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Al Regio il cast alternativo nulla ha da invidiare a quello della prima |
Valeva la pena di tornare a Norma |
Servizio di Roberta Pedrotti |
Pubblicato il 30 Maggio 2012 |
TORINO - Valeva la pena di tornare a Torino per riascoltare Norma con il cast alternativo, che nulla ha da invidiare a quello, apparentemente più titolato, della prima, anzi. Due diverse protagoniste hanno impresso allo spettacolo un passo nuovo, riequilibrandone le sorti grazie a una coppia femminile protagonista in grado di rispondere alle sollecitazioni del podio e di realizzarle in suggestiva comunione d'intenti. Non gridiamo al miracolo, giacché la perfezione è un ideale cui tendere più che un obiettivo concreto da raggiungere, e in quest'opera più che mai. Norma dovrebbe possedere incisività vocale, fraseggio scolpito e mobile, ricchissimo di colori, legato impeccabile, declamati energico, padronanza assoluta del canto espressivo di coloratura, in particolare dell'agilità di forza. È ovvio che all'interprete non si richieda tanto di possedere tutte queste virtù in sommo grado, ma di saper amministrare con intelligenza le proprie qualità, come fa Maria Billeri, che non sarà una virtuosa abbagliante, ma è un'ottima cantante che impersona una Norma di tutto rispetto, forte di una vocalità ricca, vigorosa, estremamente duttile, tale da permetterle di rispondere a tutte le sollecitazioni del podio e di imporsi con la sua lettura. Il declamato è perentorio non monocorde, anzi, il soprano, potendo contare su un mezzo d'indubbia importanza, gioca sulle dinamiche, alleggerisce e rinforza il suono di volta in volta, cogliendo accenti particolarmente felici quando sibila con ironica dolcezza “Ebbene, lo compi, e parti” o “Nel suo cor ti vo' ferire”.

L'interprete, non a caso rivelatasi due anni fa con una sorprendente Medea di Cherubini, non delude, anzi, trasforma la sua voce in un interessantissimo veicolo espressivo: ne è un esempio la filatura di “Son io” nel finale secondo, in cui la nota, per quanto ben sostenuta anche con un accenno di messa di voce, non ha la sublime morbidezza, la dolcezza della perfetta mezzavoce. È, però, un suono che viene dall'anima, che non può esser morbido e dolce perché sembra sfuggire dalle labbra della sacerdotessa contro la sua stessa volontà, una confessione spontanea ma che sorprende per prima la donna, che resta attonita, stupita di se stessa, poi consapevole, pronta ad accettare con coraggio l'inevitabile conseguenza dei suoi atti, della fierezza e della forza di quel cuore tradito e inesorabilmente ancora amato. Tutto il finale assume così una luce, una profondità diversa, un senso di fatalità e di romantica ribellione insieme. Lo stesso finale e “Teneri figli”, soprattutto, confermano la capacità di legare ed esprimere un canto intimo e raccolto, mentre il duetto con Pollione le possibilità di un certo mordente nel belcanto più energico. Questo perché l'impostazione di base è corretta, e per quanto non trascendentale (una certa preoccupazione traspare in “Casta diva” e “Ah! bello a me ritorna”, qualche suono appare occasionalmente meno timbrato e puntuale), le permette di affrontare con sicurezza l'oneroso impegno cogliendo soluzioni felici, un'ottima costruzione del personaggio, senza cedimenti, ma con una continuità di livello assai rassicurante. I momenti migliori risulteranno poi quelli dei duetti con Adalgisa, per la perfetta sintonia con la bacchetta di Mariotti e la sua partner Veronica Simeoni, con la quale realizza tutti i colori, tutte le dinamiche suggerite dal podio esaltando lo splendore della concertazione. Oltre all'estatica bellezza dei cantabili si vorrà almeno citare il secondo verso di “Sì, fino all'ore estreme”, in cui in luogo del tradizionale rallentando abbiamo, sempre a tempo, un piano che sortisce un effetto coloristico ancor più efficace senza il rischio di leziosità e appesantimento che la variazione consueta comporta. Giocando sulla dinamica più che con l'agogica Mariotti dimostra in questo punto quali siano le immense possibilità del dizionario espressivo del belcanto, perfettamente assecondato dalle voci, il cui affiatamento si traduce anche in una resa scenica che ci fa rivalutare, e di molto, anche la regia di Fassini ora ripresa da Borrelli. Rispetto alla stereotipa gestualità sfoggiata in prima compagnia da Theodossiou e Aldrich, Billeri e Simeoni infondono molta più verità alla recitazione, e nel caso del giovane mezzosoprano potremmo ravvisare in potenza una nuova interprete di riferimento della vergine d'Irminsul. Il pensiero corre a ciò che Sonia Ganassi ha saputo fare del personaggio, e non paia riduttivo per l'artista emiliana se si ascrive ai suoi massimi risultati artistici l'aver dato vita e saputo valorizzare massimamente una figura fondamentale dell'opera il cui protagonismo rischia però di venir schiacciato – anche in assenza di un pezzo solistico di ampio respiro – da quello di Norma e Pollione. La Simeoni s'impone: in primo luogo perché sa cantare e i suoi mezzi son saldi, duttili, freschi e pieni, ben calibrati in rapporto alle esigenze della scrittura belliniana e i pesi vocali dei colleghi in scena. Ed è sempre presente al personaggio, vivida e partecipe, davvero coinvolgente nel trapassare dai fervidi slanci d'amore turbati da rimorsi e incertezze alla presa di coscienza del tradimento di Pollione e alla scelta d'amicizia e solidarietà femminile. Un talento autentico, indubbiamente. Speriamo di vederlo fiorire pienamente negli anni a venire. Un'improvvisa indisposizione ci ha impedito di ascoltare il Pollione alternativo, Aquiles Machado, sostituito da Marco Berti, che ha confermato l'impressione della recita con la prima compagnia, sebbene il fraseggio sia parso dimostrare, se non una personalità elettrizzante, almeno la ricerca di una maggior varietà, forse stimolato da due partner femminili decisamente più coinvolgenti. Molto bene l'Oroveso di Enrico Iori, voce salda e autorevole, anche lui non avrebbe sfigurato in un primo cast, concetto ormai sempre più spesso svuotato di significato, almeno dal punto di vista qualitativo. Il successo è meritatamente calorosissimo.
Crediti fotografici: Ramella & Giannese, Torino
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Nabucco oltre l'essenziale
intervento di Athos Tromboni FREE
VERONA - Che Nabucco di Giuseppe Verdi, bandiera dell'irredentismo italiano, potesse essere un opera-ballo, non era scontato. Eppure centottantatré anni dopo si è dimostrato possibile: ci è riuscito il regista Stefano Poda, con un allestimento in Arena di Verona che ha sfidato ogni tradizione e ogni immaginaria previsione costruendo uno spettacolo sopra le righe... «Io sono un istrione, ma la genialità è nata insieme a me... » cantava Charles Aznavour nei mitici anni '60 del Novecento. Ecco, adattiamolo a Poda, il sillogismo. Egli, per questo allestimento che ha inaugurato ieri, 13 giugno 2025, la centoduesima edizione dell'Arena Opera Festival nel teatro all'aperto più grande del mondo in una serata da tutto esaurito (sold-out, spellingano i fichissimi...), si è sbarazzato di ogni possibile ed eventuale interferenza tecnica, storica, e/o filosofica di terzi, firmando da solo regia, scene, costumi, luci e coreografia ... io sono un istrione e la genialità è nata insieme a me ... punto. E ha costruito uno spettacolo da gran-gala areniano
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Opera dal Nord-Est
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Candide da Voltaire a Bernstein
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TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Per quale motivo Leonard Bernstein scelse il romanzo filosofico “Candide” di Voltaire per scrivere un’opera che lo proiettasse nel mondo lirico? Il primo motivo è certamente la questione politica. Nel dopoguerra l’America è dominata dal Maccartismo (un po’ come oggi dal trumpismo, ma guarda
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Opera dal Centro-Nord
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Der junge Lord ovvero l'antitesi
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - In occasione dell'87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, abbiamo avuto l'opportunità di immergerci nell'intrigante universo di Der junge Lord, un'opera in due atti che porta la firma di Hans Werner Henze. Composta su libretto di Ingeborg Bachmann, liberamente ispirato alla novella di Wilhelm Hauff Der Affe als Mensch ("La scimmia come
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Eventi
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Festival Puccini 2025 e... 2026
servizio di Athos Tromboni FREE
TORRE DEL LAGO (LU) - Nel rinnovato e suggestivo giardino della Villa Puccini sulle rive del Lago di Massaciuccoli, accolti da Patrizia Mavilla, direttrice della Fondazione "Simonetta Puccini", si è tenuta la presentazione del 71° Festival Puccini che inaugurerà la stagione il 18 luglio 2025 con Tosca, per concludersi il 6 settembre con Manon Lescaut.
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Opera dal Nord-Ovest
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Carmen delle parole e delle note
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Con Carmen di Georges Bizet, l’Opera Carlo Felice di Genova ha proseguito la sua Stagione Lirica 2024-2025 mandando in scena l’ottavo titolo in cartellone. Opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy tratto dalla novella di Prosper Mérimée, Carmen è tra i titoli più celebri e popolari dell’intero repertorio
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Opera dall Estero
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Giulio Cesare a Berkeley
servizio di Ramón Jacques FREE
BERKELEY (California, USA), Zellerbach Hall - Nel corso della tournée annuale negli Stati Uniti dell’ensemble inglese The English Concert, è stata eseguita con grande successo l’opera seria in tre atti Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 di George Friedrich Händel (1685-1759). La rappresentazione si inserisce nel prestigioso ciclo Cal Performances di danza,
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Vocale
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La Veneziani e la Messa K.427
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il settantesimo anniversario dell'Accademia Corale "Vittore Veneziani" si è celebrato in queste settimane con diverse iniziative che hanno coinvolto la corale stessa e, naturalmente, la città. E in tutte le circostanze la città (artisti locali, istituzioni e pubblico) ha manifestato la propria simpatia verso "la Veneziani" come viene chiamata
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Opera dal Centro-Nord
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Giselle around Le Villi
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA - Sabato 17 maggio 2025, il Teatro del Giglio ha chiuso la sua stagione lirica con la prima nazionale di Giselle around Le Villi, un evento che ha trasceso la semplice rappresentazione per divenire un'operazione artistica di profonda risonanza. Non un mero spettacolo, ma una narrazione avvincente che ha saputo intessere due capolavori apparentemente
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Opera dal Nord-Est
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Enkbath grande Rigoletto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. E’ stato un Rigoletto come non lo si vedeva da anni, quello andato in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un cast eccezionale ha animato il palcoscenico del debutto. Daniel Oren ha diretto l’Orchestra del Verdi con straordinaria maestria, attento a tutte le sfumature della splendida musica del
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Classica
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Zangiev/Gadijev accoppiata vincente
servizio di Nicola Barsanti FREE
FIRENZE - Due opere monumentali della musica russa, lontane nel linguaggio ma accomunate da una tensione emotiva profonda, si incontrano in un’unica serata: il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Sergej Prokof’ev e la Sesta sinfonia di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, la celebre Patetica. Da un lato, un’esplosione di energia, una scrittura virtuosistica al
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Classica
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Ferrara Musica nuova Stagione
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Presentata la Stagione 2025/2026 di Ferrara Musica: sono quattordici gli appuntamenti con le migliori orchestre italiane e internazionali, guidate da grandi direttori, tra i quali spiccano il nome di Sir Antonio Pappano sul podio della Chamber Orchestra of Europe e quello di Michele Mariotti alla guida della Filarmonica della
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Nuove Musiche
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Torna miXXer
FREE
FERRARA - Il Festival miXXer, ideato e organizzato dal Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, giunge alla XVIII edizione e avrà luogo il 15, 16 e 17 maggio 2025 presso Palazzo Naselli Crispi, Ridotto del Teatro Comunale, giardino di Palazzo Giulio D’Este, Torrione Jazz Club, Pinacoteca Nazionale di Ferrara e loggiato di Palazzo dei
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Eventi
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Il nuovo cartellone del Regio
redatto da Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio di Torino si prepara a inaugurare una stagione 2025/2026 ricca di appuntamenti imperdibili, all'insegna di un rinnovato slancio artistico e culturale. Dieci titoli operistici, che spaziano dalle vette del repertorio classico a gemme preziose del Novecento, quattro nuove produzioni che promettono di lasciare
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Opera dal Centro-Nord
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Un Falstaff maturo e autoritario
servizio di Simone Tomei FREE
LIVORNO - Con Falstaff, ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi, si è conclusa la stagione lirica 2024-25 del Teatro Goldoni, regalando ai livornesi un ritorno atteso da più di un secolo. L’opera, infatti, era stata rappresentata nella città toscana soltanto una volta in oltre cento anni. La messinscena è frutto di una prestigiosa collaborazione
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Echi dal Territorio
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Vivaldi e il mandolino
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - La programmazione invernale 2024/primaverile 2025 di “Ferrara Musica al Ridotto” - Giovani interpreti e rare occasioni d’ascolto attraverso l’organizzazione artistica di Dario Favretti autore anche delle varie ed esaustive note di sala allegate a ogni concerto della domenica mattina presso la sala Stemma del Teatro Comunale “Claudio
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Echi dal Territorio
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Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Opera dall Estero
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Ainadamar a Los Angeles
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA), Dorothy Chandler Pavilion - Ainadamar, opera prima in tre atti e tre scene composta dal compositore argentino Osvaldo Golijov (nato nel 1960), è uno dei titoli in programma nella stagione in corso della Los Angeles Opera che si concluderà a giugno con una produzione di Rigoletto e i recital del tenore Joshua Guerrero
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Personaggi
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Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Opera dall Estero
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Così fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Classica
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Opera dal Nord-Ovest
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Danae di rara opulenza
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Opera dal Nord-Ovest
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Dama scolpita dalla luce
servizio di Simone Tomei FREE
TORINO - Il Teatro Regio ha riportato in scena La dama di picche di Pëtr Il'ič Chajkovskij, in una nuova coproduzione con la Deutsche Oper di Berlino. L'opera si è rivelata un'autentica descente aux enfers, un'immersione nelle zone più oscure e tormentate dell'animo umano. L'allestimento, ideato da Graham Vick e portato a termine con
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Nuove Musiche
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Conti Cavuoto Santini il trio
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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Personaggi
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Ferrara e Vivaldi connubio in musica
redatto da Edoardo Farina FREE
È il quarto anno consecutivo che il maestro Federico Maria Sardelli è presente nel cartellone musicale del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Questa volta ha proposto al pubblico estense una Serenata a tre che è praticamente una pagina dimenticata del catalogo del "Prete Rosso". Sardelli è direttore d'orchestra, compositore,
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Vocale
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Serenata d'amore torna a cantare
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - La prima esecuzione assoluta in tempi moderni di una pagina musicale molto bella di Antonio Vivaldi, la Serenata a tre RV 690, ha richiamato nel Teatro Comunale "Claudio Abbado" un buon numero di spettatori ed estimatori della musica del "prete rosso", tanto da registrare praticamente il tutto esaurito. Ancora una volta il majeuta è
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Classica
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Il ritorno dei Cardelli
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Il ritorno dei Cardelli. Sembra quasi il titolo di una saga, e tale parrebbe se si considerasse la regolarità con cui da un paio di lustri i recital solististici di Matteo (pianoforte) o di Giacomo (violoncello), nonché i concerti in Duo, fanno registrare una loro presenza nelle rassegne cameristiche di Ferrara. Stavolta, per gli appuntamenti dei
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Nuove Musiche
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Lo Specchio di Dioniso
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Continua la ricca programmazione del Teatro Comunale “Claudio Abbado” luogo simbolo della tradizione culturale locale, nell’ambito della Stagione Opera & Danza 2024-2025 con in scena il decimo appuntamento dei quattordici previsti, Lo Specchio di Dioniso - Risonanze polifoniche erranti venerdì 21 marzo 2025 (replicatosi nella serata successiva)
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Opera dal Nord-Est
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Elektra nella Repubblica di Weimar
servizio di Simone Tomei FREE
VERONA – Nei fermenti intellettuali dei primi anni del Novecento, quando le teorie di Sigmund Freud e gli studi sull'isteria e sull'inconscio scuotevano le fondamenta del pensiero occidentale, il mito degli Atridi subì una profonda umanizzazione; il letterato e poeta Hugo von Hofmannsthal, reinterpretando la leggenda mitologica in chiave
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Opera dal Centro-Nord
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Norma da manuale
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Dopo oltre quarantacinque anni di assenza, Norma torna a Firenze in un allestimento che non si limita a celebrare il capolavoro di Vincenzo Bellini, ma lo reinterpreta con una chiave scenica e musicale di forte impatto. La regia di Andrea De Rosa e la direzione del M° Michele Spotti plasmano uno spettacolo che, pur rispettando la tradizione
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