|
Archivio giornale www.gliamicidellamusica.net
|
|
Continua con successo la serie di grandi appuntamenti musicali all'Arena di Verona |
Mozart Requiem - Le Stelle dell'Opera |
servizio di Angela Bosetto |
Pubblicato il 03 Agosto 2020 |
VERONA - Commemorare la morte per tornare insieme “a riveder le stelle” e riuscire così a celebrare nuovamente la vita. Questo il filo conduttore dei due appuntamenti areniani che, dopo il gala inaugurale (leggi qui la recensione), hanno sancito il passaggio dal mese di luglio a quello di agosto. Un dittico all’apparenza anomalo (la simbolica Messa di requiem in Re minore K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart e la festosa serata evento Le Stelle dell’Opera), ma unito dalla luna, dalla carismatica bacchetta del maestro Marco Armiliato e dall’implicita necessità tanto di fare i conti con i lutti causati dalla pandemia, quanto di tornare a gioire della musica lirica con spirito che possa finalmente sentirsi libero (almeno per la durata di un concerto), di volare oltre le gabbie dei dubbi, delle paure e delle preoccupazioni per un futuro incerto. Ed è così che l’Arena di Verona è divenuta uno scrigno di anime: le anime di chi si trovava all’interno dell’anfiteatro (sia come spettatore, sia come artista), di chi era presente solo con il pensiero e di chi, usando il gergo alpino, è “andato avanti”. Tutte indissolubilmente unite “sull’ali rosee” della musica, «l’arte gentile, la primigenia figlia del cuore umano, nata col primo amore, col primo dolore» (Ambrogio Bazzero).
MOZART Requiem - 31 luglio 2020 «Vorrei seguire il vostro consiglio, ma come riuscirvi? Ho il capo frastornato, conto a forza, e non posso levarmi dagli occhi l’immagine di questo incognito. Lo vedo di continuo esso mi prega, mi sollecita, ed impaziente mi chiede il lavoro. Continuo, perché il comporre mi stanca meno del riposo.
Altronde non ho più da tremare. Lo sento a quel che provo, che l’ora suona; sono in procinto di spirare; ho finito prima di aver goduto del mio talento. La vita era pur si bella, la carriera s’apriva sotto auspici tanto fortunati, ma non si può cangiar il proprio destino. Nessuno misura i propri giorni, bisogna rassegnarsi, sarà quel che piacerà alla provvidenza, termino, ecco il mio canto funebre, non devo lasciarlo imperfetto.» Così, nel settembre 1791, Mozart avrebbe scritto (il condizionale è d’obbligo visto che l’autenticità di tale lettera è tuttora fonte di dibattito, al pari dell’identità del misterioso committente) all’amico librettista Lorenzo Da Ponte a proposito del Requiem, forse intuendo già che la sua morte, avvenuta il 5 dicembre dello stesso anno, avrebbe condannato il componimento all’eterna incompiutezza. Eppure, per quanto sia stata successivamente terminata da Franz Xaver Süssmayr, è proprio il sentimento di sospensione che pervade la Messa di requiem in Re minore K 626 la chiave per spalancare quell’indefinibile orizzonte che, citando Grażyna Miller, si staglia fra la vita e la morte. Chiamato a portare per la prima volta in Arena l’ultimo capolavoro di Mozart, il M° Armiliato conferisce alla concertazione una sensibilità spirituale che riesce a coniugare la grandiosità della composizione all’intimo raccoglimento che si addice a una serata concepita per ricordare le vittime del Covid-19. L’orchestra areniana risulta sempre nitida e partecipe, così come (grazie al Tuba mirum e al Recordare) emerge con elegante precisione il quartetto di solisti, composto dal soprano Vittoria Yeo, dal mezzosoprano Sonia Ganassi, dal tenore Saimir Pirgu e dal basso Alex Esposito. Ma, l’anello portante dell’esecuzione (in senso letterale e figurato, vista la distribuzione dei sui componenti) è il Coro areniano, preparato come sempre dal M° Vito Lombardi, che affronta e vince la sfida con una professionalità e una dedizione invidiabili, dato che la posizione circolare (l’unica che permette di rispettare il distanziamento sanitario) è una soluzione visivamente suggestiva, ma tutt’altro che facile dal punto di vista canoro. Fra le pietre secolari dell’Arena, si snodano così l’adagio Requiem aeternam (l’unica parte interamente firmata da Mozart) e l’allegro Kyrie (coro), la Sequentia (all’interno della quale si stagliano il maestoso Dies irae, il grave Rex tremendae, l’andante Confutatis e il celeberrimo larghetto Lacrimosa), l’Offertorium, il Sanctus, il Benedictus, l’Agnus Dei e la Communio (Lux aeterna). Difficile trattenere la commozione da parte di un pubblico tanto caloroso quanto numeroso (senza contare le varie autorità cittadine, dal sindaco al vescovo, e provinciali), premiato alla fine con un fuori programma mozartiano (l’Ave Verum Corpus K 618) e due bis, ossia il Dies Irae e il Lacrimosa (divenuto il simbolo popolare dell’intero Requiem, nonostante Mozart ne abbia scritto solo le prime otto battute).
Le Stelle dell’Opera - 1° agosto 2020 Si scrive Le Stelle dell’Opera, si legge Anna Netrebko & Friends. Difatti la superstar russa è il fulcro attorno a cui si articola l’intero gala, da un direttore che sa valorizzare al massimo la diva (Marco Armiliato) a un cast composto da artisti che si sono già brillantemente esibiti in numerose occasioni insieme al soprano originario di Krasnodar. Con il Prologo di Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (“Si può? Si può?”), apre le danze il baritono Ambrogio Maestri, beniamino dell’Arena che conferma le proprie capacità mimiche, vocali e comunicative, mentre il mezzosoprano Ekaterina Gubanova inaugura l’ampio segmento dedicato a Giuseppe Verdi eseguendo con trasporto la canzone di Azucena “Stride la vampa” (da Il Trovatore). È quindi il turno del tenore Yusif Eyvazov, che affronta la scena e la romanza di Riccardo di Un ballo in maschera (“Forse la soglia attinse…. Ma s’è m’è forza perderti”) con intima partecipazione e raccoglimento. Il timbro è sempre peculiare, ma la pronuncia linguistica ottima e la crescita artistica innegabile. Giunge finalmente al centro dell’anfiteatro la tanto attesa Anna Netrebko, la quale si produce in un “Tu che le vanità” da autentica tigre del palcoscenico; il piglio risulta più vicino a Turandot che a Elisabetta di Valois, ma l’espressività è impetuosa e il pubblico va in visibilio.
Il tempo dell’emozionante Sinfonia de I vespri siciliani (opera per altro mai eseguita in Arena, dettaglio che ne rende l’ascolto assai prezioso, complici l’ispirata direzione di Armiliato e la splendida prova dell’Orchestra) e si torna a Don Carlo grazie all’aria della Principessa di Eboli “O don fatale, o don crudel”, che trova adeguata corrispondenza nel timbro grintoso della Gubanova. Eyvazov dimostra di non temere la cupa fama che circonda La forza del destino (titolo che in Arena è sinonimo di incidenti) e risolve con commovente adesione “La vita è inferno all’infelice…. O tu che in seno agli angeli”, prima di lasciare nuovamente i riflettori alla Netrebko, che si serve della sortita di Adriana Lecouvreur (“Io son l’umile ancella”) per ribadire tanto il proprio indiscutibile status di primadonna quanto la capacità di esibire raffinatezze canore da consumata stilista. La briosa sinfonia donizettiana di Don Pasquale spiana la strada al primo duetto: “Quanto amore! Ed io spietata” (da L’elisir d’amore) che spalanca una porta nel passato, riportando la Netrebko ai tempi in cui era un’Adina di riferimento (pepata e leggiadra), amabilmente spalleggiata dall’irresistibile complice Dulcamara/Maestri. La serata si conclude ufficialmente sulle note del capolavoro di Umberto Giordano, Andrea Chénier, al quale il tenore azero attinge per l’Improvviso (“Un dì all’azzurro spazio”), Ambrogio Maestri per il tormento introspettivo di “Nemico della patria” e la coppia Netrebko-Eyvazov per il travolgente duetto finale “Vicino a te s’acqueta”, che li vide trionfare insieme alla Scala nel 2017 e che sancisce la loro nuova vittoria in Arena. Applausi scroscianti e apprezzato bis con il Quartetto "Bella figlia dell'amore" dal Rigoletto.
Crediti fotografici: Ennevi Foto per la Fondazione Arena di Verona Nella miniatura in alto: il maestro Marco Armiliato Sotto: una stupenda panoramica di Ennevi Foto con il Coro in primo piano Al centro: i saluti finali dopo l'esecuzione del Requiem di Mozart. Da sinistra Vittoria Yeo, Sonia Ganassi, Marco Armiliato, Saimir Pirgu, Alex Esposito Nella miniatura al centro: il soprano Anna Netrebko Sotto in sequenza: la Netrebko con Ambrogio Maestri; Ekaterina Gubanova; e ancora la Netrebko con Yusif Eyvazov In fondo: i saluti finali delle "Stelle dell'Opera"
|
< Torna indietro
Parliamone
|
Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
...prosegui la lettura
|
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
...prosegui la lettura
|
|
Opera dall Estero
|
Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
...prosegui la lettura
|
|
Personaggi
|
Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
...prosegui la lettura
|
|
Echi dal Territorio
|
Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
...prosegui la lettura
|
|
Jazz Pop Rock Etno
|
Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Ovest
|
Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
...prosegui la lettura
|
|
Jazz Pop Rock Etno
|
Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Centro-Nord
|
Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
...prosegui la lettura
|
|
Eventi
|
Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Ovest
|
... e il Coro fa 90!
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Siamo a Passy e correva l’anno 1863: dopo aver finito di comporre il suo ultimo "péchés de veillesse" La Pétite Messe Solennelle, così il Gioachino Rossini infiorettava lo spartito musicale: «Bon Dieu - La voilà terminée cette pauvre petite Messe. Est-ce bien de la musique Sacrée que je viens de faire ou bien de la Sacrée Musique? J’etais né
...prosegui la lettura
|
|
Opera dal Nord-Est
|
Ballo in maschera suggestivo
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Uno scorcio di stagione 2023 col botto quella del Teatro Filarmonico con la rappresentazione di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi: la regista Marina Bianchi firma un allestimento classico del Teatro Regio di Parma con le ritrovate scene del 1913, dipinte da Carmignani. Fondali e principali di carta, dallo straordinario effetto tridimensionale,
...prosegui la lettura
|
|
Questo sito supporta PayPal per le transazioni con carte di credito.
Gli Amici della Musica giornale on-line dell'Uncalm
Via San Giacomo 15 - 44122 Ferrara (Italy)
direttore Athos Tromboni - webmaster byST
contatti: redazione@gliamicidellamusica.it - cell. +39 347 4456462
Il giornale č iscritto al ROC (Legge 249/1997) al numero 2310
|
|