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Verona, ecco com'č andata nel 'dittico verdiano' di mezz'estate |
Traviata e Aida ulteriori cronache |
servizio di Nicola Barsanti |
Pubblicato il 20 Agosto 2019 |
VERONA – Una serie di fortunate circostanze, nonché di squisiti incontri, ha reso possibile la mia presenza al 97° Festival Lirico dell’Arena per assistere a varie rappresentazioni e iniziare a mia volta la collaborazione con Gli Amici della Musica.Net come critico musicale. Prima di addentrarmi nei dettagli delle recite, è d’uopo ringraziare il critico musicale e stimatissimo amico Simone Tomei, senza il quale, probabilmente, non avrei mai avuto l’occasione di avvicinarmi a questo magico mondo che, come una scintilla, ha acceso in me una passione travolgente nei confronti del melodramma.
La Traviata – 17 agosto 2019 Con La Traviata Giuseppe Verdi chiude la sua trilogia popolare, portando sul palco, dopo il gobbo Rigoletto e la spietata Azucena del Trovatore, un’altra emarginata sociale: la cortigiana Violetta Valéry, ispirata alla protagonista del dramma di Alexander Dumas La Dame aux camélias. Dopo il terzo colpo di gong (tradizione che, da oltre un secolo, consacra l’Arena all’inizio dell’opera), il capolavoro verdiano prende vita nell’ultima produzione firmata da Franco Zeffirelli (con costumi di Maurizio Millenotti), che, prima della struggente sinfonia del preludio, mostra una processione funebre accompagnata da cupi rintocchi di campana. Tale scelta avvia una sorta di flashback che segue il percorso che condurrà Violetta dalla malattia alla morte. Un destino accelerato dal dispiacere infertole sia dalla crudele richiesta di Giorgio Germont (che le intima di rinunciare al figlio Alfredo al fine di salvaguardare l’imminente matrimonio della sorella di quest’ultimo), sia della straziante umiliazione subita per mano dell’amato alla festa dell’amica Flora: un momento di pura tensione che si conclude con le toccanti parole del libretto di Francesco Maria Piave “di sprezzo degno se stesso rende / chi pur nell’ira la donna offende”.
Complici i colori e le luci giostrati da Paolo Mazzon, l’impianto scenico risulta grandioso, passando (tramite un sensazionale cambio a vista) dall’imponenza della dimora della Valéry alla sfavillante casa di Flora. Il cast principale vede il ritorno del soprano Lisette Oropesa (Violetta Valéry) e del tenore Vittorio Grigolo (Alfredo Germont), le cui rispettive prove confermano le impressioni già riscontrate nella recita del 1° agosto scorso (leggi qui la recensione). Insieme a loro Leo Nucci riprende per l’ultima volta (nell’ambito del 97° Festival Lirico Areniano) il ruolo paterno di Giorgio Germont, confermandosi un artista ormai da giudicare più sul piano del carisma scenico che dal punto di vista prettamente vocale. Fra i rinomati comprimari spiccano l’Annina di Daniela Mazzucato e la Flora di Clarissa Leonardi, spalleggiate da Alessandro Spina (Dottor Grenvil), Nicolò Ceriani (Barone Douphol), Dario Giorgelè (Marchese d’Obigny), Max René Cosotti (Giuseppe), Marcello Nardis (Gastone di Letorières) e Stefano Rinaldi Miliani (Domestico/Commissionario). Grande successo per il corpo di ballo (all’interno del quale si distingue la prima ballerina Elena Andreoudi), la cui danza raggiunge apice fra scoppi di coriandoli, immortalando una festa parigina degna di essere definita tale. Molto apprezzato anche il ruolo fondamentale svolto dal Coro sotto la direzione del M° Vito Lombardi.
Precisa e puntuale la concertazione del M° Daniel Oren, il quale sa muovere magistralmente il suo vibrante e talvolta impetuoso palmo della mano sinistra, esplicando quella lezione di Arturo Toscanini secondo cui le braccia sono l’estensione della mente e, se il braccio destro controlla il ritmo, il sinistro è pura espressione del cuore. Grandi ovazioni e consensi da parte di un pubblico calorosissimo, al quale Oren ha concesso il bis del "Brindisi".
Aida – 18 agosto 2019 Dopo Murat Karahan, Mikheil Sheshaberidze, e Samuele Simoncini, giunge il turno di Carlo Ventre nei panni di Radamès, ruolo che interpreta regolarmente dal 2008 in ogni edizione areniana di Aida con somma soddisfazione del pubblico. Pubblico che non perde occasione per manifestare il proprio apprezzamento verso lo squillo, la potenza timbrica e il piglio indomito di cui il tenore uruguaiano ammanta il prode condottiero egizio. A contendersi il suo amore, due leonesse (anzi due Sekhmet, se dovessimo appellarci all’antico pantheon del Nilo) del palcoscenico come Maria José Siri (Aida) e Violeta Urmana (Amneris), pronte a sfoderare gli artigli dietro l’aura di una garbata conversazione senza mai cedere al bamboleggiamento. Forte di oltre cento recite nel ruolo della principessa etiope, la Siri restituisce un’eroina volitiva e sfaccettata, sorretta da una linea di canto partecipe ed elegante. Non da meno la Urmana, capace di passare senza batter ciglio da rivale agguerrita (che soppesa silenzi, pause e parole con tutta la sicurezza dell’interprete d’alta classe) a mattatrice drammatica assoluta nella grande scena del giudizio del quarto atto.
Al netto di un timbro piuttosto chiaro rispetto ai tonanti e cupi re etiopi a cui ci ha abituato la tradizione areniana, Mario Cassi veste l’assisa di Amonasro giocando con intelligenza sulle proprie peculiarità vocali e sul fraseggio, nonché trovando una migliore espressività nella zona medio alta del rigo. Diciamo che, nella sua interpretazione, il personaggio sembra più il fratello maggiore che non il padre di Aida, ma va comunque considerato che si tratta di un debutto assoluto nella parte. Fugati i timori di un esordio areniano che l’aveva visto piuttosto a disagio, Krzysztof Bączyk si conferma un Re di grande efficacia vocale e scenica (forte anche di un’altezza non indifferente), al contrario del Ramfis di Gianluca Breda, basso funzionale per le parti di contorno d’estrazione popolare, ma troppo aspro e ruvido per restituire appieno la sacrale dignità del Gran Sacerdote. Completavano con onore il cast il Messaggero del veterano Carlo Bosi e la Sacerdotessa di Yao Bo Hui. Come Il lutto si addice ad Elettra, Aida si addice alle corde direttoriali di Francesco Ivan Ciampa, la cui bacchetta bilancia senza apparente sforzo la buca orchestrale e la compagine artistica, dalla serrata concitazione dei concertati alla trasognata malinconia dei frangenti più intimi. Nuovamente ineccepibile il Coro della fondazione Arena di Verona. Successo pieno per gli interpreti e per lo spettacolo, che porta la firma di Gianfranco De Bosio, con luci di Paolo Mazzon e coreografe di Susanna Egri, in cui emergono i primi ballerini Eleana Andreoudi, Mick Zeni e Alessandro Macario. Successo caloroso di pubblico.
Crediti fotografici: Foto Ennevi per la Fondazione Arena di Verona Nella prima miniatura in alto: il maestro Vito Lombardi, direttore del Coro Fondazione Arena di Verona Nella seconda miniatura sotto: il soprano Lisette Oropesa (Violetta Valery in Traviata) Sotto in sequenza: il balletto delle zingarelle nel secondo atto della Traviata; i saluti finali del cast della Traviata Nella terza miniatura sotto: il tenore Carlo Ventre in Aida (Radamès) Sotto in sequenza: Violeta Urmana (Amneris) con Maria José Siri (Aida); Mario Cassi (Amonasro); la prima ballerina Eleana Andreuodi nel balletto del secondo atto di Aida
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Il Turco conquista Rovigo
intervento di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una sorta di "esegesi" aveva preceduto l'andata in scena di Il turco in Italia, libretto di Felice Romani musica di Gioachino Rossini; e l'interprete critico della verità rivelata era stato il regista Roberto Catalano che aveva comunicato in una nota di regia che «... la necessità è stata quella di intercettare nel ruolo di Fiorilla il tratto universale di un'umanità vittima di stimoli costanti, per cercare di dare al suo personaggio non l'eccezione dell'essere umano "guasto" che va aggiustato, ma quella di una vittima perfetta sulla cui fragilità è possibile lucrare. Ecco perché in questa drammaturgia il personaggio del Poeta (Prosdocimo, ndr) a caccia della sua storia "sfruttando" le vite degli altri, vestirà i panni di un creativo senza scrupoli ...» Ci sarà riuscito il regista, nel Teatro Sociale di Rovigo, a dimostrare questa sua "esegesi"? O tutto è rimasto sulla carta, come sua e personale testimonianza d'intenti e basta? Oggi, nelle regie cosiddette moderne, il capovolgimento del paradigma è ormai una costante
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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Opera dal Centro-Nord
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Un Barbiere un po' cosė...
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si veste di attualità, attraverso una lettura piuttosto singolare, ma non del tutto dissonante dalle intenzioni musicali e librettistiche, nell’allestimento andato in scena al Teatro del Giglio di Lucca con la firma registica di Luigi De Angelis che ha curato anche scene e luci. In un condominio stile Le Courboisier
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Opera dal Nord-Est
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La Bohčme dei ponteggi
servizio di Athos Tromboni FREE
ROVIGO - Una Bohème senza lode e senza infamia. Così potrebbe definirsi l'allestimento dell'opera di Giacomo Puccini andata in scena al Teatro Sociale. Si tratta di una coproduzione del teatro di Rovigo con il Comune di Padova e il teatro "Mario Del Monaco" di Treviso. Una produzione tutta veneta, considerando la bacchetta affidata a Francesco Rosa
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Eventi
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Ecco la stagione 2024 del Filarmonico
redatto da Athos Tromboni FREE
VERONA - Teatro Filarmonico: dal 21 gennaio al 31 dicembre 2024, sono in programma 5 opere e 10 concerti sinfonici, con grandi interpreti internazionali. Attesissimo il ritorno del balletto, in scena anche nella sera di San Silvestro. Sarà - inoltre - l’anno delle prime assolute e dei grandi omaggi: il 2024 porterà sul palcoscenico del Filarmonico
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