Pubblicato il 13 Luglio 2023
Un ottimo disco con numerosi compositori antichi eseguiti con strumenti d'epoca
Barocco francese per La Chapelle recensione di Ramón Jacques

20230710_Dischi_00_LesFablesDeLaFontaine-LaChappelleHarmoniqueLes Fables de la Fontaine – La Chapelle Harmonique
Opere di Louis-Nicolas Clérambault, François Couperin, Etienne Moulinié, Louis de Caix d'Hervelois, Gabriel Bataille, Michel Lambert, Jean-Baptiste Lully (1632-1687), Antoine Boësset. Solisti: Marie-Claude Chappuis, mezzosoprano; Thierry Peteau, attore; La Chapelle Harmonique - Geneviève Pungier (flauto traverso); Benjamin Narvey (tiorba) Bérengère Sardin (arpa) Valentin Tournet, viola e direzione. 1 CD Registrato dal vivo nell'ottobre 2021. Durata: 69:00. Etichetta: B Records

Questa nuova e accattivante registrazione discografica è stata pubblicata alla fine del 2022 dall'etichetta B Records, con musiche del repertorio barocco francese, dal gruppo specializzato La Chapelle Harmonique, fondato nel 2017, che, sotto la guida del suo fondatore, il giovane violista da gamba Valentin Tournet e per la varietà e l'originalità nella scelta dei suoi programmi, che includono esecuzioni di grandi opere francesi come Les Indes Galantes o Les Paladins di Rameau, si è già fatto un nome tra gli eccellenti ensemble francesi di strumenti antichi.
Il disco intitolato Les Fables de la Fontaine (Le favole di La Fontaine) si basa sull'opera dello scrittore e poeta francese Jean de la Fontaine, e consiste in una raccolta di 243 favole, scritte sotto forma di poema tra il 1668 e il 1679, i cui protagonisti sono animali con caratteristiche umane e che si concludono con una morale. Cinquant'anni dopo la loro creazione e, dopo la morte del poeta, il compositore Louis-Nicolas Clérambault (1676-1749), organista e membro della corte reale, ha messo in musica le favole, attenendosi il più possibile al loro spirito comico e moraleggiante.
La Chapelle Harmonique ha utilizzato molti di questi pezzi comici e, oltre alle favole di Clérambault lette e cantate, si apprezzano Airs de cour (forma predominante di composizione vocale secolare in Francia durante il regno di Luigi XIII) di compositori come Michel Lambert (1610 -1696) e Antoine Boësset (1587-1643) oltre a Chansons à boire (dal carattere allegro e festoso) di compositori quali Gabriel Bataille (1574-1630) e Etienne Moulinié (1599-1676), nonché arie di Louis de Caix d' Hervelois (1677-1759) e del celebre Jean- Baptiste Lully (1632-1687) creatore della tragedia lirica e dell'opera in Francia, e di François Couperin (1668-1733), da cui sono state prese in prestito le parti strumentali.
Tournet ha ideato un autentico spettacolo con le favole recitate e lette con la grazia e il buon stile del cantante e attore Thierry Peteau, e con le parti vocali cantate dal mezzosoprano svizzero Marie-Claude Chappuis, che ha esibito una musicalità, un carattere puro e suono cristallino, legato con naturalezza allo stile del canto barocco e della sua comicità, e soprattutto attento al testo cantato e all'espressività, creando uno spettacolo che naviga tra recitazione, canto e pezzi strumentali, immergendoci nella poesia e nell'atmosfera immaginaria dei giardini di Versailles.

20230710_Dischi__01_LesFablesDeLaFontaine-LaChappelleHarmonique_facebook 

La struttura dell'opera è fluida, con le parti strumentali eseguite da un piccolo ensemble cameristico di soli quattro strumenti (viola da gamba, tiorba, arpa e flauto traverso), che creano un'atmosfera e una cornice musicale di sottile poesia, piacevole per la recitazione, per il canto e per chi ascolta la registrazione, con un cenno ai notevoli e importanti interventi di Geneviève Pungier al flauto traverso e della viola da gamba dello stesso Valentin Tournet.
I brani compongono una sequenza che unisce la favola recitata seguita da quella cantata, e si intrecciano con le arie e i brani cantati degli altri compositori, alcuni con temi simili a quelli delle favole. L'opera è stata realizzata per commemorare il quarto bicentenario della nascita di La Fontaine con manifestazioni in varie città della Francia, in particolare da segnalare il concerto del 6 ottobre 2021 nella sala L'Estren nella città di Guidel, in Bretagna, dove è stata effettuata la registrazione di questo album. La registrazione dal vivo, in cui solo alla fine si sente l'applauso del pubblico, rafforza il carattere teatrale, giocoso e spontaneo di ogni brano eseguito. Il concerto si conclude dolcemente con l'aria di Lambert "Charmante nuit" con la voce di Marie-Claude Chappuis che inizia a cappella con tiorba e arpa che si uniscono impalpabilmente, creando un momento emozionante, regalato anche con altri brani come Goûtons a doux repos dello stesso Lambert, e molti dei trentatré brani contenuti nel CD.

Nella miniatura in alto: la copertina del compact-disc
Sotto: foto di repertorio, il Quatour de La Chapelle Harmonique





Pubblicato il 26 Marzo 2023
Sonetti e canti dugenteschi da cui si puō partire per il futuro della musica d'improvvisazione
Manuzzi ovvero le radici del jazz italico recensione di Athos Tromboni

20230326_Dischi_00_RobertoManuzzi-ArsAntiquaWorldJazzEnsembleRoberto Manuzzi conductor
Ars Antiqua World Jazz Ensemble
L'amore è una fiamma - Overstudio Records 2023
Se la musica afroamericana si è affermata nel mondo riscoprendo e proponendo ritmi e maniere risalenti all'Africa (la terra dei padri), la musica europea d'improvvisazione (e in particolar modo quella italiana) perché non dovrebbe partire dalle radici della lingua per affermare una sua specificità del tutto originale? Ci ha pensato il compositore e direttore d'ensemble jazz (ma anche di banda filarmonica tradizionale) Roberto Manuzzi, docente di musica jazz nel Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara, nonché musicista che per la versatilità delle sue competenze (suona praticamente tutti gli strumenti ad ancia, l'armonica a bocca, la fisarmonica...) è stato ed è sideman di grandi cantautori italiani, primo fra tutti Francesco Guccini.
Dunque Manuzzi parte dalla Sicilia del XIII Secolo, la vera culla della lingua "profana" italiana già prima della letteratura volgare toscana, e armonizza - anzi organizza - su quei testi (in particolare i canti amorosi di Jacopo da Lentini, l'inventore del sonetto come forma di quella poesia strofica poi diffusasi in tutta Europa) un accompagnamento (accompagnamento? forse è un po' limitante dire "accompagnamento" ma il termine anche se improprio rende bene l'idea) che diventa poi il concerto cui partecipano alcuni nomi importanti del panorama jazzistico e soprattutto i suoi studenti del Conservatorio; il concerto si svolge nel 2021 nel Torrione San Giovanni del Jazz Club Ferrara (potete leggere qui la recensione di quel concerto) e pochi mesi fa è diventato un CD di grande suggestione e godibilità.

 

20230326_Dischi_01_RobertoManuzzi-ArsAntiquaWorldJazzEnsemble 20230326_Dischi_02_RobertoManuzzi-ArsAntiquaWorldJazzEnsemble_RacheleAmorePaolaTagliani

 

Il CD reca i titoli degli 11 brani (fra cui anche una bonus-track, La tarantella) i nomi dei musicisti partecipanti e un QR code che rimanda a un sito internet dove ci sono i testi sia in lingua volgare dell'epoca sia la traduzione in italiano moderno, i curricula dei musicisti, e la dichiarazione d'intenti dello stesso Manuzzi, che spiega: «...   stiamo attraversando una specie di nuovo medioevo...» riferendosi alla messa in crisi dei diritti civili da parte di governanti e movimenti d'opinione ultraconservatori se non addirittura reazionari che dominano in tanti paesi del nostro globo terracqueo. «È sulla base di queste considerazioni - prosegue Manuzzi - che ho scelto il tema di questo lavoro discografico, che ho creato con l'aiuto dei meravigliosi allievi del mio corso "musica di insieme jazz" del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara...» una sorta di rivalutazione etica di momenti in cui la lingua contribuiva a unificare le popolazioni della penisola anche grazie a «... sonetti scritti nella Sicilia del XIII Secolo...» principali ispiratori di «... spunti melodici originali e frammenti di musiche del passato e di improvvisazioni, che sembrano parlare di cose che ci riguardano molto da vicino. E tutto questo per me è molto JAZZ. »
La voce cantante del CD è della bravissima Rachele Amore (anche percussionista nel disco) mentre l'ospite d'eccezione invitato dell'ensemble e presente in sala d'incisione è il magnifico bassista Ares Tavolazzi, guest-star proprio per La tarantella. questa la dichiarazione pubblica di Tavolazzi: «È stato un vero piacere per me aver dato il mio contributo musicale a questo ultimo lavoro discografico dell'amico Roberto Manuzzi, che ha saputo riunire con maestria questo ensemble di giovani ed ottimi musicisti del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi" di Ferrara. Ne risulta una musica di piacevolissimo ascolto, che pur rispettosa del testo e del contenuto musicale dell'epoca si avvale dell'apporto di sonorità e strumenti moderni.»
L'ensemble suona in 8 degli 11 brani, mentre tre brani (tracce 5, 6 e 7) sono affidati al canto e pianoforte, dove Rachele Amore viene accompagnata dalla concertista classica Paola Tagliani. E qui, più che di improvvisazione di stampo jazzistico, si può parlare di ammodernamento del canto antico (grazie alle sonorità del pianoforte rese ora morbide ora incalzanti dalla perfetta diteggiatura della Tagliani), musica in grado di imprimere emozioni e struggimenti alla sensibilità di quell'ascoltatore d'oggi che sappia apprezzare i colori stupendi della voce intonata e del pianismo armonicamente più raffinato.
Non tutti i testi sono di Jacopo da Lentini; vengono reinterpretati dall' Ars Antiqua World Jazz Ensemble sotto la guida di Manuzzi anche testi e musiche di Martin Codax (XIII Secolo) e Cristoforo Caresana (XVII Secolo): da qui l'idea e la necessità di inserire nell'ensemble jazzistico anche suonatori di strumenti d'epoca.
Manuzzi, nel CD, oltre che dirigere l'ensemble, suona il sax tenore e il sopranino in Mi bemolle. Gli altri bravi componenti dell'Ars Antiqua World Jazz Ensemble sono:  Stefano Melloni (clarinetto, flauto a becco, figulino); Erica Ruggiero (piano acustico ed elettrico, clavicembalo, cori); Davide La Rosa (chitarra acustica ed elettrica); Pietro Boarini (chitarra elettrica); Raffaele Guandalini (basso elettrico e contrabbasso); Davide Zabbari (viola da gamba); Stefano Guarisco (batteria); Antonio Stragapede (mandolino); e Fausto Negrelli (vibrafono, percussioni etniche).
Le melodie sono in generale attinenti alla tradizione italiana antica; le atmosfere jazzistiche che vengono inserite nella melodia, trasformandola, sviluppandola, ricomponendola per poi scomporla in puro linguaggio jazz, richiamano quella tradizione europea che ha metabolizzato perfettamente il linguaggio musicale degli stili afroamericani (improvvisazioni, assoli, ruolo degli ottoni, ecc.)
Il CD è ottimo come presa e spazializzazione del suono, addirittura eccellente come trasparenza ed equilibrio dinamico fra strumenti e voce. Raccomandatissimo. Info e prenotazioni robertomanuzzi.com@gmail.com 

20230326_Dischi_03_RobertoManuzzi-ArsAntiquaWorldJazzEnsemble_facebook

Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm
Nella miniatura in alto: il compositore e polistrumentista Roberto Manuzzi
Al centro, in sequenza: la copertina del CD intitolato L'amore è una fiamma; la cantante Rachele Amore con la pianista Paola Tagliani
Sotto: l'Ars Antiqua World Jazz Ensemble ripresa durante il concerto al Torrione San Giovanni del 2021





Pubblicato il 31 Ottobre 2022
L'opera omnia per violino e pianoforte fresca di stampa in tre cd imperdibili
Alfredo d'Ambrosio revival tra Italia a Francia

20221031_Dischi_00_OperaOmniaDiAlfredoDAmbrosio_Copertina.JPGÈ uscito per Brilliant Classics (ed era stato interamente anticipato su YouTube), il cofanetto di 3 compact-disc che il Gran Duo Italiano composto da Mauro Tortorelli al violino e Angela Meluso al pianoforte hanno inciso tra il 2021 e il 2022. L'incisione discografica si avvale delle pagine riscoperte e rivitalizzate grazie all’opera di raccolta e selezione delle partiture realizzata in vari anni e luoghi dal prof. Gianluca La Villa.
Un lavoro imponente se si considera che delle 44 composizioni solo poche sono effettivamente conosciute ed eseguite. È vero che ai primi del Novecento il nome di Alfredo d’Ambrosio circolava nei repertori dei più grandi violinisti, da Kubelik a Zimbalist a Elman ad Heifetz a Jacobsen a Serato a Thibaud a Kulenkampff a Seidel, che ne han lasciato talora  testimonianza sui vecchi acetati a 78 giri. Ma la notorietà di questo compositore violinista deceduto nel 1914 a 42 anni era svanita, tanto che un sovrintendente apicale di un teatro italiano rispose poco tempo fa a una proposta di eseguirne i due risorti Concerti per violino e orchestra, affidandoli agli archi scintillanti di Laura Bortolotto e Christian Sebastianutto, con un ‘fin de non reçevoir’, anzi aggiungendo: «... non ho risposto perché non abbiamo nessun interesse nella proposta» (sic!).
E invece la musica di d’Ambrosio brilla già dal primo ascolto di questo 3 cd, per la varietà e raffinatezza dei brani, mai banali e sempre di estremo buongusto, degni di figurare nel repertorio violinistico accanto ai pezzi di Kreisler di cui si può ben dire anticipatore, senza contare i due magnifici concerti per violino e orchestra sopra accennati.

20221031_Dischi_01_OperaOmniaDiAlfredoDAmbrosio_MauroTortorelliAngelaMeluso_facebook.JPG

Il Capriccio Serenade dedicato a Wilhelmj, l’ Aria dedicata a Kubelik, la Orientale per Thibaud, la Ballade dedicata a Vittorio Monti (autore dell’arcinota Czarda, brano virtuosistico per il violino) sono gioielli con cui i violinisti eccellenti incanterebbero il pubblico anche oggi.
Onore al merito del Gran Duo italiano che ha avuto modo di eseguirne alcuni in Italia e all’estero, perfino in Indonesia alla presenza del Presidente indonesiano. Speriamo che anche in Italia si possano ascoltare e apprezzare nei teatri e nella sale da concerto, come meritano. Il cofanetto è acquistabile su Amazon, con un libretto di buona informazione.
Dopo la edizione in dvd dei due concerti per violino, un dvd con 13 pezzi per violino e pianoforte ad opera di Lucilla Mariotti e Zsuzsanna Homor e in vista di un cd Tactus di prossima uscita con l’intera opera quartettistica e quintettistica, inciso dall’Archos Quartet, possiamo dire solo un gran bene di questo giusto e appropriato revival di un compositore di prima grandezza dimenticato.
Ed è di questi giorni la notizia che il grande violinista francese Jean-Jacques Kantorow ha inciso per la casa Soupir, con la sua orchestra di Douai, i due Concerti per violino e orchestra di D’Ambrosio, avendo a suo tempo ricevuto da Gianluca La Villa partitura e parti del raro Concerto n.2 in Sol minore. (a.t.)

Crediti fotografici: Fototeca gli Amici della Musica Uncalm
Nella miniatura in alto: la copertina del cofanetto con 3 compact-disc
Sotto: il violinista Mauro Tortorelli e la pianista Angela Meluso






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Parliamone
Salome o del disorientamento stilistico
intervento di Simone Tomei FREE

20250426_Fi_00_Salome_LidiaFridman_phMicheleMonastaFIRENZE - Aprire con un terremoto emotivo e musicale: è questa la scelta del 87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, che ha inaugurato la sua edizione con Salome di Richard Strauss. Un’opera che, a oltre un secolo dalla sua prima esecuzione, conserva intatta la capacità di turbare, sedurre e respingere con la medesima, irresistibile forza. Non è solo un capolavoro del repertorio novecentesco, ma un gesto teatrale estremo, che ancora oggi interpella e disorienta.
Strauss, nel 1905, non si limitò a superare le sue precedenti prove operistiche: con Salome spalancò un abisso sonoro e psicologico che avrebbe segnato indelebilmente la musica del XX secolo. La celebre osservazione sulla sua capacità quasi unica di fondere l’azzardo avanguardistico con la garanzia del successo popolare coglie nel segno, ma forse non basta a spiegare il sortilegio di quest’opera: Salome è il frutto dell’abilità quasi diabolica di un compositore-stratega nel maneggiare le tensioni più profonde del suo tempo.
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VideoCopertina
La Euyo prende residenza a Ferrara e Roma

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Echi dal Territorio
Garcia e i cantanti del Frescobaldi
servizio di Athos Tromboni FREE

20250430_Fe_00_AllieviConservatorioFrescobaldi_AlessandroPataliniFERRARA - Voluto dalla direttrice del Conservatorio "Girolamo Frescobaldi", Annamaria Maggese, e realizzato dai docenti Alessandro Patalini, Marina De Liso, Manolo Da Rold, Monica Benvenuti e Susanna Guerrini, si è svolto ieri nel Ridotto del Teatro Comunale "Claudio Abbado" un concerto sotto il titolo “Manuel Garcia 1775-2025, due secoli e mezzo
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Personaggi
Parla Leone Magiera
redatto da Athos Tromboni FREE

20250425_Fe_00_IntervistaALeoneMagieraFERRARA - Quasi duecento giovani cantanti lirici provenienti da tutto il mondo stanno partecipando, in più giorni, alle audizioni presso il Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara per le nuove produzioni liriche rossiniane di La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, in programma nelle prossime stagioni d'Opera del teatro ferrarese. Vogliono mettere
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Cosė fan tutte alti e bassi
servizio di Ramón Jacques FREE

20250421_00_LosAngeles_CosiFanTutte_JamesConlonLOS ANGELES CA, USA, Dorothy Chandler Pavilion - Le nuove e più dinamiche programmazioni dei teatri americani, che si concentrano sulla messa in scena di opere contemporanee, prevalentemente di compositori americani e di alcuni stranieri (il prossimo titolo in programma sarà Ainadamar del compositore argentino Osvaldo Golijov - 1960), nonché di
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Saccon Génot ritorno a Ferrara
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20250420_Fe_00_ChristianJosephSacconFERRARA - Pubblico come sempre numeroso nel salone d'onore del Circolo Negozianti in Palazzo Roverella, ieri, vigilia di Pasqua, per il secondo concerto cameristico promosso dal Comitato per i Grandi Maestri fondato e diretto da Gianluca La Villa. Dopo i saluti del presidente del sodalizio, Paolo Orsatti, sono entrati i due cameristi già conosciuti e
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Danae di rara opulenza
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20250417_Ge_00_DieLiebeDerDanae_AngelaMeadeGENOVA - In un panorama operistico spesso dominato da titoli consolidati, emerge con prepotente originalità la produzione di Die Liebe der Danae, Op. 83 di Richard Strauss al Teatro Carlo Felice di Genova. Quest'opera, lungi dall'essere un mero reperto archeologico, si rivela un'esplorazione complessa e affascinante delle dicotomie umane, incastonata
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Conti Cavuoto Santini il trio
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20250406_Fe_00_ConcertiAlRidotto_ClaudioConti_phGliAmiciDellaMusicaUncalmFERRARA - Ferrara Musica al Ridotto è una rassegna "parallela" e si affianca alla programmazione maggiore di quella Ferrara Musica fondata da Claudio Abbado nel 1989. La rassegna maggiore ha il pregio di proporre i grandi interpreti (solisti, direttori, orchestre) in un cartellone che mira alto; la rassegna "parallela" si assume invece il compito di valorizzare
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20250401_Fe_00_FedericoMariaSardelli_PersonaggiÈ il quarto anno consecutivo che il maestro Federico Maria Sardelli è presente nel cartellone musicale del Teatro Comunale "Claudio Abbado" di Ferrara. Questa volta ha proposto al pubblico estense una Serenata a tre che è praticamente una pagina dimenticata del catalogo del "Prete Rosso".
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Vanessa ripresa a Washington
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20250221_00_Washington_Vanessa_GianandreaNoseda_phScottSuchman WASHINGTON D.C. USA,  Keneddy Center Concert Hall - La produzione operistica del prolifico compositore americano Samuel Barber (1910-1981) risulta essere limitata a tre titoli, tra cui spicca Vanessa, opera in tre atti (originariamente quattro), opus 32, su libretto in lingua inglese di Gian Carlo Menotti (1911-2007), compositore, librettista e regista
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20250210_Ge_00_AndreaChenier_FabioSartoriGENOVA - Uno spettacolo che coniuga eleganza e incisività visiva, nitidezza narrativa e varietà stilistica: Andrea Chénier di Umberto Giordano al Teatro Carlo Felice si conferma un trionfo senza riserve.  La regia di Pier Francesco Maestrini, già apprezzata nei prestigiosi allestimenti di Bologna e Monte-Carlo, si distingue per la sua fedeltà alla
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