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Il trionfo dell'Amneris di Veronica Simeoni e la riflessione sul colonialismo di Valentina Carrasco |
Aida ai tempi degli oleodotti |
servizio di Valentina Anzani |
Pubblicato il 13 Agosto 2021 |
MACERATA, 12 agosto 2021 – L’Aida in scena sul palcoscenico maceratese è stata insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica in onore dei 100 anni di spettacoli in Sferisterio, e la qualità dell’allestimento non avrebbe potuto meglio celebrare tale importante ricorrenza. La regia di Valentina Carrasco - con le scene di Carles Berga, chevalorizzano al meglio l’immenso palcoscenico, e i costumi di Silvia Aymonino dai fini riferimenti storici, ideologici e culturali - ha fatto dell’opera uno strumento di riflessione sul colonialismo e i suoi deleteri effetti. Su queste dinamiche sociali e culturali, pur applicabili a innumerevoli epoche e storie di conquiste e conquistatori, Carrasco ambienta l’umanissimo dramma di amore non corrisposto, gelosie e implicazioni politiche in una Menfi di inizio Novecento. Indiscussa protagonista dell’allestimento è l’Amneris di Veronica Simeoni nei panni di una Lady Mary della Downtown Abbey d’Egitto, raffinata e nobile nella figura così come nella sua resa vocale. In un allestimento come questo, con una regia concentrata sui movimenti delle masse e sul colpo d’occhio dalle grandi distanze, e dunque poco attenta alle minime interazioni di recitazione tra cantanti (ma forse non potrebbe essere altrimenti, date le dimensioni dell’arena), Simeoni riesce comunque a far parlare il corpo, mettendo in primo piano una fisicità che è un tutt’uno con la sua emissione vocale, e che dà all’interprete un’identità specifica di grande impatto e in pieno contrasto con l’Aida di Maria Teresa Leva: se l’una è algida ed elegante, l’altra è tutto sangue. Leva ha tanta voce, acuti solidi e un bel fraseggio che spesso commuove, soprattutto nell’apertura del Terzo Atto.
Il tenore Luciano Ganci è un Radamès pavarottiano anche nel porgere a volte poco misurato del suono, ma la rotondità penetrante del bel timbro ne fanno un interprete prezioso. Alessio Cacciamani interpreta il sacerdote egizio Ramfis con voce piena e gravi ben sostenuti e perfettamente udibili anche nei più delicati pianissimi. Completano il cast Marco Caria nei panni di Amonasro, re Etiope e padre di Aida, e Fabrizio Beggi, il Re egizio, entrambi convincenti e apprezzati. Il maestro Francesco Lanzillotta dirige con sobrietà l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, riuscendo a trovare un perfetto equilibrio tra le imponenti dimensioni del luogo e i tempi richiesti dall’opera verdiana. Di particolare effetto sono state anche le scene corali, sia per l’oculato dispiegamento di comparse e ballerini, sia per la qualità degli interventi del Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” (maestro del coro, Martino Faggiani), specialmente quella dedicata alla preghiera a Fhtà, con Maritina Tampakopoulos notevole nel ruolo della Sacerdotessa.
È sulle note della marcia trionfale che viene proposto (nelle coreografie di Massimiliano Volpini) con maggiore enfasi il trionfo dell’invasore che porta modernità e tecnologia, con un iperrealismo nella rappresentazione - soprattutto della violenza - che ha fatto sollevare proteste da qualche spettatore tra i più tradizionalisti. È qui che emergono le contraddizioni di un colonialismo che deride l’oppresso nella sua fame, che gli impone un’istruzione, che ne sfrutta le risorse, che lo sveste dei suoi abiti rivestendolo dei propri, che si impossessa di una cultura “altra” feticizzandola e delegittimandola. Ed è qui che si impone la profonda riflessione operata da Carrasco (in linea con i più aggiornati temi di riflessione geopolitica) sull’imposizione da parte dell’invasore di quelle che possono apparire migliorie (come infrastrutture, trasporti, istruzione, sanità), che però vanno di pari passo con lo sfruttamento delle risorse e delle popolazioni autoctone. Sono tutte pratiche che causano l’impoverimento del conquistato e la sua dipendenza economica rispetto al conquistatore, a dispetto di tante frasi ripetute a sproposito, secondo cui un certo colonialismo ha fatto anche del bene perché ha portato progresso tecnologico in determinate regioni: in realtà non è così, soprattutto quando il progresso è finalizzato all’ottimizzazione dei processi di depauperamento del territorio occupato. E infatti l’oleodotto costruito dal conquistatore dell’Aida di Carrasco finisce per deturpare il territorio e danneggiare il clima. In questo senso la coraggiosa produzione maceratese ci ricorda quale dovrebbe essere il valore dell’opera e del teatro di oggi, ossia strumenti che possano ancora muovere valide ed efficaci critiche al mondo contemporaneo, e in questo sta il suo meritato successo e plauso.
Crediti fotografici: Alfredo Tabocchini per il Macerata Opera Festival Nella miniatura in alto: la protagonista Maria Teresa Leva (Aida) Sotto in sequenza: Luciano Ganci (Radames); Marco Caria (Amonasro) e Maria Teresa Leva; panoramica sulla scenografia di Carles Berga e i costumi di Silvia Aymonino Al centro: Maria Teresa Leva, Marco Caria, Fabrizio Beggi (il Re egizio) e Veronica Simeoni (Amneris) Sotto: ancora la Simeoni all'inizio del secondo atto In fondo: una bella panoramica sull'intero allestimento maceratese
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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Opera dal Nord-Ovest
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... e il Coro fa 90!
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Siamo a Passy e correva l’anno 1863: dopo aver finito di comporre il suo ultimo "péchés de veillesse" La Pétite Messe Solennelle, così il Gioachino Rossini infiorettava lo spartito musicale: «Bon Dieu - La voilà terminée cette pauvre petite Messe. Est-ce bien de la musique Sacrée que je viens de faire ou bien de la Sacrée Musique? J’etais né
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Opera dal Nord-Est
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Ballo in maschera suggestivo
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA - Uno scorcio di stagione 2023 col botto quella del Teatro Filarmonico con la rappresentazione di Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi: la regista Marina Bianchi firma un allestimento classico del Teatro Regio di Parma con le ritrovate scene del 1913, dipinte da Carmignani. Fondali e principali di carta, dallo straordinario effetto tridimensionale,
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