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L'opera verdiana pių popolare della Trilogia d'Autunno 2018 fa registrare il tutto esaurito |
Le due facce di Rigoletto |
servizio di Attilia Tartagni |
Pubblicato il 30 Novembre 2018 |
RAVENNA - Il Rigoletto del 28 novembre 2018 andato in scena al Teatro Alighieri è ambientato a Mantova, e possiede, come il suo ambiguo protagonista, due facce: da una parte la corte dei Gonzaga lussureggiante di pitture manieriste (la camera degli sposi di Mantegna incornicia il talamo in cui verrà sedotta Gilda rapita), dominata dalla superficialità e dalla dissolutezza; dall’altra i sobborghi in cui si rifugia il Rigoletto privato, lasciate le vesti del buffone. Anche quest’opera usufruisce dei cambi di scena istantanei permessi dalle tecnologie digitali: la regista Cristina Mazzavillani Muti si avvale del lighting designer Vincent Longuemare, del visual designer Paolo Micicché, del video programmer Davide Broccoli per creare spazi e atmosfere altrimenti impossibili da realizzare, un habitat realistico e visionario insieme in cui gravitano agevolmente cantanti, coristi, figuranti, senza mai prevaricare la drammaturgia musicale che è per la regista il punto di partenza e di arrivo. In realtà tutti nell’opera, non solo Rigoletto, portano una maschera, tranne il Duca che esercitando il potere può manifestarsi per ciò che è.
Questo ci fornisce lo spunto per riflettere su quanto la democrazia ci ha dato sul piano della libertà personale, bene da non dare mai per acquisito definitivamente. Forse anche per sottolineare il divario fra il clima della corte e il mondo dei diseredati, a conclusione del secondo atto il sipario si è riaperto facendo accomiatare il popolo dei cortigiani, degli adulatori, dei lacché e delle donne di facili costumi ("DanzActori" della Trilogia D’Autunno) avvolti in raso dai colori eclatanti, nonché l’attore ravennate Ivan Merlo nei ruoli del satiro con copricapo e piedi da caprone e della nana curiosa che non perde un alito della vita della corte, tutti applauditi con foga dal pubblico. Non è certamente irrilevante che il costumista Alessandro Lai abbia assegnato a Rigoletto un costume da buffone plumbeo e un lungo pastrano dello stesso non-colore a Monterone (il basso Giulio Boschetti che tuona l’anatema con autorevolezza divina) accomunandoli nel comune destino di padri offesi e perduti. Monterone, quasi ignorando il Duca, apostrofa il buffone «Tu che di un padre ridi al dolore….sii maledetto !» Il baritono Andrea Borghini, che ha assunto il ruolo a prove avanzate sostituendo Francesco Landolfi, si è inserito benissimo nel contesto incarnando un Rigoletto di spiccata e toccante umanità. Egli cela alla figlia, suo unico affetto, la propria identità per tutelarla, ma il Duca l’ha già adocchiata in chiesa e la ragazza lo ricambia. Questo potente signore si abbandona sul trono, comune alle tre opere, ascoltando pettegolezzi di corte in attesa di essere “punto” da una nuova tentazione femminile che gli movimenti la vita. “Questa o quella…” è la volgare ballata con cui si presenta, ripudiando “la costanza, nemica del cuore” e celebrando la bellezza femminile “che infiora la vita”. E’ il programma del tenore Giuseppe Tommaso (già Cassio in Otello), decisamente aitante, che ha sostituito l’indisposto Giordano Lucà, proclamato con timbro colorito e ribaldo e con un mestiere che può certamente migliorare, come del resto è successo in corso dell’opera. Il desiderio di conquista lo costringe a mutare pelle. Entrando con la complicità della governante Giovanna (Cecilia Bernini) in casa dell’ingenua Gilda, si spaccia per lo studente povero Gualtier Maldé facendola innamorare. Ma, come vedremo nel terzo atto, neanche la navigata Maddalena (Daniela Pini in un’ottima performance), sa resistergli, al punto da cambiare i piani del fratello Sparafucile (il bravo Antonio Di Matteo), killer assoldato da Rigoletto, e dirottarlo verso un’altra vittima. L’opera fin dal debutto a Venezia alla Fenice di Venezia nel 1851 ha conosciuto solo successi. Sebbene Verdi tenesse tanto al suo personaggio deforme e lo considerasse la sua creatura migliore, questa rappresentazione ravennate non spinge tanto su di essa, quanto sulla sua dedizione di padre pronto a tutto perché “Nulla al mondo più l’uomo paventa se dei figli difende l’onor”.
Il secondo atto è palestra di prova per Rigoletto che il baritono Andrea Borghini ha affrontato con inusitata umanità: il recondito disprezzo maturato giorno per giorno tramutato nel grido “Cortigiani, vil razza dannata….”, poi la straziante implorazione di “Ebbene piango… Marullo….signore…”, e infine, dopo il ricongiungimento con Gilda, la “vendetta” che il pubblico aspetta, meno roboante rispetto ad altri interpreti ma intrisa di dolente verità. Nelle vesti di Gilda è la georgiana Venera Protasova, russa del Tagikistan, già Traviata in una Accademy del M° Riccardo Muti, che ha incantato il pubblico con il suo fisico adolescenziale e la sua voce cristallina modulata sulla scrittura verdiana: una voce magica e flautata, di sorprendente limpidezza in una creatura dalle fattezze celestiali. I quattro personaggi sono insieme nell’atto finale, sulle rive del Mincio, a cantare all’unisono i rispettivi sentimenti; il vendicativo Rigoletto, Gilda disperatamente innamorata, il duca di Mantova preso da una nuova conquista che gli sollecita “Bella figlia dell’amore” e Maddalena che gioca a resistergli, ma già totalmente sedotta, tutto questo dentro alla celebre tempesta di note e di sentimenti: è uno dei momenti più belli di questa rappresentazione che di meriti ne ha davvero tanti e uno dei punti più alti dell’intera storia dell’opera. Se Rigoletto manifesta doppiezza, lo fa anche Gilda rivelandosi al padre prima di morire al posto del Duca. "Vi ho ingannato, colpevole fui, l’amai troppo…" ed è certo che i versi di Francesco Maria Piave e la musica di Verdi, il cantato e il recitato, alitano anche qui, come in tutta l’opera, dello stesso respiro. Altri interpreti sono Paolo Gatti, Giacomo Leone, Adriano Di Bella, Giulia Mattarella e Vittoria Magnarello. Parte del Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” (maestri del coro Martino Faggiani e Massimo Fiocchi Malaspina) si protende verso il pubblico dai quattro palchi laterali al palcoscenico, avvolgendolo di sonorità e dilatando la scena. Strategico il ruolo del direttore d’orchestra Hossein Pishkar i cui gesti appassionati abbiamo seguito nelle due pareti riflettenti ai lati della scena. Formato dall’Accademy del M° Muti, ha guidato con bravura l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini: «Rigoletto è un assoluto capolavoro, una montagna - afferma il giovane direttore iraniano - non c’è nota che non sia dettata da ragioni drammaturgiche, perché prima di tutto è teatro.» Vedere in questa serata, come in tutte le altre, il Teatro Alighieri pieno in ogni ordine di posti, presenti tanti stranieri, ha dato la certezza che la Trilogia d’Autunno sia non solo un apprezzato appuntamento per melomani, ma uno dei principali motivi per venire a Ravenna città d’arte e sostarvi usufruendo delle sue molteplici offerte. L’opera a Ravenna ha una lunga e importante tradizione e qui è nato Angelo Mariani, uno dei primi direttori d’orchestra apprezzato da Giuseppe Verdi. A ciò si è aggiunta l’Accademy del M° Riccardo Muti che ha già sfornato appassionati lettori di pagine verdiane e lo studio e la cura della voce artistica del Dr. Franco Fussi, delineando ulteriori sviluppi a favore di un linguaggio che, anziché logorarsi, con il tempo si impreziosisce, specie quando è trattato, come in questo caso, con il massimo rispetto da interpreti, esecutori e regista.
Crediti fotografici: Foto Zani-Casadio per il Teatro Alighieri di Ravenna Nella miniatura in alto: il baritono Andrea Borghini (Rigoletto) Al centro: ancora Borghini con Antonio Di Matteo (Sparafucile) Sotto: istantanea di Zani-Casadio sull'allestimento ravennate
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Orlando nelle trame di Alcina
intervento di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Ottima messa in scena nel Teatro "Claudio Abbado" dell' Orlando Furioso di Antonio Vivaldi nella edizione critica curata da Federico Maria Sardelli e Alessandro Borin. Il maestro Sardelli era anche sul podio della brava Orchestra Barocca Accademia dello Spirito Santo di Ferrara. Quindi tre atti, così come Vivaldi ideò per la premiere al Teatro Sant'Angelo di Venezia nell'autunno del 1727. Ottima messa in scena, oltre che per la comprovata efficacia di Sardelli nell'esecuzione del repertorio barocco, soprattutto per la visionaria regia di Marco Bellussi, coadiuvato da Fabio Massimo Iaquone (ideazione e regia video), Matteo Paoletti Franzato (scene), Elisa Cobello (costumi) e Marco Cazzola (luci). La visionaria regia ci trasporta nel poema ariostesco (o quantomeno in ciò che del poema dell'Ariosto utilizzò a suo tempo il librettista Grazio Braccioli) dove tutto è fantascientifico
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Echi dal Territorio
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Una Tempesta molto gradevole
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Difficile assistere oggi a qualche masque messo in scena nei nostri teatri, nonostante la freschezza musicale e la bellezza di questi veri capisaldi della più radicata cultura musicale britannica; il masque era in auge prima dello "spodestamento" operato anche in Gran Bretagna dall'opera settecentesca italiana o in stile italiano. Ebbene
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Echi dal Territorio
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Xtra per tre
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Si chiama "Xtra" - un nome avveniristico - ma sarà fatta di musica da grande repertorio cameristico. È la nuova rassegna di Ferrara Musica, ideata per dare una ribalta a formazioni e musicisti solisti di grande talento. Ad illustrare il programma sono intervenuti l'assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, il curatore
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Opera dal Centro-Nord
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Quel Don Pasquale sempre fresco
servizio di Simone Tomei FREE
FIRENZE - Quello che è stato ritorna dicevano sempre i nostri vecchi. Ed è proprio così: in un momento non facile per il Teatro del Maggio, l’idea di rispolverare una vecchia produzione di Don Pasquale di Gaetano Donizetti si è rivelata una scelta molto azzeccata che ha riportato indietro nel tempo i più veterani melomani. La riproposizione dello spettacolo
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Opera dal Nord-Ovest
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Beatrice di Tenda da visibilio
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Procede con scelte azzeccate e particolarmente ricercate la stagione operistica del Teatro Carlo Felice di Genova con un altro capolavoro belliniano, Beatrice di Tenda. Sono già due stagioni che le opere del catanese compaiono nel cartellone del teatro genovese: nel 2021 Bianca e Fernando – secondo l’edizione riservata proprio al teatro ligure
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Opera dal Nord-Est
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Nabucco fra Oren e Del Monaco
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. L’avventura del Nabucco in scena in questi giorni al Teatro Verdi di Trieste comincia con una conferenza stampa, nella quale Daniel Oren, maestro concertatore e direttore, ha espresso che questo terzo titolo di Giuseppe Verdi, suo primo grande successo, è molto importante per il popolo ebraico, «... per
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Opera dal Nord-Est
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Nel Campielo xe bel quel che piase
servizio di Athos Tromboni FREE
VERONA - Fu così che per la prima volta in assoluto Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari andò in scena nel Teatro Filarmonico di Verona. E fu così che alla "prima" venne accolto da un pubblico numeroso con molti minuti di applausi a fine recita e con vere ovazioni per alcuni protagonisti di quella commedia musicale. Chissà se le cronache del futuro, parlando del
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore quasi disastro
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Il trovatore di Giuseppe Verdi chiude la stagione lirica 2023/2024 del Teatro del Giglio di Lucca. Si tratta di una coproduzione che vede come attori - oltre l’Istituzione lucchese - la Fondazione Teatri di Piacenza, la Fondazione Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona.
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Eventi
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Vi presentiamo La Bohčme
servizio di Angela Bosetto FREE
VERONA – Dopo tredici anni di assenza è ufficialmente partito il conto alla rovescia: la prossima estate La Bohème di Giacomo Puccini tornerà in Arena durante il 101° Festival lirico; il capolavoro di Puccini verrà rappresentato il 19 e il 27 luglio 2024 con la direzione di Daniel Oren. Trattandosi di una nuova produzione di Fondazione Arena
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Opera dal Nord-Ovest
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Idomeneo da manuale
servizio di Simone Tomei FREE
Genova – L’ Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart è un capolavoro che incanta con la sua profonda drammaticità e la sua sublime bellezza musicale. La trama, ambientata nell'antica Grecia, ruota attorno al re Idomeneo, il quale, dopo essere stato salvato da un naufragio grazie all’aiuto divino, si trova costretto a sacrificare suo figlio
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Eventi
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Il 35° nel segno della solidarietā
servizio di Athos Tromboni FREE
RAVENNA - il Teatro Alighieri era gremito di pubblico, giornalisti, operatori video e radio per la presentazione della 35.ma edizione di Ravenna Festival 2024, che si svolgerà dall’11 maggio al 9 luglio e farà registrare oltre 100 alzate di sipario; gli artisti coinvolti sono più di mille, dai grandi nomi della musica classica e del canto lirico, fino ad alcuni "menestrelli"
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Opera dall Estero
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Grande Das Rheingold in piccolo spazio
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LOS ANGELES (USA) - La sala concerti Walt Disney Hall, sede dell’orchestra Los Angeles Philharmonic, è situata nel cuore della città e ha festeggiato nel 2023 i suoi vent'anni (è stata inaugurata il 23 ottobre 2003). E’ stata progettata e realizzata con la supervisione dal famoso architetto e designer canadese-americano Frank Gehry (1929)
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Opera dal Centro-Nord
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Ecco la Butterfly del fiasco
servizio di Simone Tomei FREE
LUCCA – Al Teatro del Giglio approda con grande apprezzamento del pubblico la versione bresciana di Madama Butterfly di Giacomo Puccini (datata 28 maggio 1904) dopo che il clamoroso fiasco del Teatro alla Scala di qualche mese prima, indusse il compositore a rimettere le mani sulla partitura. La scelta dell’adattamento bresciano per il Teatro del
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Opera dal Nord-Est
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Arianna tra il buffo e il commovente
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE - Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”. Ci è voluto Richard Strauss e la sua Arianna a Nasso per far comprendere quanto poco interessasse a certi ricchi la realizzazione di uno spettacolo, quanto poco comprendessero le dinamiche che stanno attorno e dentro la preparazione di un lavoro teatrale. «Pago e voglio quello che
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Personaggi
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Incontro con Lorenzo Cutųli
servizio di Edoardo Farina FREE
FERRARA - Il 100° anniversario dalla morte di Giacomo Puccini rappresenta un’occasione per commemorare e ripercorrere la vita e la carriera di uno dei più grandi musicisti italiani. Le sue Opere, ancora oggi, continuano a essere rappresentate sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, celebrando lo straordinario valore artistico delle composizioni
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Opera dal Nord-Est
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Il Barbiere eccellente
servizio di Nicola Barsanti FREE
VENEZIA - Se pensiamo al fascino di un teatro risorto per più di una volta dalle proprie ceneri, e vi aggiungiamo la suggestione di esservi dentro nel vivo del carnevale della “Serenissima” non può venire in mente un gioiello della produzione rossiniana: Il barbiere di Siviglia. Ed è proprio a quest’opera che abbiamo assistito, la seconda in cartellone
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Opera dal Centro-Nord
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Manon Lescaut e il gesto della Lyniv
servizio di Nicola Barsanti FREE
BOLOGNA - Il Teatro Comunale Nouveau inaugura la propria stagione operistica 2024 con il primo vero e proprio gioiello della produzione pucciniana: Manon Lescaut. Ottima scelta per onorare il centenario della morte del compositore lucchese, avvenuta il 29 novembre del 1924 a Bruxelles. La Manon Lescaut rappresenta per la carriera
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Echi dal Territorio
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Bologna Festival numero 43
redatto da Athos Tromboni FREE
BOLOGNA - La 43.esima edizione di Bologna Festival 2024, da marzo a novembre, presenta alcuni dei più interessanti direttori dell’odierna scena musicale quali Teodor Currentzis, per la prima volta a Bologna con la sua orchestra musicAeterna, Vladimir Jurowski con la Bayerisches Staatsorchester e Paavo Järvi con la Die Deutsche
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz e altro allo Spirito
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Varato il calendario dei concerti "Tutte le Direzioni in Winter&Springtime 2024", organizzata da Il Gruppo dei 10 con qualche novità e collaborazione in più rispetto ai precedenti. La location è (quasi sempre) la stessa: il ristorante lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), nell’intimo tepore delle sue suggestive sale, immerso nella
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Opera dal Centro-Nord
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La bohčme visual della Muti
servizio di Athos Tromboni FREE
FERRARA - Suggestivo l'allestimento di La bohème di Giacomo Puccini curato da Cristina Mazzavillani Muti per il Teatro Alighieri di Ravenna, approdato ieri sera al Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Pubblico della grandi occasioni ("sold-out" si dice oggi, con un inglesismo ormai sostitutivo di "tutto esaurito" d'italiana fattura); pubblico
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Opera dal Nord-Ovest
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Don Pasquale allestimento storico
servizio di Nicola Barsanti FREE
TORINO - Il titolo designato per l’inaugurazione del cartellone d’opera 2024 del Teatro Regio di Torino è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Qui riproposto nel fortunato allestimento della fine degli anni '90 del Novecento, firmato da uno dei maestri della drammaturgia musicale italiana: il regista, scrittore e giornalista Ugo Gregoretti, la cui regia
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Jazz Pop Rock Etno
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Jazz Club Ferrara 45 concerti
redatto da Athos Tromboni FREE
FERRARA - Dal 26 gennaio 2024, prende il via al Torrione San Giovanni la seconda parte della 25.ma stagione di Ferrara in Jazz. Grandi nomi del jazz internazionale e largo spazio ai giovani, per complessivi 45 concerti accompagnati da eventi culturali collaterali, realizzati con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune
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Opera dal Nord-Est
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Bolena e Seymur destino congiunto
servizio di Rossana Poletti FREE
TRIESTE – Teatro Verdi. Nell’ Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, primeggia la qualità del cast. Un gruppo di cantanti straordinari, che contribuiscono in modo determinante al buon esito della rappresentazione. Se si eccettua qualche piccola quasi impercettibile incertezza nel primo atto la prova
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Opera dal Nord-Ovest
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Haroutounian una Butterfly di riferimento
servizio di Simone Tomei FREE
GENOVA – Prosegue con successo la stagione del Teatro Carlo Felice grazie ad una bellissima produzione dell’opera “nipponica” di Giacomo Pucccini, Madama Butterfly. Il contesto scenico-registico firmato da Alvis Hermanis si sviluppa in uno spettacolo sostanzialmente classico e iconografico dove l’immagine stereotipata del Giappone
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Opera dal Centro-Nord
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Un Trovatore cosė cosė
servizio di Nicola Barsanti FREE
LIVORNO - Torna a distanza di 50 anni di assenza al Teatro Goldoni e 27 anni dopo la sua ultima apparizione nella città di Livorno (ma fu al Teatro La Gran Guardia) Il trovatore, uno dei titoli più amati di Giuseppe Verdi. Un ritorno tanto atteso che non convince, pertanto inferiore alle aspettative. Gli anelli deboli di questa produzione riguardano
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Opera dal Centro-Nord
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Barbiere di Siviglia stratosferico
servizio di Nicola Barsanti FREE
PARMA - Il Teatro Regio di Parma inaugura il cartellone d’opera del 2024 con il fiore all’occhiello di Gioacchino Rossini: Il Barbiere di Siviglia. Com’è noto ai più, nel 1782 Giovanni Paisiello scrisse un’opera dallo stesso titolo e con lo stesso soggetto, da qui la decisione del maestro di Pesaro di intitolare la sua nuova composizione (almeno in un primo
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