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Č in libreria un volume scritto da Micaela Magiera che racconta i primi passi di tre miti della lirica |
Parliamo di Leone, Mirella e Luciano |
recensione di Athos Tromboni |
Pubblicato il 27 Gennaio 2020 |
Micaela Magiera La bambina sotto il pianoforte Edizioni Artestampa, Modena, pagg. 230, euro 18 Il sottotitolo di questo libro è indicativo come un sommarietto: «Storie d'amore e di musica nella Modena di Mirella Freni, Leone Magiera e Luciano Pavarotti»; sì perché l'autrice, Micaela Magiera, è figlia del soprano Mirella Freni e del pianista e direttore d'orchestera Leone Magiera. Tanto che all'anagrafe il doppio nome, registrato per lei, è quello di Micaela Leonella, dove "Lonella" è l'anagramma dei nomi del padre e della madre, Leone e Mirella, appunto. Il libro è strutturato in 13 capitoli e ogni capitolo è suddiviso in due parti. La prima parte è biografica e riguarda monograficamente Leone Magiera, Mirella Freni (nata Fregni, ma poi divenuta celebre col cognome d'arte Freni), Luciano Pavarotti, con le rispettive ascendenze parentali, nonché le tappe importanti della carriera del pianista-direttore e dei due cantanti lirici modenesi, come La bohème di Puccini per tutti e tre (debutto di Mirella a Modena, debutto di Luciano a Reggio Emilia, direzione d'orchestra per Leone sempre a Modena e all'estero), oppure la Turandot sempre di Puccini in Unione Sovietica che contribuì a migliorare le relazioni diplomatiche fra Italia e Urss. La seconda parte di ogni capitolo, invece, è riservata alle riflessioni, ai pensieri, le tenerissime critiche, dell'Autrice rispetto ai profili professionali (e anche psicologici e caratteriali) dei tre personaggi del libro: personaggi, non persone, vale a dire ciò che essi sono nel riflesso pubblico; e anche come quel riflesso si sia ripercosso anche nel privato. Una disamina, quella di Micaela Magiera, molto acuta, con giudizi a volte anche impietosi, come solo i giudizi dei figli verso i genitori riescono ad essere. E per questo ne risulta una narrazione non edulcorata ma realistica di una infanzia e di una prima giovinezza comunque molto felice e molto coinvolta, di una Micaela che, anche se bambina, segue il lavoro del giovane papà pianista quando impartisce lezioni di canto e di interpretazione a due cantanti modenesi giovani e talentuosi. Da sotto il pianoforte, un posto scelto come fosse il palco reale del Teatro alla Scala o del Metropolitan di New York.
La narrazione è spedita, affrontata con linguaggio divulgativo ma non banalmente cronachistico, tanto che il libro suscita in chi legge proprio "il piacere del testo" (direbbe Roland Barthes), e non mancano episodi curiosi, raccontati come aneddotica; ma anche notizie indispensabili in quanto oggi già storia della musica, come per esempio il fatto che Leone Magiera fu folgorato dall'arte musicale (quando la sua famiglia ancora non era convinta che lui dovesse fare il pianista anziché l'avvocato o il notaio) per aver sentito suonare in una riunione familiare in casa sua, lui ancora bambino, il violinista Aldo Ferraresi; e dall'incontro veramente folgorante con il pianista svizzero Alfred Cortot. O come quando il sovrintendete del Teatro Comunale di Bologna, Carlo Alberto Cappelli, chiamò una giovanissima Mirella Freni per una Bohème che lanciò la cantante oltre i confini della sua Modena, e da lì su su fino all'olimpo della lirica. A proposito delle specificità di carattere di papà e mamma, Micaela scrive a pagina 54 del libro: «... mi balza agli occhi la grande differenza (di papà, ndr) rispetto a mia madre, differenza che si intuisce già da quel primo concerto parrocchiale che i miei genitori affrontarolo assieme da bambini (era il 29 maggio 1948 presso la chiesa di Sant'Agostino a Modena, ndr). Mentre, infatti, a Leone interessa solo suonare e non gli importa nulla del contorno del pubblico che anzi quasi lo infastidisce; ecco invece Mirella galvanizzata dalla presenza del pubblico, già ligia professionista (a 14 anni, ndr) del canto, come lo sarà tutta la vita.» E più avanti, a pagina 138, Micaela confessa una sua sensazione premonitrice: dunque lei e il papà erano ad Amsterdam per seguire l'ennesimo spettacolo all'estero di Mirella, protagonista nella Bohème di Puccini; ecco il racconto della donna d'oggi, riflessiva e non istintiva, rispetto al suo ricordo di bambina: «Ho ancora in mente il pianto dirotto in cui scoppiai all'ultimo atto di Bohème, vedendo mia madre-Mimì morire: mi ero avvinghita al collo di mio padre e singhiozzavo disperata. Ho sempre creduto che l'interpretazione fosse stata così coinvolgente da provocarmi quell'esplosione di emozione; oggi però il ripensare a quella figura lontana sul palcoscenico mi fa piuttosto pensare che la mia sensibilità di bambina percepisse che la mamma si stava sempre più allontanando, per proiettarsi nel diverso ruolo della "prima donna".» Ecco qui il tratto umano dell'Autrice che si confessa: vi è una sottile vena nostalgica, quasi un rimpianto, in questa confessione, e cioè che il viaggiare della mamma per i teatri d'Italia e del mondo, fra prove, recite e contatti, abbia generato sia in Mirella che in Micaela, cioè nella madre e del pari anche nella figlia, una sorta di malinconia della privazione: la privazione del contatto fisico, lenito solo in parte dal contatto epistolare... la privazione, cioè, delle gioie e delle apprensioni "in diretta" fra madre e figlia dovuta al "dovere" della madre verso il lavoro che incombre e si fa sempre più intenso e pressante. Cosa, quest'ultima, che non si rileva nella pagine del libro rispetto al papà, che di fatto quella apprensioni "in diretta" le ha vissute tutte, perché Micaela era sempre con lui o con i nonni. Il libro racconta i primi anni di vita della "bambina sotto il pianoforte" e si ferma a quando sia Mirella Freni, sia Luciano Pavarotti, sia Leone Magiera, hanno ormai acquisito fama internazionale e la bambina si è ormai tramutata in giovinetta.
Le pagine sono riccamente illustrate da fotografie in bianco/nero che ritraggono non solo l'Autrice bambina, ma anche molti protagonisti della scena lirica degli anni '50 e '60 del Novecento e, puntualizzazione non secondaria perché pregevole dal punto di vista editoriale, ogni pagina reca a margine (e non a fondo pagina come consuetudine) le numerose note al testo che costituiscono un più immediato e indispensabile supporto alla navigazione del lettore dentro "il piacere del testo". Info: www.edizioniartestampa.com
Crediti fotografici: foto tratte dal libro di Micaela Magiera, La bambina sotto il pianoforte Nella miniatura in alto: l'Autrice del libro Al centro: una foto della famiglia Magiera negli anni '60 del Novecento Sotto: la copertina del libro
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Parliamone
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Orlando nelle trame di Alcina
intervento di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ottima messa in scena nel Teatro "Claudio Abbado" dell' Orlando Furioso di Antonio Vivaldi nella edizione critica curata da Federico Maria Sardelli e Alessandro Borin. Il maestro Sardelli era anche sul podio della brava Orchestra Barocca Accademia dello Spirito Santo di Ferrara. Quindi tre atti, così come Vivaldi ideò per la premiere al Teatro Sant'Angelo di Venezia nell'autunno del 1727. Ottima messa in scena, oltre che per la comprovata efficacia di Sardelli nell'esecuzione del repertorio barocco, soprattutto per la visionaria regia di Marco Bellussi, coadiuvato da Fabio Massimo Iaquone (ideazione e regia video), Matteo Paoletti Franzato (scene), Elisa Cobello (costumi) e Marco Cazzola (luci). La visionaria regia ci trasporta nel poema ariostesco (o quantomeno in ciò che del poema dell'Ariosto utilizzò a suo tempo il librettista Grazio Braccioli) dove tutto è fantascientifico
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Echi dal Territorio
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Una Tempesta molto gradevole
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Difficile assistere oggi a qualche masque messo in scena nei nostri teatri, nonostante la freschezza musicale e la bellezza di questi veri capisaldi della più radicata cultura musicale britannica; il masque era in auge prima dello "spodestamento" operato anche in Gran Bretagna dall'opera settecentesca italiana o in stile italiano. Ebbene
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Echi dal Territorio
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Xtra per tre
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Si chiama "Xtra" - un nome avveniristico - ma sarà fatta di musica da grande repertorio cameristico. È la nuova rassegna di Ferrara Musica, ideata per dare una ribalta a formazioni e musicisti solisti di grande talento. Ad illustrare il programma sono intervenuti l'assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, il curatore
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Opera dal Centro-Nord
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Quel Don Pasquale sempre fresco
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Quello che è stato ritorna dicevano sempre i nostri vecchi. Ed è proprio così: in un momento non facile per il Teatro del Maggio, l’idea di rispolverare una vecchia produzione di Don Pasquale di Gaetano Donizetti si è rivelata una scelta molto azzeccata che ha riportato indietro nel tempo i più veterani melomani. La riproposizione dello spettacolo
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Opera dal Nord-Ovest
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Beatrice di Tenda da visibilio
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Procede con scelte azzeccate e particolarmente ricercate la stagione operistica del Teatro Carlo Felice di Genova con un altro capolavoro belliniano, Beatrice di Tenda. Sono già due stagioni che le opere del catanese compaiono nel cartellone del teatro genovese: nel 2021 Bianca e Fernando – secondo l’edizione riservata proprio al teatro ligure
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore quasi disastro
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Il trovatore di Giuseppe Verdi chiude la stagione lirica 2023/2024 del Teatro del Giglio di Lucca. Si tratta di una coproduzione che vede come attori - oltre l’Istituzione lucchese - la Fondazione Teatri di Piacenza, la Fondazione Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Opera dal Nord-Ovest
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Idomeneo da manuale
servizio di Simone Tomei FREE
Genova – L’ Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart è un capolavoro che incanta con la sua profonda drammaticità e la sua sublime bellezza musicale. La trama, ambientata nell'antica Grecia, ruota attorno al re Idomeneo, il quale, dopo essere stato salvato da un naufragio grazie all’aiuto divino, si trova costretto a sacrificare suo figlio
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
servizio di Ramón Jacques FREE
LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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