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Parte allo Sferisterio il 20 luglio 2018 la ricca rassegna di Macerata Opera con conferme e novitā

Un festival #verdesperanza

redatto da Athos Tromboni

Pubblicato il 16 Giugno 2018

180616_Mc_00_MacerataOpera_MarioCucinella_phLucaMariaCastelliMACERATA - Il programma del Macerata Opera Festival 2018 costruito dal sovrintendente Luciano Messi, dalla direttrice artistica Barbara Minghetti e dal direttore musicale Francesco Lanzillotta ricalca lo schema tematico settimanale degli anni passati ma infonde al festival una nuova personalità e nuove idee per una manifestazione internazionale che desidera sempre più rafforzare il rapporto con la comunità territoriale e un percorso che non si limiti ai soli mesi estivi ma puntelli l’intero anno con attività partecipative – come quelle per tutti gli ordini scolastici – che dovranno fare di Macerata una città sempre più “in festa” per il suo Festival.
«L’essenza di questo nuovo Festival - afferma Romano Carancini, presidente dell’Associazione Arena Sferisterio - sta nell’esplorazione di percorsi innovativi e nell’ambizione verso traguardi in cui la modernità scaturisce dalla più viva tradizione. I grandi successi del passato, anche in termini di partecipazione della comunità, hanno definito un modello virtuoso di contenitore culturale basato sulla contaminazione tra arte e società, punto di partenza della rinnovata squadra che opera, tra grandi regie e coinvolgimento dei giovani, in rete coi maggiori teatri d’Europa, con la direzione artistica di Barbara Minghetti, la direzione musicale di Francesco Lanzillotta e la guida sicura del sovrintendente Luciano Messi. Di verde si tinge, quindi, la speranza di rinascita, di futuro e di bellezza che continuino a contraddistinguere la nostra città e a riflettere una comunità che, per indole, accoglie il nuovo senza dimenticare le sue radici».
La programmazione 2018 è nel segno del motto #verdesperanza e i temi attorno ai quali si snoda sono quelli del verde, dell’ecologia e della sostenibilità, per un’arte della “speranza” che operi gettando nuovi semi per un futuro migliore e che intrattenga, fra l’altro, uno stretto rapporto con altre realtà che si occupano di questi temi, dialogando intorno alla sostenibilità tramite l’interazione tra cultura, natura e territorio. Il simbolo sarà la facciata dello Sferisterio che ogni sera, grazie a Openjobmetis e al videomappig realizzato da Antica Proietteria – accoglierà il pubblico come fosse un grande giardino verticale.
«Siamo davvero orgogliosi di esserci impegnati in questa operazione di sostegno al Macerata Opera Festival - afferma Rosario Rasizza, amministratore delegato dell'Agenzia per il Lavoro Openjobmetis SpA - e siamo felici di aver contribuito a sposare temi importanti come quello della sostenibilità, dell'ambiente e della speranza di un futuro migliore per tutti. Siamo altresì desiderosi di poter ammirare l'opera scenografica che comparirà sulla suggestiva facciata dello Sferisterio di Macerata riprodotta attraverso una futuristica tecnologia di videomapping, nell'ambito del progetto #verdesperanza. Un grazie a tutte le persone che, con dedizione e grande passione per la cultura, contribuiscono da così tanti anni a dare vita e contenuti al Festival e che, da quest'anno, ci hanno coinvolti come sponsor».
In quest’ottica il testimonial 2018 è l’architetto Mario Cucinella - curatore del Padiglione Italia alla XVI Biennale di Architettura di Venezia in corso in questi giorni e del rispettivo catalogo (pubblicato dall’editore maceratese Quodlibet) - impegnato da sempre nella progettazione basata sui temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale degli edifici; sarà lui a inaugurare il festival con una lectio magistralis giovedì 19 luglio 2018 alle ore 18 a Palazzo Buonaccorsi.
Da tanti anni inoltre l’Associazione Arena Sferisterio adotta una causa sociale o un progetto di raccolta fondi da affiancare al Macerata Opera Festival con l’obiettivo di sensibilizzare i propri spettatori verso a un tema o una realtà affine al Festival. Quest’anno il Charity-partner è il Club Alpino Italiano che, attraverso la Sezione di Macerata, si impegnerà nella ricostruzione della Madonna della Cona, crollata con il terremoto del 2016, posta a 1.496 metri di quota all’ingresso della Piana di Castelluccio, luogo dal grande valore simbolico per gli escursionisti: un progetto assolutamente in linea con il tema del Festival #verdesperanza.
«È con orgoglio che presentiamo il cartellone della programmazione allo Sferisterio – sottolinea il sovrintendente Luciano Messi - che quest’anno si amplia sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, sempre nella logica per noi fondamentale di coniugare la visibilità internazionale con una attività di produzione sempre più radicata al territorio, coinvolgendo artisti di rilievo, ampliando i generi proposti e cercando vie di contaminazione che speriamo possano coinvolgere un pubblico sempre più eterogeneo.»
La proposta operistica allo Sferisterio prevede: Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart (20 e 29 luglio, 4 e 12 agosto 2018) col libretto nella versione italiana preparata da Fedele d’Amico, L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti (21 e 27 luglio, 5 e 10 agosto) e La traviata di Giuseppe Verdi (22 e 28 luglio, 3 e 11 agosto).
«Stiamo lavorando per fare in modo che Macerata, durante il Festival, diventi una città in festa - ribadisce la direttrice artistica Barbara Minghetti - e le tre produzioni questo anno ispirano, grazie al motto #verdesperanza e agli allestimenti scelti, allegria, futuro ed estate, con l’intenzione di unire e la volontà di valorizzare il senso di comunità ma aumentando anche l’interesse del pubblico straniero».

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Sarà, come già detto, un nuovo allestimento del Flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart ad inaugurare il festival, firmato da uno dei registi più impegnati e innovativi del nostro tempo, l’inglese Graham Vick che -per questo suo debutto allo Sferisterio - presenterà al pubblico uno spettacolo di forte impatto emotivo in cui sono coinvolti anche 100 cittadini maceratesi, rappresentanti della società di oggi e del pubblico della musica. Il regista ha inoltre fortemente voluto l’uso del libretto in italiano e insieme a Stefano Simone Pintor sta lavorando sui dialoghi per riportare l'opera alle originali intenzioni mozartiane di spettacolo adatto e comprensibile per tutto il pubblico. Il direttore Daniel Cohen e i protagonisti Giovanni Sala (Tamino), Valentina Mastrangelo (Pamina), Guido Loconsolo (Papageno), giovani e già affermati specialisti mozartiani, sono solo alcuni dei nomi cui sarà affidata questa nuova interpretazione del capolavoro mozartiano in coproduzione con il Palau de Les Artes Reina Sofía di Valencia e In collaborazione con Birmingham Opera Company.
Il mare e la spiaggia arrivano a Macerata con la messa in scena di L'elisir d’amore di Gaetano Donizetti per la quale si è scelta la produzione ambientata sulla spiaggia, fra cabine e canotti, firmata da un altro regista di punta della scena attuale, l’italiano Damiano Michieletto: uno spettacolo divertente in cui non mancano spunti di riflessione e che ha raccolto successi unanimi in Europa dopo il debutto a Valencia; una ennesima dimostrazione di come oggi la natura e l'ambiente possano essere efficaci chiavi di lettura e rilettura del teatro d’opera; sul podio il direttore musicale Francesco Lanzillotta, mentre in scena ci saranno alcuni fra gli interpreti del bel canto più applauditi di oggi come John Osborn all’atteso debutto quale Nemorino, Mariangela Sicilia come Adina e Alex Esposito come Dulcamara intento a vendere bevande energetiche-Elisir per una proposta di sicuro richiamo.
Quando si pensa allo Sferisterio di Macerata e all’opera viene subito in mente la “Traviata degli specchi”, spettacolo altamente rappresentativo della storia di questo festival firmato nel 1992 dal regista Henning Brockhaus e dallo scenografo Josef Svoboda, un lavoro che “non invecchierà mai” come ha scritto la critica e che verrà riallestito con la direzione di una bacchetta esperta come quella di Keri-Lynn Wilson (ancora una volta una donna dopo il 2014, quando sul podio, per questo titolo salì Speranza Scappucci) e un cast che vanta per i protagonisti i nomi di Salome Jicia e Ivan Ayon Rivas - fra le voci giovani più interessanti rivelatesi nell’ultimo biennio - e Luca Salsi in alternanza con Badral Chuluunbaatar.

Accessibilità
Si conferma nel weekend 3-4-5 agosto 2018 la realizzazione dei percorsi di accessibilità per non vedenti e non udenti che, da più di dieci anni, caratterizzano l’offerta di divulgazione e coinvolgimento del Macerata Opera Festival, con un programma dettagliato di percorsi tattili alla scoperta del dietro le quinte, della sartoria, degli strumenti musicali oltre che la predisposizione di audio-guide che permettono a coloro che ne hanno bisogno di seguire gli spettacoli da una sezione riservata della platea dello Sferisterio.

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Feste sul palcoscenico
Nell’ultimo fine settimana del festival, la conclusione delle tre opere non coinciderà con la chiusura del teatro, ma ci sarà la possibilità (solo per 200 persone) di trascorrere ancora qualche ora allo Sferisterio, sul palcoscenico, per tre singolarissime “feste a tema” alle quali è possibile partecipare con un biglietto aggiuntivo (10 euro) e le seguenti indicazioni:
- il 10 agosto Elisir d’amare - dj version: l’ambientazione balneare dell’Elisir d’amore immaginato dal regista Damiano Michieletto diventa lo spazio per una festa sulla spiaggia di mezza estate in collaborazione con Fat Fat Fat Festival.
- l’11 agosto Libiamo e danziamo: il Gran Ballo dell’Ottocento sul palcoscenico dello Sferisterio, dopo l’ultima recita della Traviata, per brindare ai 50 anni della Doc del Verdicchio di Jesi. Coppie di ballerini in frac e crinoline eseguiranno meravigliosi valzer, quadriglie, controdanze, mazurche.
- Il 12 agosto Dal crepuscolo alla luce. Una notte allo Sferisterio. Per chiudere la 54° edizione del Macerata Opera Festival, si resta sul palcoscenico dello Sferisterio dopo l’ultima recita del Flauto magico, dove sarà possibile guardare le stelle grazie alla collaborazione con Associazione Nemesis Planetarium.
Il programma del festival 2018 presenta un ampio calendario di “extra”, scandito dai giorni della settimana, con una serie di ospiti che coinvolgeranno il pubblico più eterogeneo.
Martedì Crossover
Il primo ospite “extra-operistico” dell’Arena maceratese è Vinicio Capossela (martedì 24 luglio) con l’Orchestra Filarmonica Toscanini diretta da Stefano Nanni, interpreti di un nuovo progetto musicale intitolato NELL’ ORCÆSTRA. Musica libera per spostarsi, cacciare, accoppiarsi.
Quindi il doveroso omaggio al musicista marchigiano più celebre di tutti i tempi, Gioachino Rossini: in occasione del 150° anniversario della sua morte, torna a Macerata Francesco Micheli che, con Elio, (martedì 31 luglio) sale sul palcoscenico dello Sferisterio per Rossini ovvero La rivoluzione in musica spettacolo del ciclo CantiereOpera che arriva a Macerata con una versione “speciale” con l’Orchestra Regionale delle Marche diretta da Francesco Lanzillotta.
Terzo martedì festivaliero (7 agosto) con Max Gazzé in Alchemaya sua nuova opera “sintonica” che mette insieme sintetizzatori e la Bohemiam Symphony Orchestra di Praga diretta da Clemente Ferrari. Divisa in due parti, la prima con le parti cantate intervallate dalla voce narrante di Ricky Tognazzi, la dedicata ai successi discografici di Gazzè riarrangiati in versione “sintonica”.
Mercoledì Contemporanea
Dopo la felice esperienza di Shi. Si faccia del 2017, c'è una nuova prima assoluta anche quest’anno: We can be Waves (Teatro Lauro Rossi, mercoledì 25 luglio, 1 e 8 agosto), progetto di teatro musicale contemporaneo, vincitore di Macerata Opera 4.0, concorso internazionale - in collaborazione con Opera Europa e la Rassegna di Nuova Musica - bandito lo scorso inverno per under35. Gli autori di We can be Waves collaborano all’interno del collettivo berlinese CASA * MARZIANO, guidato del regista e coreografo Matteo Marziano Graziano; il progetto su musiche di Luciano Berio e di Samuel Hertz si articola in un “concerto coreografico” nei tre mercoledì di festival e un’installazione all’interno degli spazi del Teatro Lauro Rossi (dal 27 al 30 luglio, dal 4 al 7 agosto). La direzione musicale è di Jacopo Brusa, la scenografia di Anne Storandt, interpreti Silvia Aurea De Stefano (mezzosoprano) e il Balletto del Teatro di Torino. La produzione ha il sostegno di HERAcomm.
Giovedì AltraOpera
Guardare l’opera da un altro punto di vista condividere la passione per essa, festeggiare insieme nel segno del più noto genere d’arte italiana, sono tra gli obiettivi che animano la preparazione e realizzazione della "Notte dell’Opera" (giovedì 2 agosto), ormai una serata attesissima del festival in cui tutta la città di Macerata e l’intero territorio si impegnano ad animare il Centro storico, Corso Cavour e Corso Cairoli declinando il tema del festival e le opere in scena allo Sferisterio. Nel 2018 la città si vestirà di verde per una notte e ogni opera “abiterà” una delle tre piazze principali del Centro storico con il bosco incantato di Papageno, la spiaggia del bar Adina, il gioco di specchi di Violetta.
Proprio al capolavoro di Verdi è dedicato lo spettacolo Traviata. L’intelligenza del cuore con la regia di Gabriele Vacis e Lella Costa sul palcoscenico, un “classico” del teatro italiano che andrà in scena in Arena durante la Notte dell’Opera 2018 (giovedì 2 agosto). Un omaggio a tutte le “traviate” del mondo: le note dell’opera, affidate a un tenore, un soprano e a un pianista, consentiranno a Lella Costa di intessere un dialogo impossibile con Violetta e Alfredo, mescolando con abilità e umorismo il romanzo di Dumas, il libretto di Piave e le musiche di Verdi, recitando tutte le parti della storia e non solo.
La Danza torna dopo tanti anni allo Sferisterio (giovedì 9 agosto) con l’étoile dell’Opéra de Paris, Eleonora Abbagnato, che interpreterà Puccini, recentissima coreografia creata per lei e dedicata alla musica e soprattutto alle eroine per eccellenza del teatro d’opera: le protagoniste delle opere di Giacomo Puccini. Risuoneranno cosi le più celebri arie da Manon Lescaut, La bohème, Suor Angelica, Tosca, Madama Butterfly per offrire al pubblico una dimensione nuova della voce attraverso la coreografia di Julien Lestel formatosi presso la scuola del Ballet National de l’Opéra de Paris e con collaborazioni con le più importanti compagnie di danza del mondo. In scena una compagnia di danzatori italiani e francesi insieme a una celebrità televisiva come Sebastian Melo Taveira.

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Bambini e ragazzi
Si amplia anche il programma Education per i più giovani, arricchito di varie e nuove iniziative durante l’inverno che hanno coinvolto tutti gli ordini scolastici e l’inserimento nel circuito Opera Domani. Durante il festival, accanto alle attesissime anteprime delle tre opere allo Sferisterio (17, 18 e 19 luglio) che annualmente richiamano migliaia di under30, lo spazio per i più piccoli sarà il martedì, con i laboratori nel cortile di Palazzo Buonaccorsi, in collaborazione con i corsi di Psicologia dell’Educazione e Psicologia dello Sviluppo dell’Università di Macerata, pensati per avvicinare all’opera e completati da una merenda bio promossa da Coldiretti e TreValli Cooperlat che è il Children Partner del Festival. Quindi lo spettacolo del Teatro dei Burattini di Como La leggenda del flauto magico con la regia di Dario Tognocchi, al quale si potrà assistere a Macerata durante la Notte dell’Opera (2 agosto), a Muccia (3 agosto), a Civitanova e a Sarnano (4 agosto).
Altri appuntamenti in programma
Il programma del Festival comprende inoltre una serie di altre iniziative come ad esempio Tra natura e cultura: percorsi di equilibrio e armonia ciclo di conferenze a cura di Life Strategies con Giorgio Nardone, Daniel Lumera e Max Calderan; nei weekend dell’opera gli Aperitivi culturali a cura di Cinzia Maroni e i Fiori Musicali a Villa Cozza a cura di Cesarina Compagnoni, quattro concerti a Palazzo Buonaccorsi dedicati a Acqua, Aria, Terra e Fuoco (i mercoledì); i "Concerti in cantina" in collaborazione con IMT-Istituto Marchigiano di Tutela vini.
Tornano nel 2018 alcune novità introdotte lo scorso anno e dedicate al pubblico come gli "Aperitivi in loggione" nei giorni delle opere a partire dalle 19 realizzati con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, le "Visite del backstage" e, novità, i "VIP Package", cioè la possibilità di acquistare un intero palco per una serata e avere un esclusivo servizio catering durante l’opera.
Tre le mostre legate al festival #verdesperanza: The invisible Nature, installazione video interattiva di Rino Stefano Tagliafierro alla Galleria Mirionima; Marche inside the Beauty del fotografo Dirk Vogel a Palazzo Bonaccorsi, il percorso “Verde” di Palazzo Ricci - Museo dell’Arte Italiana del Novecento.

Crediti fotografici: Luca Maria Castelli, Hugo Glendinning, Fabio Lovino, Filippo Manzini, Franco Lannino per Ufficio stampa Macerata Opera Festival
Nella miniatura in alto: l'architetto Mario Cucinella che inaugurerà il Festival 2018 con una lectio magistralis
Sotto in sequenza: Graham Vick, Guido Loconsolo, Francesco Lanzillotta, Damiano Michieletto, Alex Esposito, Francesco Michieli & Elio, Max Gazzè, Lella Costa, Dario Tognocchi
Al centro: la danzatrice Eleonora Abbagnato
In fondo: due istantanee sugli allestimenti di L'elisir d'amore (regia Damiano Michieletto) e della famosa Traviata degli specchi (regia Henning Brockhaus)






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servizio di Rossana Poletti FREE

20240123_Ts_00_AnnaBolena_SalomeJicia_phFabioParenzanTRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE

20240121_Ge_00_MadamaButterfly_phMarcelloOrselliGENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240121_Li_00_IlTrovatore_MatteoDesole_phAugustoBizziLIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE

20240120_Pr_00_IlBarbiereDiSiviglia_DiegoCeretta_RobertoRicciPARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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