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Trenta localitā sparse in tutta la regione saranno il palcoscenico per la grande musica

Al via Emilia Romagna Festival 2023

redatto da Athos Tromboni

Pubblicato il 29 Giugno 2023

20230629_Imola_00_XXIIIERFestival_MassimoMercelli_phGBernabiniIMOLA - Emilia Romagna Festival 2023, dopo le due anteprime (21 giugno nel Giardino storico del Palazzo Vescovile di Imola, con il duo padre e figlio Fulvio e Gabriele Fiorio, il cui ricavato è andato a favore del Museo Carlo Zauli di Faenza gravemente danneggiato dall’alluvione del 17 maggio; e 26 giugno al Chiostro di Francesco di Cesena con il Gruppo del Barrio con uno spettacolo di danza e musica dedicato alla tradizione popolare dell’Argentina) prende ufficialmente il via: la 23.esima edizione del Festival (conosciuto anche con l'acronimo ERF) con il suo lungo itinerario musicale parte il 1° luglio e andrà avanti fino all’8 settembre e al 24 settembre 2023: La musica tornerà ad animare luoghi e spazi particolarmente significativi dell'Emilia Romagna, toccando circa 30 località distribuite tra le province di Bologna, Ravenna, Ferrara e Forlì–Cesena. Oltre cinquanta appuntamenti con grandi artisti, orchestre internazionali, prestigiose formazioni da camera e giovani talenti per un cartellone che come sempre esclude rigide barriere tra i generi facendo convivere il classico ed il contemporaneo, la ricerca con la tradizione, con un programma di "Prime" di assoluto rilievo (Nicola Piovani, Arvo Pärt, Krzysztof Penderecki, Lamberto Curtoni).
«Si tratta di un evento diffuso che mantiene la dimensione della festa come elemento fondante - ha dichiarato in conferenza stampa il maestro Massimo Mercelli, fondatore e direttore artistico di Emilia Romagna Festival - evento che, malgrado le quotidiane terribili notizie, invita il pubblico a condividere la bellezza dello stare insieme, attraverso la musica vissuta, condivisa e accompagnata all’armonia dei luoghi. Emilia Romagna Festival ha la Romagna nel cuore e si svolge nel cuore della Romagna.»

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Tantissimi gli artisti coinvolti fra i quali spiccano nomi come Nicola Piovani, Ramin Bahrami, Ludmil Angelov, Ksenia Milas, Danilo Rea, Sergio Cammariere, Roberto Prosseda, le orchestre internazionali Estonian Sinfonietta Soloists e Orchestre Royal de Chambre de Wallonie, senza dimenticare il grande mattatore Elio e gli attori Isabella Ferrari e Alessandro Preziosi, che si esibiranno in luoghi pieni di fascino e magia, tra cui le Rocche di Riolo Terme, Bagnara di Romagna e Imola, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, l’Abbazia di Pomposa e le nuove location di Cesena con il prezioso Chiostro di San Francesco e Budrio (Bo) che ospiterà i concerti in tre diversi sedi, l’Accademia dei Notturni all’interno di Villa Ranuzzi Cospi di Bagnarola, Piazza Antonio da Budrio e la Villa Certani Vittori Venenti di Vedrana.
ERF inaugura quest’anno, sabato 1° luglio, il Festival all’Arena San Domenico di Forlì con un nuovo spettacolo dedicato alle donne. Protagonista Isabella Ferrari che porterà sul palco Le Eroine di Ovidio, con la regia di Alessandro Fabrizi e le musiche di Chopin, magistralmente eseguite al pianoforte da Roberto Prosseda. Le eroine del mito si presentano al pubblico intente a scrivere una lettera ai loro uomini. Eroine profondamente umane che indirizzano il loro messaggio all’assenza dell’altro, voci di donne, altrimenti silenti. Isabella Ferrari porta in scena l’anima femminile e ne interpreta passioni e speranze con una varietà di vibrazioni che hanno ancora il potere di raggiungere il mondo moderno, in un dialogo scenico tra musica e parola.

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I concerti di chiusura, venerdì 8 settembre e domenica 24 settembre 2023, saranno invece nel segno di Bach con nell’esecuzione di uno dei suoi più raffinati interpreti, il pianista iraniano Ramin Bahrami, sul palco del Chiostro di San Francesco a Cesena insieme al flautista Massimo Mercelli, con un programma che omaggia il genio di Eisenach e che includerà anche la prima esecuzione italiana del Preludio di Krzysztof Penderecki (venerdì 8); e l'ultimo appuntamento è nel segno della grande musica da film col titolo Festa d’autunno da Gershwin a Morricone e si terrà nel giardino storico del Palazzo Vescovile di Imola, in pedana sarà il Quartetto Saxophonie.
Di seguito una sintesi dei numerosi appuntamenti in cartellone:

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CLASSICA E DINTORNI - Tra i nomi internazionali più conosciuti il Premio Oscar Nicola Piovani, quest’anno artista in residence del festival: l’11 luglio sul palco della Rocca Sforzesca di Imola con l’importante world première commissionatagli da Emilia Romagna Festival e presentata in collaborazione con Mittelfest e Veneto Festival, dal titolo Tre fenomeni Vivaldi-Piovani, i concerti della natura, un’opera ispirata a tre celebri concerti della “natura” di Antonio Vivaldi ed eseguita da I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella e dallo stesso Piovani, con Massimo Mercelli al flauto; il 13 luglio all’Arena di Palazzo Bellini di Comacchio, con Note a margine, un racconto autobiografico in cui il grande compositore e pianista accompagnato da Marina Cesari al sassofono e Marco Loddo al contrabbasso, condividerà con il pubblico esperienze, ricordi ed emozioni di oltre quarant’anni di carriera.
Tanti altri i nomi di rilievo internazionale a cominciare dal pianista Ramin Bahrami che, oltre al concerto di chiusura, sarà protagonista il 4 luglio a Villa Ranuzzi Cospi di Bagnarola di Budrio (Accademia dei Notturni) con la sua magistrale esecuzione delle celeberrime Variazioni Goldberg. Un altro pianista il 10 luglio al Giardino della Biblioteca Comunale di Alfonsine, Giovanni Umberto Battel, musicista di rara maturità concertistica, qui con un programma tra Brahms e Chopin, in memoria della pianista Paola Bruni. Sarà invece dedicato al ricordo di Don Ignazio Spadoni, sacerdote che è stato un vero mentore per decine di giovani musicisti imolesi ora in carriera, il concerto del 19 luglio alla Chiesa del Carmine di Imola con l’organista di chiara fama Giulio Mercati e il flautista Massimo Mercelli.
Spazio alle formazioni orchestrali: il 18 luglio al Chiostro di Cesena l’Estonian Sinfonietta Soloists, Carlo Torlontano al corno delle alpi e Cristian Lombardi al flauto, eseguiranno una prima esecuzione assoluta di Lamberto Curtoni e una prima esecuzione italiana di Arvo Pärt. Il 19 luglio, l’ensemble internazionale estone sarà invece al Parco San Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa con brani di Vivaldi, ?ajkovskij e del compositore russo contemporaneo Alexander Raskatov. Entrambi i concerti sono organizzati con il supporto dell’Estonian Ministry of Culture e Estonian Cultural Endowment e il patrocinio dell’Ambasciata Estone. Il 20 luglio presso l’Arena San Domenico di Forlì, un'altra importante formazione da camera, l’Orchestre Royal de Chambre de Wallonie, la più antica orchestra da camera belga eseguirà brani di Mozart, Schubert, Lekeu e ?ajkovskij, con il supporto del Governo Belga, il patrocinio dell’Ambasciata Belga e in collaborazione con il Festival di Lubiana.
Fra gli altri noti interpreti, il pianista bulgaro Ludmil Angelov, considerato uno dei più importanti interpreti contemporanei di Chopin, protagonista di due appuntamenti: il 22 agosto al Chiostro del Vescovado di Imola e il 23 agosto alla Rocca di Bagnara di Romagna accompagnato dalla viola di Vittorio Benaglia. La violinista di origine russa Ksenia Milas, una fuoriclasse dello strumento, si esibirà, invece, il 4 settembre alla Chiesa del Crocifisso di Castel San Pietro Terme. Il 7 settembre al Pavaglione di Lugo, un’altra rinomata interprete, la violista Anna Serova, accompagnata dal duo Tango Sonos, con Tango all’Opera, dove la grande tradizione dell’opera italiana incontra i ritmi del tango e del folklore argentino, con gli arrangiamenti di alcune delle opere più influenti dell’800 e ‘900 a cura di Roberto Molinelli.
Due gli appuntamenti dedicati al “bel canto”: il 9 agosto presso il Parco dell’Abbazia di Pomposa con Una Serata all’Opera quattro importanti voci liriche della scena internazionale Diego Cavazzin (tenore), Marzio Giossi (baritono), Elena Cavallo (soprano), accompagnati dal pianista Damiano Carissoni; il 2 settembre a Villa La Babina di Sasso Morelli, per il consueto appuntamento con la lirica, si esibiranno la mezzosoprano romagnola di fama internazionale Daniela Pini e, ancora una volta, il tenore Diego Cavazzin, accompagnati da Lorenzo Bavaj, storico pianista del tenore Josè Carreras e di altre grandi voci del panorama internazionale.

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NON SOLO JAZZ – Anche in questa edizione, ERF riserverà particolare attenzione alla musica d’autore, al jazz e alle sue infinite contaminazioni con le sonorità della world music, della classica e dell’elettronica. Per la prima volta al festival uno dei più apprezzati e poliedrici artisti della scena musicale italiana, Sergio Cammariere che insieme all’eclettica violoncellista Giovanna Famulari, proporrà un progetto in prima nazionale, una perfetta combinazione tra momenti di poesia, suadenti atmosfere jazz e coinvolgenti ritmi latini, attraverso i suoi brani più amati e nuove creazioni, il 7 luglio al Chiostro di San Francesco di Cesena. Sempre a proposito di grandi nomi, il 31 luglio, con il patrocinio dell’Ambasciata di Cuba, all’Arena di Forlì arriva il Grupo Compay Segundo portavoce delle musiche del leggendario Francisco Repilado Muñoz (più noto come Compay Segundo), a cui Wim Wenders dedicò il celebre film Buena Vista Social Club, qui con il nuovo album Vivelo, che segna un brillante ritorno al suono cubano. Il 2 agosto al Parco dell’Abbazia di Pomposa, un altro autentico fuoriclasse degli 88 tasti, Danilo Rea, indubbiamente uno dei pianisti più eclettici del panorama jazz internazionale, con improvvisazioni ispirate ai Beatles e ai Rolling Stones. Un progetto in cui arrangia e ricompone per restituire nuove sfumature a melodie già note, perché come dichiara lui stesso: “In un lavoro in piano solo, la vera difficoltà è arrivare a esprimere con un solo strumento, e soprattutto senza la voce, la pressione di una band completa”.

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Tanti altri gli spettacoli in cartellone che rientrano in questo filone dedicato alle musiche contaminate e ai nuovi amalgami sonori. Il 2 luglio al Chiostro del Monastero di San Francesco di Mordano, il QuarantaQuartet, una formazione tutta al femminile accompagnerà la voce di Fabiano Naldini con Canzoni alla radio. I successi dello swing italiano anni ’40 un excursus nella musica degli anni ’40, rivisitata e contaminata con la pratica dell’improvvisazione jazzistica. Il 3 luglio nel Cortile di Palazzo Malvezzi-Hercolani di Castel Guelfo di Bologna, Federico Mondelci con il suo Italian Saxophone Quartet si esibirà in una serie di capolavori assoluti, partendo dalla celebre Aria di J.S. Bach alla Bohemian Rhapsody dei Queen. Il 6 luglio a Castel Bolognese, nel Chiostro del Municipio, la cantante Niña Del Monte insieme al polistrumentista Hilario Baggini e al pianista Andres Langer, tutti di origine argentina, proporranno musiche originali del loro Paese con nuovi arrangiamenti di classici provenienti da tutto il mondo. A seguire, il 14 luglio nel Parco San Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa, la stessa formazione qui riunita con il polistrumentista Massimo Valentini nel gruppo Del Barrio, sempre con Niña Del Monte alla voce, presenterà Salvaje (Selvaggio), un nuovo progetto che farà emergere la parte più ancestrale della musica attraverso un viaggio ricco di tradizioni folkloristiche dell’America latina e dell’Argentina. L’istrionico, l’imprevedibile, il vulcanico, l’irriverente Elio, caro amico di Emilia Romagna Festival con cui collabora da molti anni, sarà protagonista di due appuntamenti: il 15 luglio a Palazzo Fantini di Tredozio riceverà il Premio alla carriera ERF 2023, tra chiacchiere con l’amico Massimo Mercelli e momenti musicali con la partecipazione di Pietro Beltrani al pianoforte, per un omaggio ai tanti progetti realizzati insieme al festival in quasi vent’anni di collaborazione; il 24 luglio all’Arena di Palazzo Bellini a Comacchio rivisiterà e reinterpreterà le canzoni del mitico Enzo Jannacci. Il 25 luglio ai Giardini di San Domenico a Imola, arriva una formazione composta da nove elementi che comprende alcuni dei migliori musicisti jazz del territorio, i Gardens Jazz Collective, con un repertorio di jazz standard e originals dagli anni ‘50 fino a brani contemporanei. Il giorno dopo, il 26 luglio al Giardino della Biblioteca Comunale di Alfonsine, un altro prestigioso ensemble italiano, La Toscanini Next Sestetto, con un repertorio variegato dagli Stati Uniti di Paul Desmond, George Gershwin, Burt Bacharach e Duke Ellington, al Brasile di Sivuca, all’Argentina di Astor Piazzolla fino alla Cuba di Chick Corea per atterrare in Europa viaggiando dal West End londinese, alla Spagna di Iturralde, alla Francia di Galliano con una puntata verso Est con le atmosfere klezmer di Curtis. Sempre il 26 luglio ma al Parco delle Terme di Castel San Pietro, è il turno di una formazione internazionale, i Balkalito, i cui componenti provengono da Austria, Brasile, Serbia e North Macedonia, con un programma in prima esecuzione italiana che prevede una rilettura in versione balcanica delle musiche di Haydn, Mozart e Beethoven. È un gradito ritorno al festival quello di Emilia Zamuner, una delle più talentuose cantanti sulla scena jazz italiana e internazionale, il 28 luglio nella Piazza Antonio da Budrio, insieme a Enrico Valanzuolo alla tromba, Francesco Scelzo alla chitarra e Antonello Iannotta alle percussioni, con The Neapolitan Songbook, rivisitazione in chiave jazz di alcune delle più belle canzoni napoletane. Il 21 agosto al Giardino della Rocca di Russi, il gruppo Sueño, composto da giovani e talentuosi musicisti della regione, presenterà Il Tango secondo noi, una reinterpretazione dai nuovi colori e sonorità di alcune tra le più celebri composizioni di Astor Piazzolla. A Piazzolla sarà dedicato anche il concerto del 24 agosto nel Giardino della Biblioteca Comunale di Alfonsine con il flautista Filippo Rogai e il pianista Filippo Datteri per un progetto ambizioso che propone una musica ancora poco esplorata del grande argentino, quella scritta per il cinema e l’opera. Il 5 settembre ai Giardini di San Domenico di Imola la Rusty Brass Band, formazione costituita da otto ottoni e una batteria, porterà sul palco sonorità balcaniche ed esotiche, ritmi funk e rock, con accenni alla tradizione classica e alla New Orleans di Louis Armstrong.

PROGETTI SPECIALI - Tra le proposte di confine con contaminazioni tra suono, poesia, scrittura e teatro, sperimentazioni espressive da sempre care ad Emilia Romagna Festival, si segnala la prima italiana di Europa Suite il 5 luglio al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Una Suite per voce recitante, flauto, violino, chitarra, elettronica e pianoforte, creata dal compositore ravennate Matteo Ramon Arevalos, che trae ispirazione dalla figura mitologica di Europa e dalle danze delle tradizioni popolari dell’Europa dell’est, in particolare dell’Ucraina, con un testo che include un chiaro messaggio di pace e di sostegno per i popoli in guerra. Il progetto ha debuttato a marzo 2023 in Polonia e Lettonia ed è realizzato su commissione ERF in co-produzione con gli Istituti Italiani di Cultura di Varsavia e di Cracovia e dall’Ambasciata d’Italia a Riga.
Altro progetto caro a ERF è il recital “Il mio cuore è con Cesare” tratto dal Giulio Cesare di Shakespeare, adattato da Tommaso Mattei, nell’interpretazione di Alessandro Preziosi, il 27 luglio al Parco dell’Abbazia di Pomposa. Accompagnato dalle musiche originali scritte dal compositore Giacomo Vezzani che ne cura anche il live electronics, Alessandro Preziosi darà voce al racconto della tragica vicenda delle Idi di Marzo, partendo dal punto di vista dei quattro protagonisti, Cesare, Marcantonio, Cassio e Bruto.
Il 27 agosto al Museo Carlo Zauli di Faenza il Duo Remembrances, formato dal chitarrista siracusano Nello Alessi e dal giornalista critico musicale Guido Barbieri, omaggerà Andrés Segovia. Il progetto inedito tra musiche e parole ricostruisce una sorta di autobiografia immaginaria del maestro spagnolo della chitarra classica. Il concerto è realizzato in collaborazione con In Tempo, rassegna musicale diretta da Donato D’Antonio e organizzata dalla scuola di Musica Giuseppe Sarti di Faenza, che include altri tre appuntamenti sempre nella città di Faenza (il 25 luglio Palazzo Milzetti e il 6 luglio e il 2 settembre alla Chiesa di Santa Maria dell’Angelo).
Il 29 agosto alla Fabbrica delle Candele di Forlì Cronache del dono e della maledizione, progetto che fonde diversi generi musicali, poesia, letteratura e ispirazioni cinematografiche. Sul palco Simone De Sena interpreta alcune dalle più belle musiche per violoncello solo di autori contemporanei insieme alle composizioni elettroniche del producer Whitenoise28 e alle liriche del rapper della scena underground romana Esdì, fino ai riferimenti dell’Inferno di Dante, nella nota interpretazione di Vittorio Gassman. Acceleratore di immagini che scava e analizza gli istinti più primitivi e meschini dell’essere umano, l’intera performance è accompagnata dalla storia, scritta e interpretata da Esdì (Enrico Loprevite) e descrive gli ultimi istanti di vita di un serial killer sociopatico, ispirato ad uno dei tanti protagonisti maledetti della filmografia di Lars Von Trier.

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GIOVANI TALENTI MUSICALI – Fin dalle prime edizioni, Emilia Romagna Festival ha promosso e dato visibilità a giovani musicisti facendosi vetrina per le nuove leve del concertismo nazionale e internazionale. Anche quest’anno presenterà una nutrita schiera di stelle nascenti, a partire dal Terra String Quartet, quartetto di strumenti ad arco, vincitore del primo premio e della medaglia d’oro al prestigioso concorso americano di musica da camera Fischoff Chamber Music Competition 2022, in residence al festival con quattro date: il 30 luglio nella Chiesa di San Girolamo a Tossignano, il 1° agosto alla Rocca di Riolo Terme, il 3 agosto a Villa Certani Vittori Venenti di Vedrana insieme al clarinettista Claudio Mansutti e il 4 agosto nel Chiostro del Palazzo Vescovile di Imola. Altra star in ascesa è la violoncellista Miriam Prandi, giovane artista già in carriera, allieva di Antonio Meneses e di Natalia Gutman, dotata di un talento musicale di rara comunicativa e di una versatilità non comune. Si esibirà al festival con l’esecuzione integrale delle sei Suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach, tra le più note e virtuosistiche opere scritte per violoncello, in due serate, 7 e 8 agosto, al Chiostro di Santa Lucia di Forlì.
Tra gli altri giovani talenti in cartellone, l’8 luglio alla Chiesa della Santissima Trinità di Forlì, Alessio Ciprietti vincitore del primo premio assoluto al Concorso Pianistico Internazionale Andrea Baldi 2022; il 17 luglio alla Rocca di Bagnara, Lodovico Parravicini al violino, Leonardo Taio alla viola e Enrico Mignani al violoncello, si esibiranno insieme al flauto di Massimo Mercelli, nell’ambito del progetto Boarding Pass, di cui ERF è partner, che si propone di sviluppare e preparare giovani talenti attraverso un breve periodo di formazione con Maestri e concertisti di chiara fama, e che si conclude con un’esecuzione concertistica come quella proposta in questo appuntamento. Il 29 luglio alla Chiesa di San Lorenzo di Varignana un'altra formazione composta da giovani e affermati strumentisti, il Muzak Ensemble, con Benedetta Polimeni al flauto, Maria Gilda Gianolio all’arpa e Michele Zaccarini al fagotto. Seguono due appuntamenti realizzati in collaborazione con la Young Musicians European Orchestra: il 24 agosto alla Fabbrica delle Candele di Forlì, si esibirà il quintetto della YMEO con musiche di Schubert, mentre il 6 agosto all’Arena San Domenico di Forlì I Solisti e l’Orchestra Junior della Scuola Italiana d’archi con brani di autori vari. Chiude la carrellata dei giovani talenti in ascesa l’arpista Anna Castellari il 1°settembre alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo di Fontanelice, con alcune delle più significative opere scritte nel XX secolo.

Crediti fotografici: Ufficio stampa Emilia Romagna Festival
Nella miniatura in alto: il direttore artistico e flautista Massimo Mercelli
Sotto in sequenza: Diego Cavazzin; Ksenia Milas; Nicola Piovani; Danilo Rea; Angelov Ludmil
Al centro: Ramin Bahrami e Massimo Mercelli protagonisti del concerto dell' 8 settembre 2023
In fondo in sequenza: i Solisti Veneti; la Estonian Sinfonietta; il Grupo Compay Segundo; e ancora Ramin Bahrami "immerso" in una suggestiva panoramica della cavalcata delle Walchirie






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Ferrara in Jazz si comincia...
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20240926_Fe_00_FerraraInJazz2024-2025_ImmanuelWilkinsFERRARA - La 26.esima edizione di Ferrara in Jazz è stata presentata oggi nella Sala dell'Arengo del Municipio dal presidente del Jazz Club, Federico D'Anneo, dal direttore artistico Francesco Bettini, dall'Assessore alla cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, e dalla direttrice del Conservatorio di Musica "Girolamo Frescobaldi", Annamaria
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Vocale
Donne nelle arie di Puccini
FREE

20240924_Fe_00_DonneNelleArieDiPuccini_NicolettaContiFERRARA - Il Teatro Comunale "Claudio Abbado" ha inaugurato il Festival di danza contemporanea con una prima esecuzione mondiale dello spettacolo Puccini's Opera - Voci di donne realizzato dalla coreografa e regista Monica Casadei con la sua Compagnia Artemis Danza di Parma.
Nell'ambito della giornata dedicata a
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Opera dal Centro-Nord
La solita bella Cenerentola
servizio di Simone Tomei FREE

20240923_Fi_00_LaCenerentola_TeresaIervolino_phMicheleMonastaFIRENZE - È tornata in scena al Teatro del Maggio Fiorentino La Cenerentola di Gioachino Rossini nell’ormai storico allestimento della regista Manu Lalli, scene di Roberta Lazzeri, costumi di Gianna Poli e luci di Vincenzo Apicella riprese da Valerio Tiberi. Ho parlato di questa mise-en-scene in due precedenti visioni del 2017 e 2018 alle quali vi rimando
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Opera dal Centro-Nord
Cavalleria e Schicchi buon cast mala regia
servizio di Simone Tomei FREE

20240922_Li_00_CavalleriaRusticana_DonataDAnnunzioLombardi_phEmanueleBaldanziLIVORNO - Il Festival Mascagni di Livorno 2024 si è chiuso con la rappresentazione delle opere Cavalleria rusticana e Gianni Schicchi, portando sul palco due compositori toscani di spicco: Pietro Mascagni e Giacomo Puccini. Per quale motivo si è scelto di accostare due opere così distanti tra loro? Lo spiega il direttore artistico del Festival, Marco Voleri
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Opera dal Nord-Est
Quattro serata in Arena
servizio di Simone Tomei FREE

20240903_Vr_00_Aida_AnnaPirozzi_phEnneviFotoVERONA - Ho partecipato al Festival areniano 2024 a Verona sul concludersi della stagione e qui vi racconto le mie quattro serate trascorse nell’anfiteatro scaligero: nella prima serata ho assistito all'intramontabile Aida di Giuseppe Verdi; la seconda serata mi ha coinvolto nella Tosca di Giacomo Puccini; poi Il barbiere di Siviglia di Gioachino
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