di euro tramite programmazione artistica, biglietteria e ricerca sponsor in mezzo di una pandemia. Questa era la ragione, per cui mi ha scelto Dario Nardella e in ogni consiglio d'indirizzo questo impegno per la futura qualità del teatro era prioritario. Valutando i risultati dell'ultimo anno e specialmente degli ultimi 6 mesi, posso constatare con orgoglio che siamo riusciti ad arrivare a questo livello artistico. Abbiamo aperto la Sala Mehta con Fidelio con Zubin Mehta, abbiamo vinto il premio Abbiati con il Ritorno d'Ulisse in Patria nella regia di Robert Carsen, che il teatro non vinceva da 17 anni e anche l'apertura della Sala Grande con Don Carlo diretto da Daniele Gatti e la prima di Doktor Faust con la regia di Davide Livermore, visitata da più di 100 critici e giornalisti da tutto il mondo, Queste sono forti testimonianze di questo sviluppo artistico, che hanno messo Il Maggio Musicale Fiorentino tra i primi teatri d'Europa. E oltre a ció aggiungo anche tanti altri titoli d'opera e ovviamente i tanti concerti sinfonici con grandi direttori.

Sfortunatamente con l'inizio del mio mandato è cominciata la pandemia che non solo ha bloccato le presenze del pubblico ma ha anche reso la ricerca per gli sponsor molto difficile. Ma nonostante questo sono comunque riuscito a portare 9,7 milioni di euro di sponsorizzazione. Finalmente anche la biglietteria dà segnali molto incoraggianti, perché rispetto all'anno 2022 nel primi 4 mesi del 2023 abbiamo aumentato la biglietteria a 1.200.000 € lordi. L'anno 2022 è stato particolarmente difficile non solo a causa della pandemia ma anche per la guerra in Ucraina che ha portato un aumento delle bollette e ciò ha fortemente alzato i costi dell'Infrastruttura. La vera ragione per la mia dimissione è un fatto personale. A parte di avere un compito molto difficile, di essere allo stesso momento sempre attaccato dall'interno del teatro e dall'esterno, specialmente dalla stampa. Cosi non ho avuto mai un momento di tranquillità, e questa situazione mi ha fatto perdere 20 chili e mi ha anche portato a un momento di crisi di salute all'inizio di dicembre. Ho avuto grande armonia dalla parte del pubblico e dagli artisti che mi hanno sempre sopportato, ma le forze che hanno lavorato contro di me, non hanno mai voluto prendere in considerazione questa posizione del pubblico e degli artisti. Mi dispiace che dopo aver lavorato tanti anni nei grandi teatri a Vienna, Zurigo, Salisburgo e Milano, questa esperienza a Firenze è diventata così triste, tanto che non mi sento più continuarla. Voglio ringraziare a tutti che mi hanno dato Il loro amore e entusiasmo artistico per creare questo bellissimo teatro, che potrebbe essere uno dei migliori del mondo con il giusto supporto che merita. Un cordiale saluto. Alexander Pereira»
Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm Nella miniatura in alto: il sindaco di Firenze, Dario Nardella Al centro: una foto ormai storica dei Queen, la band più importante del mondo pop anglofono insieme ai Beatles e ai Rolling Stones Sotto: due immagini di Alexander Pereira: con il sindaco Nardella il giorno dell'insediamento al Maggio Musicale Fiorentino; e successivamente, durante una delle "prime" del Maggio
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Pubblicato il 11 Febbraio 2023
Nel Teatro Comunale 'Abbado' č approdato lo spettacolo di Aldo Cazzullo e Moni Ovadia
Il Duce delinquente
intervento di Athos Tromboni
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FERRARA - Fare i conti con il proprio orribile passato. Quello che gli italiani (purtroppo in tanti, popolo e politici) ancora oggi non hanno metabolizzato. Si tratta della "digestione" del fascismo, al fine di espellerlo definitivamente dal nostro corpo sociale. Una mancata "digestione" che, in concomitanza con il Giorno del Ricordo (10 febbraio) istituito dal Parlamento della Repubblica Italiana per non dimenticare l'orrore delle foibe e l'esodo dalmata-giuliano degli anni dal 1943 fino a un lustro e passa dopo il secondo conflitto mondiale, sta trovando simboli e stimoli per rigenerarsi come neofascismo impegnato a revisionare la verità della storia, o quantomeno ad attaccare il giudizio negativo oggi dominante sul ventennio fascista. Frasi come "Mussolini ha fatto anche cose buone" oppure "Sì la nostra politica coloniale ha fatto eccidi, ma gli abbiamo anche costruito strade e ospedali" e simili opinioni giustificatorie e consolatorie, stanno sempre più prendendo piede. In questa cornice sulfurea è andato in scena - proprio la sera del Giorno del Ricordo - uno spettacolo teatrale come Il Duce delinquente ispirato all'ultimo libro di Aldo Cazzullo (Mussolini il capobanda - perché dovremmo vergognarci del fascismo), realizzato dallo stesso Cazzullo e da Moni Ovadia, con la musica dal vivo eseguita al pianoforte o al violoncello da Giovanna Famulari. Ed è sembrata proprio una boccata d'ossigeno, per non dimenticare nulla, proprio nulla, in quel raccontare la storia a tutto tondo senza fronzoli ideologici. Quando Cazzullo scandiva dal palcoscenico: «La guerra italiana in Africa, Grecia, Russia, non fu un incidente di percorso o un errore tattico. La guerra era insita nel fascismo e nella testa di Mussolini fin dal primo giorno. Il fascismo nasce con la guerra e muore (purtroppo non del tutto) con la guerra...» l'attenzione dentro il Teatro Comunale "Claudio Abbado" gremito di pubblico era esaltata dal silenzio attento di chi stava ascoltando. Poi la chiosa dello spettacolo: «... è tempo di raccontare, e dimostrare, che Benito Mussolini era diverso dall'idea che ci siamo fatti. Che del fascismo noi italiani dovremmo vergognarci. Ma che per fortuna non tutti gli italiani sono stati fascisti. E che l'antifascismo non è una cosa di sinistra; è una cosa di tutti; è un valore in cui ogni italiano dovrebbe riconoscersi...» non ha annunciato solo una scelta ideale, ma anche la scelta di stare dalla parte di una verità che non è di parte.
  

E adesso un po' di informazioni sullo spettacolo: il giornalista Aldo Cazzullo, vicedirettore del Corriere della Sera, e l’uomo di teatro Moni Ovadia, accompagnati da musiche e canzoni dell’epoca suonate dal vivo da Giovanna Famulari, rievocano in scena i crimini e i tradimenti che Benito Mussolini riuscì ad ordire tanto nella vita professionale quanto in quella privata. Dopo il debutto dello spettacolo l’estate scorsa a Cervia (nell’ambito del Ravenna Festival), Il duce delinquente è tornato in Emilia Romagna e in varie tappe in giro per l’Italia. Con la rievocazione di fatti di cronaca e documenti di allora, si ricompone dal vivo sul palcoscenico il ritratto di un Duce che scardina quella diffusa convinzione italiana di abile statista che, fino "all'errore" dell'alleanza con Hitler, delle leggi razziali italiane del 1938, della guerra, le ha azzeccate quasi tutte: Cazzullo e Moni Ovadia hanno lavorato per dimostrare che non è così, che il Duce proprio non le aveva azzeccate tutte. Prima del 1938, Mussolini aveva provocato la morte di Gobetti, Gramsci, Matteotti, Amendola, dei fratelli Rosselli e di don Minzoni. Aveva fatto morire in manicomio il proprio figlio, e la donna che prima si salire al potere aveva amato e ingravidato. Aveva preso e mantenuto il potere nel sangue, perseguitando oppositori e omosessuali, imponendo un clima plumbeo e conformista. Aveva chiuso i libici in campo di concentramento, gasato gli abissini, bombardato gli spagnoli. Si era dimostrato un uomo narcisista e cattivo. Aver mandato i soldati italiani a morire senza equipaggiamento in Russia, nel deserto africano, in Albania è stato un altro crimine, contro il suo stesso popolo. E ancora devono arrivare gli orrori della guerra civile e del neofascismo, delle bombe sui treni, nelle banche, in piazza.

Il Duce delinquente è una storia a due voci: Aldo Cazzullo racconta, Moni Ovadia legge i testi di Mussolini e delle sue vittime, con musiche e canzoni dell’epoca eseguite e interpretate dal vivo da Ovadia e da Giovanna Famulari al pianoforte e al violoncello: canzoni quali Giovinezza giovinezza e Faccetta nera (quelle di regime), ma anche Lilì Marleen, Pippo non lo sa, Abat-jour e altre: le cosiddette "canzoni alla radio" divenute famose nel ventennio fascista. E qualche bella interpretazione anche di melodie yiddish dalla inconfondibile voce di Moni Ovadia. Evocativa, infine, la conclusione dello spettacolo: conclusione tratta dal libro di Beppe Fenoglio (Il partigiano Johnny), piemontese di Alba come Cazzullo: «... E pensò che forse un partigiano sarebbe stato come lui ritto sull'ultima collina, guardando la città e pensando lo stesso di lui e della sua notizia, la sera del giorno della sua morte. Ecco l'importante: che ne restasse sempre uno.» (La recensione si riferisce alla recita di venerdì 10 febbraio 2023)
Crediti fotografici: Marco Caselli Nirmal per il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara Nella miniatura in alto: il giornalista Aldo Cazzullo Al centro in sequenza: ancora Aldo Cazzullo, Giovanna Famulari, Moni Ovadia Sotto in sequenza: i tre interpreti durante alcuni momenti dello spettacolo
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Pubblicato il 06 Febbraio 2023
Tutto esaurito per le recite del capolavoro di Pirandello messo in scena da Gabriele Lavia
Attualitā del Berretto a sonagli
intervento di Athos Tromboni
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FERRARA - L'attualità delle intuizioni profetiche: così si potrebbe riassumere il nucleo fecondo di un testo quale quello de Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello; e l'attualità non sta tanto - oggi come oggi - nella presa d'atto di costumi e usi della Sicilia (ma, si può dire - dell'intera Italia) di cento anni fa; costumi e usi ancora in auge in tanti territori dell'entroterra dell'isola. No, l'attualità sta in questo passaggio che Pirandello ha ideato per testimoniare la contraddizione e la sua personale sfiducia nel "sistema della giustizia" e negli strascichi che proprio le falle del "sistema della giustizia" unite alla diffusione in sede locale (oggi, in tempi di mondo globalizzato possiamo dire: universale) possono generare. Ecco il testo: ... son macchie d'olio, che non si levano, queste! Diranno: «Si tratta d'un cavaliere! Hanno accomodato la cosa!» E come resto io? Lei, signora, poteva prendersi questo piacere, se credeva che suo marito - il cavalier Florica, mio padrone - si fosse messo con qualche ragazza, senza però né padre, né fratelli. Dava una lezione a suo marito; non c'erano altri uomini di mezzo e tutto si sarebbe accomodato alla meglio. Ma qua c'era un uomo di mezzo, signora! Come non pensò a me, lei? O che ero niente, io? Lei ha scherzato; s'è passato questo piacere; ha fatto ridere tutto un paese; domani rifarà pace con suo marito... e io? per lei sarà finito tutto, ma io? resto col verbale, che non c'è stato nulla? E debbo sopportarmi che tutti, domani, vengano a dirmi in faccia, con occhi dolenti: «Non è stato nulla, Ciampa; la signora ha scherzato!» Cioè "il verbale" del Delegato di Giustizia se anche avesse dichiarato esente da adulterio e assolto il cavalier Fiorica dalla tresca amorosa con la giovane moglie dello scrivano Ciampa, non cancellava la voce diffusa al popolo (e dal popolo diffusa) intenta a dipingere con il pettegolezzo, la gogna, il dubbio, lo sberleffo, l'immagine del povero marito; quindi bécco anche se "il verbale" dichiarava un "nulla di fatto"; e soprattutto bécco perché la notizia della prima ora fu quella; e ciò che viene dopo è solo rappezzamento che non riporta la cosa alla situazione antecedente, né risana le macchie d'olio, che non si levano... Dove sta l'attualità citata all'inizio? Oh... si pensi - oggi come oggi - agli innocenti sbattuti in prima pagina sui giornali, ai commenti corrosivi sui media social; agli arresti sulla base indiziaria e non per prova dei fatti; alle intercettazioni indiscriminate che saranno forse utili al "sistema della giustizia" ma quando abusate e diffuse scandalisticamente ledono la dignità degli innocenti... Non è, forse, questo qui il dibattito etico-politico-filosofico del momento, nella quotidianità italiana? Non è forse il dilemma che andrebbe risolto da destra e da sinistra in nome non dello schieramento ideale (o - peggio - ideologico), ma in nome "del popolo italiano"? Veramente in nome del popolo, perché esso, popolo, non venga educato alla forza bruta e non venga condotto al pensiero ignobile.

Ecco l'attualità del testo pirandelliano. La denuncia vera. Il nucleo fecondo di un testo come Il berretto a sonagli. Certo, Pirandello risolve tutto facendo credere che la signora Beatrice La Bella - maritata Fiorica - sia pazza, perché è l'unico modo per salvare tutti: la dignità del bécco Ciampa, l'onore del fedifrago cavalier Fiorica, l'innocenza apparente della giovane moglie di Ciampa... tanto Beatrice è pazza, e chi è pazzo va internato, reso inoffensivo, e quel che egli (o ella) dice non può essere vero, anche quando il pazzo/la pazza gridano in faccia a tutti la verità vera... Il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara ha visto il tutto esaurito nelle tre recite in programma (3, 4 e 5 febbraio 2023) intanto perché interprete e regista era Gabriele Lavia e poi c'era Federica Di Martino (La signora Beatrice La Bella, maritata) che è una delle migliori attrici di prosa in circolazione. Superba la recitazione di entrambi, una vera dimostrazione del saper essere il personaggio non disgiunto - in tale momento e per quella circostanza - dalla persona. Bravissimi tutti comunque: Francesco Bonomo (il viveur Fifì La Bella); Matilde Piana (la rigattiera Saracena); Maribella Piana (la vecchia serva Fana); Mario Pietramala (il Delegato Spanò); Giovanna Guida (la mamma Assunta La Bella); e Beatrice Ceccherini (la moglie di Ciampa, Nina). Il berretto a sonagli fu scritto da Luigi Pirandello nel 1916, in dialetto siciliano, per il grande attore Angelo Musco, con il titolo 'A birritta cu' i ciancianeddi; i lavori per la rappresentazione, narrano le cronache, furono caratterizzati dalle continue tensioni tra l’autore e l'interprete e non ebbe il successo sperato: secondo il 'professore Pirandello' (come lo chiamava Musco) la commedia doveva concentrarsi sui paradossi del personaggio e dell'esistenza; mentre l’attore, abituato a rappresentazioni brillanti, voleva sottolinearne l'aspetto comico. Pirandello lasciò fare a Musco, anche se di malavoglia. Ma poi trascrisse il lavoro in lingua italiana e terminò la versione nel 1918; quella versione è quella che oggi risulta in repertorio, e fu rappresentata per la prima volta nel 1923 a Roma. Gabriele Lavia ha intrecciato le due versioni, quella in dialetto siciliano e quella in lingua, accentuando così la potenza di un testo che racconta i vizi, le meschinità e gli inganni del mondo contemporaneo: «Noi facciamo una mescolanza tra la prima e la seconda versione di questo specchio di un'umanità che fonda la sua convivenza civile sulla menzogna - spiega Lavia - perché molto spesso la verità non può trovare casa nella società umana. Solo un pazzo può dirla, perché tanto, si sa, ... è pazzo!» E proprio Il berretto a sonagli è per Lavia «... una tragedia della mente, ma porta in faccia la maschera della farsa. Pirandello mette sulla scena un uomo vecchio, uno di quegli uomini invisibili, senza importanza, schiacciato nella morsa della vita e, poiché è un “niente di uomo” è trattato come se fosse niente: Oh, che ero niente io?... Questa domanda disperata nasconde la concezione di se stesso, torturata e orgogliosa, di un uomo dissolto nel “nulla” del mondo, un nulla affollato da fantocci, da pupi. Da fantasmi umani, che spiano e che parlano. Parlano parole già parlate, consumate.» Sul palcoscenico, come si trovassero lì per caso, ci sono un vecchio fondale e pochi elementi, relitti di un salottino borghese, dove viene rappresentato un banale pezzetto di vita di una famiglia perbene che fa i conti con l’assillante angoscia di dover essere per gli altri, di fronte agli altri. Come se la propria vita fosse, per statuto, una recita per spettatori ingiusti e feroci. «Un “teatro” dove è l'essere-per-gli-altri a prendere il sopravvento perché l’essere-con-gli-altri - dice Lavia - è comunque il nostro essere ineludibile.»

Successo caloroso di pubblico, con più chiamate al proscenio al termine dello spettacolo, sia di tutto il cast, sia del protagonista e regista Gabriele Lavia. (La recensione si riferisce alla recita di domenica 5 febbraio 2023)
Crediti fotografici: Tommaso Lepera per Ufficio stampa del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara Nella miniatura in alto: Gabriele Lavia (Ciampa) Al centro in sequenza: ancora Lavia con Federica Di Martino (Beatrice Fiorica) Sotto: Francesco Bonomo (Fifì) con la Di Martino e Lavia
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Tre esempi tre avvertimenti
intervento di Athos Tromboni FREE
Negli ultimi giorni di questo febbraio 2023 le cronache (non solo culturali) dei giornali hanno riportato tre notizie apparentemente slegate fra loro, ma comunque testimonianze di una situazione che definire kafkiana è quantomeno ottimistico. Dove va l'Italia della musica? Verso quale approdo? La risposta non è facile, anzi non esiste; ma se dal "campione" ci si azzarda a risalire all' "universo" la risposta è una sola: il caos. Tre fatti stanno disputandosi il primato sulle pagine culturali dei quotidiani nazionali:
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Opera dal Nord-Ovest
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Tosca del triangolo scaleno
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Ancora un successo senza se e senza ma per il Teatro Carlo Felice che ripropone dopo nove anni una fortunata edizione della Tosca di Giacomo Puccini. La regia di Davide Livermore - ripresa da Alessandra Premoli - può essere considerata una delle sue migliori “invenzioni” in quanto ha saputo trarre tutte le sfaccettature e tutte le
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Soci Uncalm
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La 'Cavalleria' del Circolo Verdi
servizio di Attilia Tartagni FREE
LUGO DI ROMAGNA (RA) - Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, a cui si fa risalire l’esplosione del Verismo musicale, è travolgente nella configurazione del microcosmo di una comunità siciliana compressa da tradizioni secolari, in cui le passioni collidono dolorosamente esaltate da una partitura in cui recitativi e canto si susseguono a
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Eventi
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Quattro concerti a Palazzo dei Diamanti
FREE
FERRARA MUSICA esce dalle mura della sua sede consueta, quella del Teatro Comunale “Claudio Abbado”, e porta un ciclo di quattro concerti cameristici alla Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti. La rassegna - curata dal violinista e assistente alla direzione artistica Nicola Bruzzo - è organizzata in collaborazione con le Gallerie Estensi
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Vocale
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Tenebrae Choir grande suggestione
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA), St. James by the Sea Episcopal Church. Nell'ambito della stagione annuale intitolata "St. James Music Series", che si tiene presso l'omonima chiesa episcopale della città di San Diego, è stato presentato un suggestivo concerto dal Tenebrae Choir, la cui sede è Londra, sotto la direzione del suo direttore e fondatore Nigel Short,
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Ballo and Bello
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Serata Stravinskij intrigante
servizio di Attilia Tartagni FREE
RAVENNA - Ogni volta che assisto ai balletti L’uccello di fuoco (1910) e La Sagra della primavera di Igor Stravinskij (1913), penso all’effetto dirompente che devono avere prodotto sugli spettatori del primo novecento, abituati ai leziosi “Balletti Russi” del pure innovatore Djaghilev. Le cronache dell’epoca raccontano, specialmente per
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Personaggi
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Bellussi, Catone e altro...
intervista a cura di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il regista Marco Bellussi è una presenza ormai consolidata sul palcoscenicto del Teatro Comunale "Claudio Abbado". Quest'anno è stato incaricato di allestire l'opera Catone in Utica di Antonio Vivaldi, che andrà in scena il 17 marzo 2023 alle ore 20 (replica, domenica 19, ore 16); sul podio sarà il maestro Federico Maria Sardelli.
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Pagina Aperta
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Archos Quartet esegue Sinigaglia
commento di Gianluca La Villa FREE
È appena uscito il bel cd NAXOS in cui Archos Quartett, già autore di un primo disco dedicato alle più importanti composizioni quartettistiche del Maestro torinese, ha completato l’opera incidendo una serie di pezzi per lo più inediti di Leone Sinigaglia. Si tratta di partiture rinvenute nella Biblioteca del
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Echi dal Territorio
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Mascagni Festival con Callas@100
redatto da Athos Tromboni FREE
LIVORNO - Notiziona: il Mascagni Festival 2023 presenta in anteprima tre eventi che animeranno la rassegna estiva della città labronica. Due di questi saranno realizzati in collaborazione con Effetto Venezia. Ecco di seguito, a elaborazione del calendario definitivo ancora in corso, alcune anticipazioni "sostanziose"...
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Prosa
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Brachetti l' 8 marzo rutilante
servizio di Attilia Tartagni FREE
RAVENNA - Il Teatro Alighieri ha accolto nella sua dorata e storica cornice lo spettacolo "Solo – The Legend of Quick Change", l’ultimo successo di Arturo Brachetti, novanta rutilanti minuti di colpi di scena da fruire tutto d’un fiato, biglietti sold out in pochi giorni. Classe 1957, fisico asciutto, irriverente e mobile come
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Jazz Pop Rock Etno
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Comfort Festival per star bene insieme
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ritorna il Comfort Festival al Parco Bassani di via Riccardo Bacchelli, il 2 luglio 2023, dalle ore 15 alle 24. Nove ore di musica ininterrotta eseguita su due palchi: il “Comfort” e “A.R.M.O.N.I.A.” all’insegna della qualità musicale, della sostenibilità e della multidisciplinarietà, dal rock al country, dal funky alle contaminazioni jazz.
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Opera dal Centro-Nord
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Bel Trovatore infiamma il Municipale
servizio di Simone Tomei FREE
PIACENZA - Andare nella città emiliana è sempre un piacere; buon cibo, belle compagnie, ma questa volta è stato un pomeriggio di grande soddisfazione anche per aver assistito ad una recita entusiasmante di Il Trovatore di Giuseppe Verdi; il Teatro Municipale gremito di pubblico ha accolto festante questa produzione di cui vi sto per
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Pagina Aperta
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Sollima e la Cherubini bella prova
commento di Gianluca La Villa FREE
FERRARA - Con grandissimo piacere sono andato in Teatro Abbado, domenica 5 marzo 2023, per riascoltare il violoncellista Giovanni Sollima che udii per la prima volta a Londra sette anni fa al Saint John’s Smith Square in un meraviglioso concerto cameristico con la pianista eccelsa Kathryn Stott, erede dei Gerald Moore o dei nostri
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Concorsi e Premi
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Scelti dal Concorso Comunitā Europea
redatto da Athos Tromboni FREE
SPOLETO - Nella tarda serata di ieri, sabato 4 marzo 2023, dopo una lunga e impegnativa finale, la Giuria del Concorso Lirico di Spoleto ha decretato i Vincitori del 77° Concorso Comunità Europea per Giovani Cantanti Lirici del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Dei 19 cantanti ammessi alla finale, ben 10 hanno trionfato, a
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Ballo and Bello
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Don Chisciotte e l'Ukrainian Ballet
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA – Accoglienza molto calorosa nel Teatro Comunale “Claudio Abbado” dei ferraresi e degli ucraini e ucraine che vivono e lavorano a Ferrara, per il ritono dell’Ukrainian Classic Ballet (corpo di ballo dell’Opera di Dnipro) con un classico del balletto: il Don Chisciotte musicato da Léon Minkus e reso celebre dalle due coreografie
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Echi dal Territorio
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Carla Di Francesco neopresidente del 'Frescobaldi'
FREE
FERRARA - È Carla Di Francesco la nuova presidente del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, nominata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per il prossimo triennio, ricoprendo l’incarico che negli ultimi tre anni era stato ricoperto da Maria Luisa Vaccari. Un ruolo strategico e fondamentale per la vita
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Jazz Pop Rock Etno
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Extralishow per cantare e ballare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pop? Rock? Jazz? Folk? Liscio? Un po' l'uno e un po' l'altro a tutta musica: questo lo spettacolo ideato da Elisabetta Sgarbi con il titolo Extralishow andato in scena (prima assoluta) nel Teatro Comunale "Claudio Abbado". Si è trattato - in fondo - di una narrazione punk "ai confini della balera" con gli Extraliscio, band quanto
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Personaggi
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Oksana Lyniv premiata agli Oper! Awards
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BOLOGNA - La Direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna, Oksana Lyniv, è stata premiata ai tedeschi Oper! Awards 2023 per l’Impegno straordinario ("Herausragendes Engagement") nel sociale e la sua dedizione verso l’Ucraina . La targa le è stata consegnata lunedì 27 febbraio, durante la cerimonia di premiazione che si è svolta
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Vocale
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Concerto a San Diego
servizio di Ramón Jacques FREE
SAN DIEGO (USA) - St James by the Sea. Episcopal Church, 12 febbraio 2023. La chiesa episcopale di St. James by the Sea, situata nel sobborgo di La Jolla, a nord della città di San Diego, è da molti anni un importante centro musicale in questa regione della California meridionale. Per la sua buona acustica, qui si sono esibiti i migliori gruppi
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Opera dal Nord-Est
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Capuleti e Montecchi tornati a Trieste
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Colpisce vedere il numero di volte in cui I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini sono stati rappresentati nel lirico triestino. Dopo il debutto alla Fenice di Venezia nel 1830, per alcuni anni a seguire l’opera fu allestita a Trieste fino al 1853, poi mai più se si esclude l’unica volta del 1974
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Opera dall Estero
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Figaro sotto la bacchetta di Conlon
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - Dorothy Chandler Pavilion. La divertente commedia per musica in quattro atti di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte, Le Nozze di Figaro, è un titolo che non dovrebbe mancare nella programmazione degli importanti palcoscenici americani, e al Dorothy Chandler Pavilion, teatro sede della Los
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Prosa
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Spettri sul palcoscenico
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Spettri di Henrik Ibsen è andato in scena nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" per la stagione di prosa. Si tratta di una nuova versione del testo del drammaturgo norvegese adattata da Fausto Paravidino e diretta dal regista lituano Rimas Tuminas: «La verità è la cosa più difficile da rivelare - ha detto il regista nel presentare
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Opera dall Estero
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Werther riscoperto a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE
HOUSTON Wortham Theatre Center, Texas (USA) - Werther è l'opera (o drama-lyrique) in quattro atti di Jules Massenet (1841-1912) con libretto di Édouard Blau, Paul Milliet e Henri Grémont, è stato il secondo titolo della presente stagione della Houston Grand Opera; in verità, il Werther di Massenet non ha mai potuto affermarsi nel gusto del pubblico
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Donn'Anna, Elvira, Zerlina e adesso Primina...
redatto da Athos Tromboni FREE
FIRENZE - Il 26 aprile 2023 alle ore 19 i giovani potranno godere in assoluta anteprima e ad un prezzo di soli 10 euro il capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart, Don Giovanni, diretto da Zubin Mehta per la regia di David Pountney, primo titolo operistico dell’ 85esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Si tratta
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Classica
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Asolo Musica allo Squero
redatto da Athos Tromboni FREE
VENEZIA - Quattordici eventi musicali, tutti di sabato pomeriggio con inizio alle ore 16,30, è quanto propone Asolo Musica, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini all'Auditorium "Lo Squero" all' Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia. Si inaugura sabato 4 marzo e si proseguirà fino al 16 dicembre 2023. Sarà una varia e dinamica
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Eventi
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Eroine immortali per Macerata Opera Festival
redatto da Athos Tromboni FREE
MACERATA - Nuovi temi e nuovi orizzonti anche per i festival musicali estivi più radicati nella tradizione: questo è quanto si desume dai "cartelloni" che via via vengono ufficializzati proprio in questi primi mesi dell'anno. E nel solco di nuovi temi e nuovi orizzonti si pone anche il Macerata Opera Festival,
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Vocale
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Il canto barocco della De Liso
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Stanno avendo un ottimo successo di pubblico i concerti del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" a Casa Romei, realizzati in collaborazione con il management e la sovrintendenza dell'omonimo museo. Si svolgono il giovedì pomeriggio, nel salone d'onore al primo piano del palazzo rinascimentale; ieri, 16 febbraio 2023,
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Eventi
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Il ricco cartellone del Maggio
redatto da Simone Tomei FREE
FIRENZE - La 85.ma edizione del Maggio Musicale Fiorentino, arricchito dal Ciclo Mehta-Mozart, si svolgerà dal 22 aprile all' 8 luglio 2023: presentato ieri alla stampa il cartellone che comprende 3 opere, 8 concerti, più due opere mozartiane in settembre e novembre, un’opera per bambini e un convegno su Maria Callas... e il 23
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Opera dal Centro-Nord
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Maschere che divertimento!
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Dalle mascherine FFP2 a Le Maschere colorate e scintillanti di Pietro Mascagni in una festante serata carnascialesca al Teatro Goldoni. Si parte subito in burla con l’annuncio da parte dello speaker che sarebbe andata in scena una rappresentazione di Cavalleria Rusticana; l’orchestra che intona le famose note del preludio dell’opera
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Vocale
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Gran concerto con Angela Gheorghiu
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Finalmente, dopo il rinvio della data programmata per il 29 dicembre 2022 arriva nella città di Giacomo Puccini il soprano Angela Gheorghiu, per coronare l'attesissimo appuntamento dell’edizione 2022 dei Lucca Puccini Days. Siamo a giovedì 9 febbraio 2023 alle ore 21 ed in una fredda serata invernale, il Teatro del Giglio è
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Eventi
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Bologna Festival 2023 che nomi!
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 42ª edizione di Bologna Festival, da aprile a novembre 2023, presenta alcune orchestre europee di spicco come Le Concert des Nations, l’Academy of St Martin in the Fields, l’Orchestre des Champs-Élysées, Les Musiciens du Louvre e la nuova Peace Orchestra Project, con i loro direttori di riferimento Jordi Savall, Philippe Herreweghe
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Approfondimenti
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Orchestra a plettro Gino Neri
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La prima data autunnale riguardante la ripresa della prova d'orchestra era attesa oramai da diverse settimane soprattutto da parte degli anziani esecutori mandolinisti che già da un po' di tempo non avevano più modo di impiegare le noiose serate estive. Eh sì, l'Orchestra a Plettro “Gino Neri” di Ferrara è sempre vissuta attraverso
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Echi dal Territorio
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Il "Frescobaldi" a Casa Romei
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Si apre oggi, giovedì 9 febbraio 2023 ore 17, all’insegna del barocco tedesco con Stefano Squarzina e Stefano Melloni al flauto dolce e Doralice Minghetti al clavicembalo (Sonate a tre di Gottfried Finger, Händel e Telemann), la ormai consueta rassegna di concerti del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" nel museo di
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A proposito di Milenkovic
lettera di Gianluca La Villa FREE
FERRARA - Indubbiamente Stefan Milenkovic è un gran violinista, dal bel suono che egli trae dal suo Guadagnini del 1783. La sua esecuzione del Concerto in re maggiore op.35 di Ciaicovsky proposto nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" per Ferrara Musica, martedi 7 febbraio 2023, era armoniosa e levigata. Mancava certamente delle lacrime e
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Opera dal Nord-Ovest
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Due cast un successo per il Ballo
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - Prosegue con ottimo successo il programma della stagione lirica del Teatro Carlo Felice, mettendo a segno un ulteriore punto a suo favore con l’allestimento di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi. Si tratta di una coproduzione con i teatri di Piacenza, Ravenna e Ferrara dove la regia di Leo Nucci può essere così sintetizzata:
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Opera dal Nord-Est
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Una nuova Aida fa partire il 100°
redatto da Athos Tromboni FREE
ROMA - La capitale ha ospitato oggi la conferenza stampa di presentazione del festival estivo dell'Arena di Verona (titoli e cast): «In una rutilante alternanza di cantanti lirici, registi e scenografi, direttori d'orchestra e danzatori - hanno preannunciatato i dirigenti della Fondazione Arena - che renderà ognuna delle serate del Festival 2023 una
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Opera dal Centro-Nord
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Raffinata Contessa alle Nozze
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Dopo gli eventi della pandemia approda anche al Teatro del Giglio di Lucca Le nozze di Figaro di W.A. Mozart; l’opera è stata coprodotta tra i teatri toscani Goldoni di Livorno, Verdi di Pisa, Giglio di Lucca e fuori regione dal Sociale di Rovigo. Ho già parlato di questo allestimento in un articolo datato novembre 2019 (che potete leggere qui)
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Opera dal Nord-Est
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Macbeth un gemito funesto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’ouverture dell’opera Macbeth, che il regista Henning Brockhaus e lo scenografo Josef Svoboda propongono in un mondo grigio, una petraia o qualcosa di simile, su cui a tratti compaiono tanti teschi ammassati uno sull’altro e fiumi di sangue vi scorrono sopra, mostra subito il tratto del lavoro
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Opera dal Nord-Est
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Le Nozze per giovani
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Titolo inaugurale della Stagione operistica 2023 del Teatro Filarmonico, Le nozze di Figaro riporta a Verona tutta la spigliatezza della prima (felicissima) collaborazione fra la rivoluzionaria musica di Wolfgang Amadeus Mozart (nato 267 anni fa a Salisburgo eppure più moderno che mai) e l’affilata penna di Lorenzo Da Ponte, in
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut cresciuta nel tempo
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - L'opera Manon Lescaut di Giacomo Puccini ha di fatto inaugurato la stagione lirica 2023 del Teatro Comunale "Claudio Abbado". Le attese non sono andate deluse per quanto riguarda lo spettacolo in sé, ma sono andate deluse invece per quanto riguarda la partecipazione del pubblico: la sera di venerdì 20 gennaio il teatro era
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Vocale
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Ottimo il Requiem verdiano
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il più sublime degli elogi funebri dedicati ad Alessandro Manzoni si compie nella Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, capolavoro sinfonico corale designato dal nuovo sovrintendente Mathieu Jouvin per l’inaugurazione della stagione concertistica 2023 del Teatro Regio di Torino. Volendo brevemente contestualizzare quello
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Ballo and Bello
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Il Lago dei cigni incanta Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Anche quest'anno, come fu per l'8 gennaio 2022, il Russian Classical Ballet ha fatto riempire il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di spettatori, intere famiglie con figlioletti al seguito per il più classico dei balletti, quel Lago dei cigni che l'autore delle musiche, Piotr Ilic Chajkovskij, non ebbe il privilegio di veder trionfare sulle scene, egli
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Opera dal Nord-Est
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Bohčmiens ai tempi della rivoluzione
servizio di Valentina Anzani FREE
VERONA, 31 dicembre 2022 – La Bohème di Giacomo Puccini, messa in scena dalla Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico, ha visto sul palcoscenico un nuovo allestimento di Stefano Trespidi, rappresentato per le prime quattro repliche di inizio dicembre con cast diverso da quello della recita di Gala straordinaria del 31 dicembre
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Opera dal Nord-Ovest
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Il Pipistrello incorona Julia Knecht
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - «Le passioni possono far musica. Ma soltanto musica senza parole. Perciò l’opera è un assurdo… Nell’operetta, invece, l’assurdità è sottintesa« (Karl Kraus, Detti e contraddetti). Apertura d’anno con il botto al Teatro Carlo Felice di Genova dove una spumeggiante produzione de Die Fledermaus di Johann Strauss ha dato il via al nuovo anno
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Opera dal Centro-Nord
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Il Pipistrello vola nell'assurdo
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Nella presentazione di Il Pipistrello, operetta di Johann Strauss figlio su libretto di Carl Haffner e Richard Genée (tratta da “Le Réveillon” di Henri Meilhac e Ludovic Halévy) rappresentata per la prima volta a Vienna nel 1874, il regista e cantante Corrado Abbati, animatore della compagnia che porta da sempre il suo nome, adopera
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Echi dal Territorio
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Eleonora Buratto e il 200° anniversario del Sociale
servizio di Laura Gatti FREE
MANTOVA - Grande ritorno dei melomani la sera del 26 dicembre 2022 al Teatro Sociale per i festeggiamenti del 200° anniversario della fondazione del teatro cittadino, inaugurato il 26 dicembre 1822. Ospite d’eccezione il soprano di Sustinente, Eleonora Buratto, cantante affermata in tutto il mondo
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