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Il capolavoro di Georges Bizet ha dato avvio al 96° Festival dell'Arena di Verona |
Carmen poco convincente |
servizio di Athos Tromboni |
Pubblicato il 23 Giugno 2018 |
VERONA - Piatto, piatto, piatto. La Carmen di Bizet che ha inaugurato la stagione dell’Arena di Verona si è manifestato come spettacolo piatto. Scene e abiti scontavano una sorta di tono-su-tono vagamente grigioverde, le luci erano in sintonia con l’appiattimento del contrasto cromatico voluto dal regista Hugo De Ana (autore anche di scene e costumi) e l’esecuzione musicale è rimasta fedele a questo imperativo. Tutto piatto. Lo sforzo sembrava quello di meravigliare senza che nessuna meraviglia venisse estratta dal proverbiale cappello a cilindro: in questo senso le sorprese promesse alla vigilia sono andate deluse. De Ana ha confezionato una Carmen ispirandosi alle più conclamate “zeffirellate” (abbiamo rispetto e stima per Franco Zeffirelli, l’aggettivo non vuole essere dispregiativo, ma significante) e ha riempito il vasto palcoscenico dell’anfiteatro con casse, cassette, cassettoni, seggiole, transenne, con camion e camionette che vanno e vengono, cavalli che scalpitano, sidecar e biciclette che transitano, fontane luminose e coriandoli che fanno scattare gli applausi del popolo e generano fastidio per l’intenditore. Unica vera idea degna di apprezzamento, l’uso del wallpaper didascalico e ornamentale che veniva proiettato sulla gradinata dietro il palcoscenico: un “giornale murale” fatto coi potenti proiettori dell’Arena di Verona, curati dal projecting-designer Sergio Metalli: per il primo e quarto atto l’effetto è stato bellissimo, per il secondo e il terzo - invece - piuttosto distraente, Quasi inesistenti (o comunque quasi invisibili) le coreografie di Leda Lojodice con danzatrici e danzatori relegati per lo più ai lati (bui) del palcoscenico; e sottomesse al piatto piatto piatto incedere della scelta registica anche le luci del pur bravo Paolo Mazzon. La serata ha registrato il tutto esaurito ed è cominciata in ritardo di circa un quarto d’ora, per un rallentamento dell’afflusso dovuto ai controlli fatti col passaggio degli spettatori in fila indiana dentro le porte del metal-detector poste all’esterno dell’Arena; poi al ritardo hanno contribuito anche la deposizione di un mazzo di rose rosse sulla poltrona n.32 per richiamare alla memoria collettiva i femminicidi perpetrati dall’inizio dell’anno ad oggi, quindi il breve ma appassionato ringraziamento alle maestranze e agli artisti della sovrintendente Cecilia Gasdia - applauditissima da un popolo di melomani che la ricorda splendida protagonista di varie opere in Arena - e la commemorazione del 50° anniversario della scomparsa dell'indimenticato Tullio Serafin, primo direttore della stagione areniana nel 1913; per questo omaggio l’Arena ha provveduto alla diffusione a volume sostenuto del brano audio ormai storico, dove Serafin dirige il concertato “Guerra guerra guerra” dell’Aida. A seguire tutto ciò, lettura in italiano e tedesco del messaggio augurale del presidente Sergio Mattarella (in platea era presente la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati). Quindi l’Inno di Mameli, con il coro che entra imponente, vestendo una mantella nera allo scopo di non mostrare i costumi durante l’inno cantato.

  
E finalmente il via alla rappresentazione: erano le 21,35. Il tempo di esecuzione si è dilatato fino a oltre l’una e mezza della notte a causa anche di un prolungamento del primo intervallo per una pioggerella che si è messa a schizzare (qualche schizzo dalla proverbiale “nuvoletta di Fantozzi”, nulla di più) appena finito il primo atto dell’opera. Serata prima fresca e poi decisamente fredda, al punto da stimolare l'uscita di non pochi spettatori anzitempo dopo la mezzanotte. Fin qui la cronaca. Il regista Hugo De Ana pospone la Carmen all’anno 1930, quando sono in atto in Spagna sommosse e rivolgimenti sociali che porteranno - nel 1936 - allo scoppio della guerra civile fra nazionalisti di destra (franchisti) e repubblicani d’ispirazione marxista: sulla ouverture entrano i gendarmi sospingendo e percuotendo un uomo incappucciato, poi lo fucilano. Sembra essere l’epilogo della storia, non scritto dai librettisti Henri Meilhac e Ludovic Halévy, dove l’incappucciato è il femminicida Don José passato dalla divisa di dragone agli stracci del contrabbandiere omicida. In tale clima di violenza sociale si svolge tutta la messinscena dell’opera ma appare chiaro che trattasi di finzione forzata, recitata, e non di interpretazione viscerale come sarebbe possibile con un soggetto come Carmen e i personaggi che la contornano. E così si arriva allo spettacolo piatto piatto piatto. Neanche i movimenti delle masse (coro, mimi, cavallerizzi) contribuiscono a rendere emozionante lo spettacolo, anzi il più delle volte sembrano ostacolati dalla stra-abbondanza delle suppellettili e degli attrezzi di scena che riducono lo spazio agibile per gli spostamenti.


Sotto l’aspetto musicale, non contribuisce a sollevare le sorti di questa Carmen neanche il volonteroso direttore Francesco Ivan Ciampa (debuttante sul podio dell’anfiteatro dopo aver guadagnato meritati galloni di conductor nelle recenti stagioni invernali del Teatro Filarmonico) che seppure molto attento a sostenere il canto di solisti e coro, non osa andare oltre la ricerca di suoni flautati e ricchi di sfumature timbriche, una scelta lodevole per il teatro al chiuso ma debole per l’opera sotto il cielo aperto. Disciplinata e precisa, comunque, l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona. La protagonista Anna Goryachova non ha impressionato il pubblico: bella la voce, bella lei, ma il regista le ha fatto recitare una parte dove veniva assolutamente bandita ogni manifestazione di sensualità; in più a noi è sembrato che la sua vocalità sia più affine a quella di un soprano falcon, piuttosto che di un mezzosoprano vero necessario per la Carmen sotto il cielo aperto, per la quale i suoni centrali e gravi del registro occorre siano emessi su fiati sostenuti e volume appropriato. La Goryachova ha scelto i propri tempi personali nelle arie solistiche, per cui ha dato l’impressione di non seguire la bacchetta, ma di trascinarla. E comunque la sua è stata una Carmen poco convincente. Ottima a nostro avviso la Mariangela Sicilia (Micaela) il cui canto morbido è pregevole ed è un vero scrigno per la parte; scontava l’inesperienza nel ruolo, e qualche suono acuto è risultato forzato, ma non c’è dubbio che sia stata, con il tenore, la migliore della serata. Giusto il tenore: l’americano Brian Jagde diventerà (è già diventato) un beniamino del pubblico dell’Arena perché il suo canto è dotato di squillo, ma anche di coloriture delle mezzevoci che fanno rammentare i migliori Don José passati per l’anfiteatro: non spara solo note di petto, sa fare il falsetto e sa anche adoperarlo, quando deve sostenere (come scelta interpretativa) un ammorbidimento del canto e dell’acuto. Piuttosto anonimo invece l’ Escamillo di Alexander Vinogradov: recita bene ma non fa emergere nel canto quella personalità controversa e affascinante che trasforma il personaggio in protagonista al pari di Carmen. Molto bravi tutti i comprimari, Ruth Iniesta (Frasquita), Arina Alexeeva (Mercédès), Davide Fersini (Dancairo), Enrico Casari (Remendado), Luca Dall’Amico (Zuniga) e Biagio Pizzuti (Moralès).

Ottimi il coro diretto da Vito Lombardi e anche il coro di voci bianche A.Li.Ve. diretto da Paolo Facincani. Al termine dello spettacolo applausi calorosi per il tenore Jagde e il soprano Sicilia, applausi per gli altri e qualche fischio insistito all’indirizzo del regista e del suo staff, responsabili dell’allestimento. Fischi cercati, ottenuti, meritati. Repliche 29 giugno, 6, 11, 17, 21 luglio, 3, 9, 12, 22, 25, 28, 31 agosto.
Crediti fotografici: Foto Ennevi per la Fondazione Arena di Verona – Festival 2018 Nella miniatura in alto: il regista argentino Hugo De Ana Sotto: panoramica sull’allestimento Al centro in sequenza, le voci principali: Mariangela Sicilia (Micaela); Brian Jagde (Don José); Alexander Vinogradov (Escamillo); Anna Goryachova (Carmen) In fondo: il duello fra Escamillo e Don José (atto III) e la scena finale con Carmen e Don José (atto IV) Sotto: altra panoramica sull’allestimento
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Rigoletto adesso č un clown
intervento di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (Usa), Dorothy Chandler Pavilion 12 giugno 2025 - È impossibile essere amanti della musica e rimanere indifferenti al piacere di ascoltare le note di Rigoletto dal vivo in un teatro. Sebbene non sia trascorso molto tempo dalla sua ultima rappresentazione al Dorothy Chandler Pavillion, sede della compagnia di Los Angeles "LA Opera" (l'ultimo Rigoletto andò in scena nel 2018), non si tratta di un titolo rappresentato con frequenza in questo luogo. Le uniche altre produzioni degne di nota sono state quelle delle stagioni 1993, 2000 e 2010. Quest’opera in tre atti, con musica di Giuseppe Verdi (1813-1901) e libretto di Francesco Maria Piave, è tratta da "Le roi s’amuse" di Victor Hugo. Considerata uno dei primi capolavori del periodo centrale del compositore, Rigoletto si scontrò con la censura austriaca che controllava i teatri dell’Italia settentrionale al momento della sua prima rappresentazione alla Fenice di Venezia dove ebbe la sua prima assoluta l’11 marzo 1851. Ironia della sorte, le ragioni della sua censura
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Opera dal Centro-Nord
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Matrimonio in camera da letto
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - L'allestimento di Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa su libretto di Giovanni Bertati ha chiuso la stagione d'opera del Teatro Comunale "Claudio Abbado" con un vero successo di pubblico: sia per la presenza di tanti spettatori in platea e nei palchi, sia per il calore con cui è stata salutata la recita a fine serata. La produzione era il
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Opera dal Nord-Est
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Tosca sugli spalti di San Giusto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Castello di San Giusto. Non è l’Arena di Verona e men che meno Castel Sant’Angelo, ma gli spalti di San Giusto, le pietre antiche che contornano il grande piazzale delle Milizie, suscitano nella Tosca di Giacomo Puccini, in scena a Trieste, il senso di incombenza del pericolo, della morte che la musica del grande compositore regala al pubblico,
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Echi dal Territorio
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Torna la rassegna Tutte le Direzioni Estate
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Torna l'estate e, come ogni anno, torna anche la programmazione "balneare" del Gruppo dei 10: Tutte le direzioni in summertime 2025, la canonica rassegna estiva conterà quest'anno sei appuntamenti, dal 6 luglio al 12 settembre che si svolgeranno per due concerti nella consolidata location del Bar Ragno di Comacchio in via Cavour 1
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
servizio di Rossana Poletti (13 giugno 2025) FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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Opera dall Estero
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L'Incoronazione di Poppea piace
servizio di Ramón Jacques FREE
BOGOTÁ (Colombia), Teatro Mayor Julio Mario Santo Domingo - L’Incoronazione di Poppea (SV 308) è l’ultima composizione operistica di Claudio Monteverdi (1567–1643), autore italiano a cui si attribuisce il merito di aver contribuito alla nascita dell’opera lirica. La sua lunga carriera, che lo vide impegnato come direttore di coro (fu maestro di cappella
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Opera dall Estero
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Tannhäuser torna a Houston
servizio di Ramón Jacques FREE
HOUSTON (USA) - Grand Opera. Wortham Theatre Center. La Houston Grand Opera ha concluso con successo un’altra stagione con Tannhäuser, un’opera in tre atti con musica e libretto in tedesco di Richard Wagner (1813-1883). Come la maggior parte delle sue opere, Tannhäuser trae ispirazione da leggende medievali tedesche. La quinta opera
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Opera dal Centro-Nord
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Der junge Lord ovvero l'antitesi
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - In occasione dell'87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, abbiamo avuto l'opportunità di immergerci nell'intrigante universo di Der junge Lord, un'opera in due atti che porta la firma di Hans Werner Henze. Composta su libretto di Ingeborg Bachmann, liberamente ispirato alla novella di Wilhelm Hauff Der Affe als Mensch ("La scimmia come
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Eventi
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Festival Puccini 2025 e... 2026
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut.
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Opera dal Nord-Ovest
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Carmen delle parole e delle note
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Con Carmen di Georges Bizet, l’Opera Carlo Felice di Genova ha proseguito la sua Stagione Lirica 2024-2025 mandando in scena l’ottavo titolo in cartellone. Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella di Prosper Mérimée, Carmen è tra i titoli più celebri e popolari dell’intero repertorio
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Opera dall Estero
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Giulio Cesare a Berkeley
servizio di Ramón Jacques FREE
BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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Vocale
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Opera dal Centro-Nord
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Giselle around Le Villi
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Opera dal Nord-Est
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Enkbath grande Rigoletto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. E’ stato un Rigoletto come non lo si vedeva da anni, quello andato in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un cast eccezionale ha animato il palcoscenico del debutto. Daniel Oren ha diretto l’Orchestra del Verdi con straordinaria maestria, attento a tutte le sfumature della splendida musica del
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Classica
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Zangiev/Gadijev accoppiata vincente
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Due opere monumentali della musica russa, lontane nel linguaggio ma accomunate da una tensione emotiva profonda, si incontrano in un’unica serata: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Prokof’ev e la Sesta sinfonia di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, la celebre Patetica. Da un lato, un’esplosione di energia, una scrittura virtuosistica al
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
FREE
FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Eventi
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Il nuovo cartellone del Regio
redatto da Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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Opera dal Centro-Nord
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Un Falstaff maturo e autoritario
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Echi dal Territorio
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Vivaldi e il mandolino
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Cosė fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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Personaggi
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Ferrara e Vivaldi connubio in musica
redatto da Edoardo Farina FREE
È il quarto anno consecutivo che il maestro Federico Maria Sardelli è presente nel cartellone musicale del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Questa volta ha proposto al pubblico estense una Serenata a tre che è praticamente una pagina dimenticata del catalogo del "Prete Rosso". Sardelli è direttore d'orchestra, compositore,
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Vocale
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Serenata d'amore torna a cantare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima esecuzione assoluta in tempi moderni di una pagina musicale molto bella di Antonio Vivaldi, la Serenata a tre RV 690, ha richiamato nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" un buon numero di spettatori ed estimatori della musica del "prete rosso", tanto da registrare praticamente il tutto esaurito. Ancora una volta il majeuta è
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Classica
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Il ritorno dei Cardelli
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il ritorno dei Cardelli. Sembra quasi il titolo di una saga, e tale parrebbe se si considerasse la regolarità con cui da un paio di lustri i recital solististici di Matteo (pianoforte) o di Giacomo (violoncello), nonché i concerti in Duo, fanno registrare una loro presenza nelle rassegne cameristiche di Ferrara. Stavolta, per gli appuntamenti dei
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