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Al via il prossimo 21 giugno la prestigiosa rassegna estiva della cittā romagnola |
Ravenna Festival alla Rocca Brancaleone |
redatto da Attilia Tartagni |
Pubblicato il 18 Giugno 2020 |
RAVENNA - Dopo lo stop impresso dal COVID-19 all’economia e alla vita sociale, spettacoli compresi, il Ravenna Festival è fra i primi a ripartire con un viaggio interdisciplinare di oltre 40 eventi dal 21 giugno al 30 luglio 2020. Certamente i protocolli di sicurezza hanno inciso sulla programmazione, riducendo il programma originale ma senza intaccarne la qualità. Viene meno, per necessità contingenti, quella che era una caratteristica prioritaria del Festival ravennate, l’abbinamento fra luoghi di interesse storico-artistico, gli interpreti e la musica, riconducendo tutti gli eventi a un solo palcoscenico, quello glorioso della Rocca Brancaleone, che accolse in passato le grandi stagioni della lirica e della danza. L’incipit del Festival, da quel podio che tanti prestigiosi direttori d’orchestra ha visto alternarsi alcuni decenni fa, è riservata al M° Riccardo Muti che il 21 giugno dirige la sua Orchestra Giovanile Cherubini e il soprano Rosa Feola, per ritornarvi in altre due occasioni. In questi mesi in cui il problema sanitario ha prevalso su tutto, si è avuta l’impressione che lo spettacolo avrebbe faticato non poco a riprendere il volo. Ebbene, il Ravenna Festival si è battuto per il ritorno in scena utilizzando un protocollo di sicurezza per eventi all’aperto compatibile con le normative e scegliendo per la ripartenza proprio la Rocca Brancaleone in cui il 1° luglio 1990 lo stesso M° Muti inaugurò la prima edizione della manifestazione. Così Il 21 giugno 20202 egli firma con la sua magica bacchetta un programma quasi per intero mozartiano che parte con Reverie di Skrjabin, prosegue con il mottetto Exultate, Jubilate KV 165 e l’Et incarnatus est dalla Messa in Do minore KV 427, entrambi interpretati dal soprano Rosa Feola. Non può mancare la Sinfonia n.41 in Do maggiore KV 551, la grandiosa “Jupiter” che incarna il genio di Mozart sopra ogni difficoltà della vita, una delle più “valide ragioni per stare al mondo” secondo Woody Allen. Ci sono storicamente sezioni ineludibili nella programmazione ravennate. Si inizia dal programma sinfonico che vede ancora il 3 luglio l’Orchestra Cherubini diretta dal M° Muti per il Concerto dell’Amicizia quest’anno dedicato alla Siria, replicato il 5 luglio nel Parco Archeologico di Paestum, e per la serata del 12 luglio con il violoncellista dei Wiener, Tamàs Varaga, e ancora il 28 giugno diretta da Valery Gergiev in un grandioso omaggio a Beethoven che prevede lasinfonia n.6 Pastorale e il Terzo concerto per pianoforte e orchestra con Beatrice Rana, acclamata solista al pianoforte. Si impone il 1 luglio la Budapest Festival Orchestra diretta da Ivàn Fischer su un programma che include Wagner, Britten e Haydn, con il soprano Anna Prohaska. Le due Sonate per violinoe pianoforte di Beethoven sono eseguite il 16 luglio da Francesco Manara, primo violino della Scala, e dal pianista Cesare Pezzi, mentre il Quartetto Noùs il 4 luglio traccia un ponte fra Beethoven e Sostakovic. Il pianoforte si ritaglia altri due spazi dedicati, il 25 giugno con Nikolay Khozyainov e il 2 luglio con Filippo Gorini, poi rispettivamente il 22 e 23 luglio si dà spazio al magico violoncello di Giovanni Sollima con il suo Ensemble e all’Orchestra Notturna Clandestina diretta da Enrico Melozzi con gli otto contrabbassi dei Ludus Gravis. Per la panoramica pre-bachiana, il 24 giugno la ravennate Accademia Bizantina, celebre nel mondo, propone Il Trionfo del tempo e del disinganno di Händel, allegoria sull’esistenza umana. Il controtenore lughese Carlo Vistoli con l’ensemble Sezione Aurea il 10 luglio canta gli amori della Venezia del '600.
Il 7 luglio La Peste di Amburgo propone uno dei generi più praticati del XVII secolo, il Lamento affidato all’Ensemble Il suonar parlante diretto da Vittorio Ghielmi. Le musiche di Matteo da Perugia e i mottetti del Codice di Cipro sostanziano “O Oriens” con La fonte musica diretta da Michele Pasotti, il concerto ripreso il 30 giugno nella Basilica di San Vitale in assenza di pubblico. La Basilica di Santa Maria in Porto accoglie il 21 giugno la liturgia presieduta dall’Arcivescovo di Ravenna-Cervia Mons. Lorenzo Ghizzoni e accompagnata dall’Ensemble Recitarcantando. Singolare evento il 29 giugno che intreccia visione e musica dal vivo in “Et manchi Pietà" in cui l’Accademia d’Arcadia ricorda la pittrice caravaggesca Artemisia Gentileschi. Il 21 luglio La Pifarescha riporta a La battaglia di Lepanto. Con Teleion del 13 luglio Matteo Ramon Arevalos e Camilla Lopez inseguono sonorità della musica greca. Anche quest’anno nuove produzioni debuttano al Festival: la musica e danza di Duets and solos del 28 luglio, curato da Daniele Cipriani con i grandi solisti Mario Brunello e Beatrice Rava ed étoiles con passi a due di celebri coppie d’arte e di vita e gli assoli di Hugo Marchand dell’Opéra di Parigi, Sergio Bernal già Balletto Nazionale di Spagna e Matteo Miccini dello Stuttgart Ballet. Sono una new entry anche la coppia Sergio Castellitto (attore e regista) e Isabella Ferrari in Ci sono giorni che non accadono mai di Valerio Cappelli su note inedite di Ennio Morricone il 9 luglio. Di grande attualità il 20 luglio Requiem for a Dying Planet, cineconcerto dedicato a Werner Herzog attraverso le musiche composte dal violoncellista Ernst Reijseger per i documentari del regista sul rapporto uomo – natura. Musica e cinema si intrecciano anche il 15 luglio in City Lights di Charlie Chaplin, la cui colonna sonora firmata dallo stesso Chaplin è eseguita dal vivo dalla ravennate Orchestra Corelli diretta da Timothy Brock. Vinicio Capossela il 17 luglio porta sul palco Pandemonium, i cantautori italiani sono cantati l’11 luglio da Neri Marcorè in Le mie canzoni altrui, Mina il 23 giugno è narrata dal figlio Massimiliano Pani e celebrata in chiave jazz da Danilo Rea, Massimo Moriconi e Algredo Golino in Tre per una, Sarah Jane Morris con Solis String Quartett con Paolo Cresta è protagonista di Ho ucciso i Beatles dell' 8 luglio. La Sezione Teatro, avvalendosi delle compagnie del territorio, presenta il 5 luglio Rumore di acque di Marco Martinelli con Alessandro Renda e i Fratelli Mancuso del Teatro delle Albe, il 20 giugno Andrea Argentieri di Fanny & Alexander è Primo Levi ne I sommersi e i salvati e il 6 luglio la compagnia faentina Menoventi propone Buona permanenza al mondo su Majakovsckij. A Cervia il Ravenna Festival, mantenendo la tradizione di una corposa trasferta, si insedia nello spazio verde adiacente lo Stadio Germano Todoli detto dei Pini dal 22 giugno al 16 luglio , per la rassegna Per l’alto sale - Il Trebbo in musica 2.0, ispirato alla tradizione romagnola del Trebbo, che celebra nel centenario e nel bicentenario della nascita tre giganti di Romagna, Tonino Guerra, Federico Fellini e Pellegrino Artusi nonché ospita gli scrittori Massimo Gramellini, Melania Mazzucco, Paolo Rumiz, Roberto Cotroneo, Gad Lerner, l’attore Ivano Marescotti, la presidente di Casa Artusi Laila Tentoni, la virologa Ilaria Capua e l’Architetto Stefano Boeri, con un percorso musicale in chiave jazz tracciato da Paolo Frusu, Rita Marcotulli, Gianluca Petrella, Pasquale Mirra, Paolo Damiani, Daiele di Bonaventura, Virginia Guastella, Fabio Mina, l’Italian Jazz Orchestra con Simone Zanchini, i Bevano Est e Domenico Bevilacqua. Idem anche a Lugo, dove il settecentesco Pavaglione tra il 24 e il 30 luglio propone Brunori Sas fra indie-pop e la tradizione cantautoriale, Stefano Bollani che rivede in Piano Variations Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Weber e Tim Rice a 50 anni dal fortunato esordio , la narrazione di Telmo Pievani e la musica dei Producers si fondono in DNA, spettacolo imperniato sulla ricerca scientifica italiana, mentre il cinema si fa protagonista con Una vita da film – Omaggio a Lis Bacalov con Maria Grazia Cucinotta, Vittorio De Scalzi dei New Trolls e il sestetto Anema, ospitando altresì l’edizione 2020 di “Lugocontemporanea” il 28 e 29 luglio. Si tratta di un programma ricco, variegato e multidisciplinare, com’è nella tradizione del Festival, che intreccia la musica a molteplici generi artistici del presente e del passato fra cui quest’anno gioca un ruolo importante la letteratura in tutti gli eventi. L'inizio di tutti gli spettacoli è alle ore 21,30. Le prevendite per tutte le serate sono disponibili esclusivamente online sul sito ufficiale www.ravennafestival.org o telefonicamente contattando la Biglietteria del Teatro Alighieri (tel. 0544 249244). I posti disponibili sono 300 alla Rocca Brancaleone, 300 a Cervia e 500 a Lugo di Romagna (max due biglietti a persona). Da sabato 13 giugno si accede alla biglietteria dalle ore 10 solo su prenotazione.
Crediti fotografici: Ufficio stampa Ravenna Festival Nella miniatura in alto: il maestro Riccardo Muti Sotto: la suggestiva Rocca Brancaleone sede quest'anno delle serate di Ravenna Festival
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
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VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
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LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Incontro con Lorenzo Cutųli
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FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
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BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Bolena e Seymur destino congiunto
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TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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